Masterchef 2: tutti i concorrenti
Le schede e le curiosità dei 18 cuochi che partecipano alla seconda edizione della versione italiana del talent culinario di Sky Uno.
Giovedì sera vi abbiamo annunciato in diretta i nomi dei 18 concorrenti che sono entrati ufficialmente a far parte della seconda edizione di MasterChef. Oggi vi vogliamo proporre tutte le schede dei cuochi che, dopo aver convinto i tre giudici, Carlo Cracco, Joe Bastianich e Bruno Barbieri, puntano a vincere i centomila euro in gettoni d’oro e a scrivere il proprio libro di cucina.
Chi tra Nicola, Paola, Regina, Suien, Tiziana, Agnese, Andrea, Daiana, Federico, Giorgio G., Giorgio R., Guido, Ivan, Letizia, Margherita, Marika, Maurizio e Michele, diventerà il secondo Masterchef d’Italia? (ATTENZIONE: uno di loro è già stato eliminato. Per evitare spoiler non lo specifichiamo).
La quarantunenne romana Tiziana Stefanelli, dopo una carriera di successo come avvocato, ha deciso di provare a cambiare mestiere dedicandosi alla sua grande passione, la cucina. Il suo sogno è particolare: vuole acquistare il ristorante dove il marito le ha dato il primo bacio.
Avvocato ai fornelli. Una famiglia “Barilla”, una carriera di successo e ora questa grande sfida alla ricerca della realizzazione della mia più grande passione: la cucina. Ho iniziato a cucinare bucce di patate accendendo candeline sotto pentolini di alluminio. Già da adolescente diventavo la cuoca ufficiale delle feste in famiglia. Ho studiato testi di chef famosi e sperimentato nuove tecniche e materie conosciute durante i tanti viaggi nell’intento di ricercare il mio stile. Questo il percorso magico che si reitera nel tempo, alla ricerca continua di un nuovo stile che evolve con me e la mia vita. Creatività, precisione e competenza le basi del mio successo. – Sarò io il prossimo MasterChef!
Un film che ti rappresenta: Ratatouille
Sogno nel cassetto: Comprare il ristorante dove mio marito mi ha dato il primo bacio.
Il piatto del cuore: Spaghetti ai ricchi di mare con uovo di quaglia, punte di asparagi e mandorle.
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: L’allegria!
Come nasce la tua passione? Da bambina, guardando cucinare Nonna Nella.
Motto: Chi vede l’invisibile può far l’impossibile.
Masterchef 2 Italia concorrenti
Suien Sani
Suien Sani è una ventiquattrenne pistoiese disoccupata, nata da madre thailandese, cresciuta con i nonni paterni, gestori di una pasticcerie.
Sono una persona solare, mi piace ridere e vivo alla giornata. Sono testarda, permalosa. Difficilmente mi fido degli altri perché credo sempre che, prima o poi, mi deluderanno. Mi piace giocare con i miei figli, andare in bici o al parco. Adoro il cinema all’aperto sotto le stelle d’estate. Mi piace mettermi alla prova, provare nuove esperienze. Nella mia vita non ho mai fatto lo stesso lavoro troppo a lungo. Mi sono dilettata non solo in cucina ma ho provato a fare tatuaggi, la parrucchiera, l’estetista, l’idraulico, la sarta. Beh, diciamo che nella vita ho dovuto sempre contare solo su me stessa. Quindi, se in casa si rompeva qualcosa, mi improvvisavo idraulico – e devo dire che quando riuscivo a riparare ero molto soddisfatta del mio lavoro! – e così via, anche per gli altri mestieri. Sono una persona romantica e sensibile (detto così sembra un annuncio matrimoniale!) e sono di lacrima facile.
Adoro la vita, il mare, ridere, le persone che sanno ancora stupirsi ed emozionarsi. Amo lui, il mio amore grande con tutta la completezza e serenità che sa darmi. E ovviamente adoro la cucina! Detesto l’arroganza, l’ipocrisia e chi non si fa i fatti suoi.
Una frase che ti rappresenta: “Io credo che tutto accada per una ragione: le cose vanno male perché tu le possa apprezzare quando invece vanno bene e qualche volta le cose buone vanno in pezzi perché cose migliori possano accadere”.
Sogno nel cassetto: Trovare un lavoro fisso e non avere preoccupazioni economiche.
Il piatto del cuore: Biscotti di frolla, perché mi ricordano i miei nonni.
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Burro, uova e farina.
