Amore Criminale, Matilde D’Errico a Blogo: “Ho scelto Asia Argento in un’ottica di rinnovamento generale chiesto dalla Bignardi”
Matilde D’Errico, in esclusiva per Blogo, spiega la scelta di sostituire Barbara De Rossi con Asia Argento e anticipa le altre novità di Amore Criminale.
La notizia della sostituzione di Barbara De Rossi con Asia Argento alla conduzione di Amore Criminale – che noi di Tvblog vi abbiamo dato in anteprima – ha suscitato scalpore negli ultimi giorni, complici anche le dichiarazioni della De Rossi su Facebook e una sua intervista pubblicata ieri dal Fatto Quotidiano. L’ex conduttrice del programma, infatti, non ha nascosto il suo rammarico per la sostituzione, spiegando di essere legata ad Amore Criminale, che viveva più come una missione che come un lavoro.
Oggi su Blogo diamo spazio a Matilde D’Errico – che di Amore Criminale è ideatrice, regista e autrice – che ci racconta in esclusiva le novità del programma che ritroveremo in onda su Raitre a partire da novembre. La D’Errico ci conferma che alla conduzione ci sarà Asia Argento, ci racconta come si è arrivati a questa scelta e ci spiega che, nell’ottica di un rinnovamento generale della trasmissione chiesto da Daria Bignardi, questo non sarà l’unico cambiamento di un format arrivato alla ventesima edizione e in onda da dieci anni, ma che continua a piacere al pubblico e insieme a sensibilizzare:
Amore Criminale torna in onda il 4 novembre con sette puntate e ci sarà un cambiamento importante sotto diversi profili, cambiamento che ci ha chiesto il nuovo direttore di rete, Daria Bignardi, perché sentiva l’esigenza che la trasmissione si rinnovasse, cambiasse un po’ pelle. Abbiamo quindi accolto le richieste del direttore di rinnovare editorialmente il programma sotto più profili. Intanto in studio ci sarà una scenografia completamente nuova e diversa rispetto alla precedente. Abbandona l’impianto precedente che era un impianto un po’ da scena teatrale e seguirà dei criteri completamente nuovi che lavorano molto sulle proiezioni. Proprio in questi giorni si sta completando la nuova scenografia che abbiamo pensato proprio cercando di avvicinarla al nuovo volto di Amore Criminale, visto che l’altro cambiamento importante che ci ha chiesto la direzione di Raitre è stato quello di trovare un volto nuovo che potesse essere la nuova narratrice della trasmissione. La scenografia, quindi, l’abbiamo progettata alla luce dell’attrice che si sarebbe dovuta muovere in quello spazio fisico, è stato un po’ come fare un abito su misura.
Ma come si è arrivati effettivamente alla scelta di Asia Argento? È un nome che vi è stato imposto?
Assolutamente no. La rete ci ha chiesto di trovare dei nomi alternativi a quello di Barbara De Rossi. Barbara è stata con noi tre anni e noi, in linea con quello che è lo spirito di Amore Criminale – e cioè l’alternanza di volti femminili che si passano idealmente un testimone nella lotta contro la violenza delle donne – abbiamo accolto quell’invito. Il fatto di avere una conduttrice che non è sempre la stessa è parte del format, così come lo è il fatto di avere una sorta di staffetta tra donne molte diverse tra loro. In quest’ottica abbiamo quindi accolto la richiesta di Daria Bignardi e ci siamo messi alla ricerca di quello che poteva essere in questo momento il volto nuovo della trasmissione. Abbiamo cercato tra le attrici, come da tradizione di Amore Criminale, vagliando diversi nomi e abbiamo a quel punto condiviso con la direzione di Raitre il nome di Asia Argento, che è ovviamente una donna molto diversa da Barbara. E noi questo cercavamo, qualcosa di completamente diverso, come del resto è accaduto nel passaggio da Camila Raznovich a Luisa Ranieri e ancora dalla Ranieri a Barbara De Rossi: tre donne con una vita personale e professionale molto diversa tra loro. E siccome riteniamo che la diversità sia un valore, perché riteniamo che l’universo femminile sia molto diverso, ci siamo attestati sulla scelta di Asia Argento.
Una scelta che però ha fatto discutere. Ti posso chiedere perché lei?
Asia è prima di tutto un’attrice, e questa era per noi la caratteristica fondamentale. E poi è una persona che per età, per il tipo di film che ha fatto, per la sua vita, ha una sua specificità e una sua ricchezza di cui si può giovare la trasmissione. Anche Asia, così come è successo per le precedenti, avrà un ruolo da narratrice e non da conduttrice, questo va sempre sottolineato. Ed è un nome che, quando l’ho proposto alla direzione di Raitre, ha subito accolto l’interesse, proprio per la novità e perché era un volto diverso rispetto ai precedenti.
E’ stata quindi una scelta di rottura rispetto al passato?
Sì, esatto. E’ una scelta di rottura perché ogni cambiamento deve essere nel senso della rottura, ovviamente nell’accezione positiva del termine, come novità. Anche perché se si deve cambiare, una scelta simile alla precedente non avrebbe senso di essere. Questo vale nella vita come nel lavoro.
Nella scelta ha inciso il fatto che negli ultimi tempi Asia Argento è diventato anche un volto televisivo, con Ballando con le stelle e Forte Forte Forte?
Devo essere sincera, no. La scelta non è dovuta al fatto che fosse un volto noto al telespettatore. La scelta è sempre dovuta al fatto che è un’attrice e che può avvicinare alla trasmissione un certo tipo di pubblico. Le nostre scelte, anche rispetto a Camila, Luisa e Barbara, sono sempre state dettate da questo.
Cercavate quindi un pubblico più giovane con Asia?
Non è certo un problema d’età delle narratrici, quanto del pubblico che le segue. Con Camila, ad esempio, è successo così: ha avvicinato alla trasmissione un pubblico molto giovane, quello che la tv non la guarda o la guarda molto poco.
A parte la narratrice e la scenografia, quali altre novità avete messo in campo per innovare?
Altro elemento di novità, ovviamente rispetto ai tempi e ai budget che abbiamo, è quello relativo alle docufiction, che cercheremo di curare di più quanto allo stile. Dedicheremo molto spazio, nelle anteprime del programma, alle interviste agli uomini maltrattanti, spazio che abbiamo inaugurato tra maggio e giugno con due storie che hanno creato tanto interesse e dibattito. Abbiamo quindi deciso di rafforzare quella linea di racconto. Grande spazio, inoltre, continueranno ad averlo le storie delle sopravvissute.