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12:14
Inizio conferenza. Andrea Fabiano: “Vorrei contestualizzare questa scelta: la Rai è sempre dalla parte della legalità e lo fa con un impegno uniforme, con le fiction, con il cinema, con i telegiornali, con gli speciali e con gli approfondimenti. Questo testimonia l’impegno sistematico della Rai a favore della legalità. La scelta di portare questo programma in prima serata è nata dalla volontà di intraprendere un percorso di novità sulla rete. Questa è una scelta di adempimento di una missione che la Rai deve avere. Significa portare in prima serata storie forti, messaggi e un linguaggio diverso da quello che viene proposto. Non ci sarà uno studio. E’ uno speciale tutto realizzato dove le storie accadono. Ci saranno altri prodotti di questo tipo. Cose nostre tornerà in autunno in seconda serata. Questa è una produzione targata interamente Rai e ciò ci rende orgogliosi”.
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12:22
Claudio Fava: “Raccontare il presente è importante. Abbiamo scelto il racconto del passato come una fuga dalle domande del presente. Bisogna raccontare il presente anche se spesso non siamo attrezzati a capire ciò che sta succedendo. E’ importante raccontare queste storie perché il presente è un insieme di dettagli. Tutte queste storie messe insieme sono un racconto straordinario. E’ un programma con un linguaggio giornalistico di cui abbiamo bisogno. Un giornalismo dove il protagonista non è il giornalista. Il fatto che la Rai abbia voluto investire in prima serata, senza scegliere storie clamorose, fa parte del racconto del presente di questo paese”.
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12:26
Antonino Bartuccio: “Non ero proprio convinto a raccontare la mia storia visto che c’è ancora il processo in corso. Questa è la storia della mia vita, della mia famiglia. Ma non è una storia solo nostra. Questa è una storia che è giusto che venga raccontata. Il motivo principale per il quale ho accettato di raccontare questa storia è perché questa storia potrebbe svegliare qualche coscienza sopita a fare il proprio dovere. Non bisogna essere eroi coraggiosi. Anche nella vita quotidiana, ogni cittadino deve fare il suo, ciò che gli compete. Se lo facessimo tutti, non staremmo qui a parlare di ‘ndrangheta”.
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12:29
Emilia Brandi: “Questo speciale nasce dall’esperienza sul campo del precedente ciclo di puntate. La Calabria ci aveva lasciato qualcosa dentro, è un territorio con un’emergenza palpabile e sensibile. E’ stato difficile tutto, convincere le persone a parlare. Ce la siamo giocata fino in fondo e siamo andati dove non torneremo. Volevamo sfruttare l’opportunità della prima serata al meglio. La Calabria è una terra che non è raccontata molto televisivamente. La Sicilia e la Campania vengono raccontate, la Calabria no. Il progetto è stato accolto con molto entusiasmo. Questa è la cosa più bella di tutti. Vorrei ringraziare il regista Andrea Doretti senza il quale non avrei nemmeno fatto il primo ciclo. Ho lavorato così grazie a lui”.
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12:31
Vittorio Di Trapani: “Queste sono esperienze che restituiscono alla Rai il senso vero del servizio pubblico. Ringrazio Emilia per il suo lavoro e il direttore per la decisione di lanciare questa sfida in prima serata. Sabato mattina, proverei a non guardare gli ascolti. Venerdì sera, gli ascolti sono meno importanti delle coscienze sopite che potremmo risvegliare con questo programma. Siamo al fianco di tutti i cronisti minacciati e chiediamo al parlamento di permettere ai cronisti di fare appieno il proprio dovere. Chiediamo l’introduzione di un reato: l’aggressione all’art. 21 della Costituzione, un reato verso chi minaccia la libertà dell’informazione. Ci sarà una manifestazione il prossimo 11 luglio. La Rai deve continuare su questa strada. La Rai deve costituire un nucleo di giornalisti investigativi. Se vogliamo costruire il futuro dei giovani, dobbiamo avere memoria e la Rai deve avere un ruolo decisivo per restituire tutte le aree del paese alla legalità”.
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12:36
Bartuccio: “Il rischio per me, dopo questo programma, aumenterà. Il livello di sicurezza si è innalzato. Potrebbe esserci un’ulteriore reazione della criminalità organizzata ma noi puntiamo ad un risultato più importante: svegliare le coscienze e far sì che, piano piano, si possa raggiungere un buon risultato nella lotta all ndrangheta. Tocca a noi fare la nostra parte. Se raccontare questa storia può essere utile a questo scopo, bene. Speriamo possa essere utile”. Fine conferenza.
Oggi, mercoledì 6 luglio 2016, a partire dalle ore 11, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione di Speciale Cose Nostre, il programma di Emilia Brandi e di Giovanna Ciorciolini, Mauro Caporiccio, Riccardo Pintori e Carlo Puca, con Emilia Brandi, diretto da Andrea Doretti, che andrà in onda venerdì 8 luglio a partire dalle ore 21.25 su Rai 1.
Speciale Cose Nostre | Il programma
Cose Nostre è il programma di Rai 1 che racconta le storie di chi si è opposto alla ‘ndrangheta e ha scelto di rimanere a vivere nella propria terra, pagando a caro prezzo questa scelta.
I protagonisti di questo speciale in prima serata saranno amministratori, imprenditori, medici e altre persone comuni che amano la Calabria.
Uno dei protagonisti di questo speciale sarà Antonino De Masi, imprenditore calabrese che opera nella Piana di Gioia Tauro e che, insieme alla sua famiglia, vive da anni sotto scorta e la sua azienda è presidiata dall’Esercito Italiano.
Un’altra protagonista, invece, sarà Viviana Balletta, vedova di Fortunato la Rosa.
Si parlerà anche della storia di Gaetano Saffioti, imprenditore calabrese e testimone di giustizia, sotto scorta assieme alla sua famiglia dal 2002, che ha deciso di restare in Calabria e combattere in prima linea.
Un altro protagonista di questo speciale sarà l’ex sindaco di Rizziconi, Antonino Bartuccio, che vive sotto scorta, da due anni, insieme a tutta la famiglia dopo aver denunciato e fatto arrestare gli esponenti di una potente famiglia di ‘ndrangheta.
Speciale Cose Nostre | Conferenza stampa
TvBlog, magazine di Blogo, seguirà in tempo reale la conferenza stampa di presentazione di Speciale Cose Nostre, a partire dalle ore 11.
Durante la conferenza, interverranno Andrea Fabiano, Direttore di Rai 1, Federico Cafiero De Raho, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Claudio Fava, Vicepresidente Commissione Parlamentare Antimafia, e Antonino Bartuccio, ex Sindaco di Rizziconi.