Made in Sud, Elisabetta Gregoraci valletta di lusso stile Marini o aspirante ripulita come la Hunziker? Che dilemma!
La moglie di Flavio Briatore ce la mette tutta per fare la capocomica brillante, ma non è ancora una conduttrice.
Il balletto ammiccante di Elisabetta Gregoraci e Fatima Trotta a Made in Sud
Bisogna dare atto a Elisabetta Gregoraci di avere un grandissimo amor proprio. Poteva restare a casa a fare la signora Briatore, impegnatissima tra le lezioni di inglese e la promozione di serate benefiche. Invece lei è voluta tornare al vallettismo, ripartire dalla professionalità acquisita dopo anni di surf in Buona Domenica ma ad un patto: sostituire l’upskirt con una veste totalmente rinnovata e ripulita.
La nuova Elisabetta Gregoraci di Made in Sud è a un bivio tra un futuro da ex-diva del Bagaglino redenta à la Marini e un’aspirante Michelle Hunziker agli esordi di Zelig. A circondarla sono le gnocche da paura del corpo di ballo, con tette e culi riesposti in tv dopo l’era Vallettopoli, ma lei è rigorosamente in pantaloni e accollatissima. Ci crede davvero, Ely, nel nobilitante ruolo della capocomica brillante.
Peccato che lo show resti nelle mani di Gigi, Ross e Fatima e la special guest Rai venga trattata come una valletta di lusso e nulla più. Lei, al massimo, si concede il personaggio della poliziotta Figa (si chiama proprio così) oppure qualche sexy-stacchetto, in cui ancheggia sì come una volta, ma non più in modo ammiccante bensì autoironico.
Elisabetta Gregoraci a Made in Sud – Lei castigata, il corpo di ballo molto meno
Più scollata di lei, non ponendosi il problema della “ripulitura d’immagine” è la stessa Fatima Trotta, primadonna originaria del marchio costretta – nonostante la bella presenza – al ruolo di Veronica Pivetti a Sanremo in competizione con Eva Herzigova.
Per il resto, è impensabile che sia dovuto unicamente alla Gregoraci il pauroso riscontro Auditel di questo show, roba da far suicidare Enrico Bertolino (e il suo autore Tommaso Labranca) che in Wikitaly vivacchiavano con 300mila spettatori e il 3% (mentre qui si sono toccati i 900.000 spettatori e l’8% di share).
Sarà la comicità istantanea alla Colorado che RaiDue aveva smesso di coltivare dopo Bulldozer, sarà un cast di basse pretese ma variegato, sarà il colore meridionale che strappa sempre un sorriso, Made in Sud funziona. E alla Rai bisogna dare atto, quantomeno, di averne confermato l’appuntamento anche nel periodo natalizio.
Certo, se il disimpegno in seconda serata è questo e premia le Gregoraci, c’è un rischio di fondo, ovvero che la Rai si esalti nel promuovere carrozzoni così vuoti, popolati da personaggi altrettanto aridi, in prima serata. Anche qui, se “la Lady da sciogno” dovesse farcela, il Trio Medusa reduce dal flop di Italia Coast to Coast minaccia autolesionismo puro.