Come nasce la tua passione? La mia passione nasce grazie alla pasticceria dei miei nonni paterni.
Motto: É tutto un equilibrio sopra la follia
Regina Finocchiaro
La ventitreenne catanese Regina Finocchiaro, vive a Ortona e frequenta l’università dove studia ingegneria gestionale. Il suo sogno è quello di diventare un valido ingegnere, anche se, nel suo prossimo futuro, spera di poter vincere Masterchef Italia.
Uso il cibo e il canto per entrare nelle persone e toccarle nel profondo, cercando di regalare un momento di gioia dovuto anche soltanto ad una attenzione o un pensiero. Amo lo sport: gioco a calcio, tennis e basket. Amo la natura, i viaggi e le cose buone, sincere e semplici della vita, come una pagnotta calda. Attualmente studio Ingegneria e spero di diventare un valido ingegnere, rendendo così orgogliosa la mia famiglia.
Una frase che ti rappresenta: “Sono un temporale di stupidità con dei lampi di genio”.
Sogno nel cassetto: Vincere MasterChef!
Il piatto del cuore: Il brodo di carne, perché è il simbolo del calore della famiglia.
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: La creatività.
Come nasce la tua passione? Facendo la spesa con mia nonna.
Motto: Ringrazia sempre per quello che hai, perché non c’è mai limite al peggio.
Paola Galloni
La trentanovenne Paola Galloni è una mamma milanese laureata in filosofia, che ama cucinare per suo figlio e, quando riesce, con suo figlio con la speranza di riuscire a trasmettergli il suo amore per il cibo.
Mi piacciono i libri, la moda, il cibo e le persone.
La curiosità è la mia dote principale e forse anche il maggior difetto. Adoro cucinare con mio figlio e cerco di trasmettergli l’amore per il cibo. Quando abbiamo tempo cuciniamo insieme torte di mele e muffin ai mirtilli rossi.
Un libro che ti rappresenta: “Il ritratto di Dorian Gray”,
Un film che ti rappresenta: “Kill Bill”
Sogno nel cassetto: Possedere un palazzo a Manhattan
Il piatto del cuore: Sashimi new style
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Verdure
Come nasce la tua passione? C’è sempre stata
Motto: Se non ora, quando?
Nicola Dragani
Il quarantunenne pescarese Nicola Dragani per vivere lavora come lavapiatti, mentre cerca di sbancare il lunario come musicista. Il suo sogno, però, è quello di lavorare come cuoco insieme a Carlo Cracco.
Sono una persona semplice che non ama apparire, ma “essere”: una persona che preferisce il silenzio al rumore umano, il suono delle note alle chiacchiere, i coltelli e i fornelli agli aperitivi cenati.
Amo il mio cane, la mia casa in campagna, la mia musica e cucinare solo per me o per tanti: la passione che ci metto è sempre la stessa! Non potrei vivere in un posto lontano dal mare, dal suo odore, dal suo sapore. Amo passeggiare tra i pescherecci nei pomeriggi invernali, respirare l’odore delle reti ancora umide, curiosare tra le bancarelle di pesce, parlare con vecchiette rugose e gentili, ascoltare i loro consigli e suggerimenti. D’altra parte sono nato e cresciuto a Pescara, in Abruzzo, sospeso tra mare e montagna. Della montagna amo il silenzio, le piante, gli odori, i colori: appena posso scappo tra i boschi con il mio cane, a respirare aria pulita, a ossigenare la mente.
Gli amici dicono che sono un esteta, un artista, un perfezionista, un Folle felice di esserlo!
Un libro che ti rappresenta: “Tutte le donne della mia vita” di Simona Izzo, perché è un omaggio a Ugo Tognazzi, grande uomo, attore e chef.
Una frase che ti rappresenta: “La cucina è un’arte e deve entrare nei musei”. “I cuochi sono tutti un po’ pazzi… perché lavorano con il fuoco, usano le armi e toccano animali morti tutto il giorno!”
Sogno nel cassetto: poter lavorare per il Maestro: Carlo Cracco!
Il piatto del cuore: Pasta aglio e olio. Me la cucinava la nonna quando ero piccolo e tornavo da scuola!
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Olio extra vergine della mia campagna.
