Questa sera, venerdì 8 luglio 2016, andrà in onda Speciale Cose Nostre, in prima serata su Rai 1. Nella puntata speciale di questa sera, verranno raccontate quattro storie riguardanti imprenditori, amministratori e semplici cittadini che hanno deciso di ribellarsi alla ‘ndrangheta.
Dopo la conferenza stampa di presentazione dello speciale, noi di TvBlog abbiamo intervistato il direttore di Rai 1, Andrea Fabiano, che ha esordito, dichiarando che mandare in onda Cose Nostre in prima serata è stata la sua prima decisione da direttore di Rai 1 e che, in futuro, verranno fatte altre scelte di questo tipo:
Decidere di mandare in onda Cose Nostre in prima serata è stata la mia prima decisione da direttore di Rai 1. Mandare in onda questo tipo di prodotti in prima serata è una delle linee sulle quali lavoreremo. L’obiettivo è di portare in prima serata prodotti un po’ “eccentrici” perché abbiamo in animo l’idea di portare ad un vasto pubblico contenuti e, come nel caso di Cose Nostre, linguaggi nuovi rispetto allo standard di Rai 1, un po’ per vedere il riscontro che il pubblico ci darà e un po’ perché crediamo che anche Rai 1 debba rendere più varia e sfaccettata la sua offerta in prima serata.
Quando vengono proposti progetti come questi, inevitabilmente si utilizza la locuzione “servizio pubblico”. Il direttore di Rai 1 ci ha fornito la propria concezione di servizio pubblico:
Servizio pubblico non può coesistere con la parola retorica. Tutto quello che fa la Rai deve avere una cifra che la distingue dagli altri. Se ai nostri prodotti applicassimo un marchio diverso da quello di Rai 1 e la cosa non ci disturbasse, non sarebbe servizio pubblico in quel caso. Cose Nostre è un progetto bandiera per il servizio pubblico, nato dalla gestione di Giancarlo Leone, e vogliamo proseguire su questo solco perché è certamente un modo per restituire al paese una parte di quello che ci viene chiesto, quello di far conoscere la realtà, per avere un impatto sul paese e per provare a scuotere le coscienze.
Il linguaggio diverso di Cose Nostre è stato sottolineato spesso durante la conferenza. Ciò, però, non rappresenta una critica nei riguardi di altri tipo di giornalismo televisivo che conosciamo:
Sottolineare il linguaggio di questo programma non è una critica nei riguardi di altri tipi di giornalismo. E’ una forma di giornalismo che si aggiunge a quello che viene fatto. Non credo che esistano formule di racconto migliori o peggiori ma solo efficaci o inefficaci. Non è critica ma solo voglia di aggiungere dimensioni o sfumature al racconto della realtà che proponiamo.
Queste, infine, sono le aspettative di Fabiano riguardanti l’autunno di Rai 1:
Le aspettative vanno in una duplice direzione: rafforzare i tanti prodotti di successi che caratterizzano la rete, soprattutto nel daytime, con una serie di novità che caratterizzeranno soprattutto il pomeriggio del weekend, e offrire le novità di prima e seconda serata con il tentativo di intraprendere delle lotte di evoluzione e di cambiamento, sia nel modo di proporre le storie, penso alla fiction ad esempio, che nell’intrattenimento, con i tanti eventi e con i tanti programmi che caratterizzeranno il prossimo autunno di Rai 1.