Come nasce la tua passione? Ho sempre amato cucinare. Sin da piccolo osservavo mia madre (ottima cuoca!) ai fornelli. La passione nasce però in tempi più recenti, per caso. Ho iniziato a lavorare come lavapiatti per sbarcare il lunario, poichè la musica e l’arte non pagano. Così ho scoperto un universo nuovo e affascinante: la cucina. Il fine settimana, a casa, invece di riposare ho iniziato a cucinare per me, per la mia compagna, per gli amici: mi divertivo, mi rilassavo e soprattutto sfogavo la mia creatività, mixando nei piatti sapori e odori.
Motto: La realtà è il sogno di un filosofo impazzito.
Michele Bendini
Michele Bendini è un trentaquattrenne veterinario di Citta di Castello, tanto amante degli animali, quanto della cucina. La passione per l’arte culinaria nasce dalla sua famiglia. E’ un perfezionista.
Sono cresciuto con la grande passione per i cavalli e per la natura. Sono riuscito a trasformare questa mia grande dedizione nel mio lavoro, il veterinario equino: una professione che amo profondamente. Il mio lavoro è una delle cose più importanti che ho, insieme alla mia famiglia e ai miei amici. Ed è appunto dalla mia famiglia, dove c’è una grande trazione culinaria, che nascono il mio amore e la mia passione per la cucina; essa è dedicata alla ricerca e allo studio delle migliori materie prime: non tralascio mai nulla, voglio sempre utilizzare l’eccellenza per la realizzazione dei miei piatti, cercando di esaltarne al meglio il gusto ed il sapore.
Penso di avere una grande conoscenza dei prodotti che uso e delle buone basi di cucina: tutto ciò mi aiuterà per fare alla grande a MasterChef.
Un libro che ti rappresenta: Verdi colline d’africa – Ernest Hemingway
Sogno nel cassetto: possedere una Estancia in Argentina
Il piatto del cuore: La galantina di pollo, perché è un piatto della mia tradizione natalizia. Quel profumo di pistacchi, marsala, carne e bollito mi suscita ricordi particolari.
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Olio extra vergine d’oliva
Come nasce la tua passione? Tutto nasce dalla mia famiglia. In casa mia c’è una grande passione per il cibo e la cucina, soprattutto mia madre: è stata lei il mio mentore.
Motto: Volere è potere.
Maurizio Rosazza
Maurizio Rosazza, ha trentatre anni, è nato a Como, ma vive a Milano, lavorando come Copywriter. Cucina per divertirsi.
Sempre a cerca di idee per il mio lavoro, per la mio pittura, nella mia cucina. Lavoro in pubblicità per esprimere quello che ho nella pancia e danzare con la casualità. Cucino per divertirmi con i cuori e i sapori. Insomma l’unica cosa che mi permette di guadagnarmi da vivere è vivere è la fantasia, croce e delizia della mia esistenza. Croce e delizia per quelli che mi circondano. Il tutto però condito con molta ironia.
Un film che ti rappresenta: “Nightmare Before Christmas”
Sogno nel cassetto: Molti sogni, ma nessuno in particolare
Il piatto del cuore: I pizzoccheri
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Spezie
Come nasce la tua passione? Da piccolo, poi nutrita e coltivata.
Motto: Il menefreghismo e la leggerezza mischiati all’impegno e alla determinazione trasformano un insuccesso in qualcosa che più ti somiglia, magari un piccolo successo.
Marika Elefante
La ventisettenne napoletana Marika Elefante ha quasi terminato i suoi studi in scienze dell’educazione, ma il suo amore più grande, a parte la famiglia e quello per il suo fidanzato Marcello, è da sempre la cucina.
Sono nata a Napoli ed ho 27 anni. Ho quasi terminato i miei studi in scienze dell’educazione. Il legame con la mia città è fortissimo. Sono legata alle sue tradizioni a cui unisco una certa dose di modernità, come nella mia cucina. Di natura sono molto pigra, ma non se si tratta di cucinare! Ho un rapporto molto stretto con le mie sorelle Lara e Ambra e con mia madre Rossana. Vivo da un anno con il mio fidanzato Marcello. La nostra casa è sempre aperta, amo viverla pienamente, cucinando per amici e amiche. Credo che le passioni siano innate, ma l’amore per la cucina lo devo a mia nonna, che ha sempre dovuto fare i conti con il palato esigente di mio nonno! Ho iniziato a cucinare con lei fin da piccola, ma nel tempo ho proseguito da sola, facendo sempre tesoro dei suoi preziosi consigli. Sarebbe meraviglioso fare della mia passione un mestiere, è un privilegio lavorare facendo quello che si ama fare.
Ho seguito la prima edizione di MasterChef e viverla ora da dentro è un’esperienza meravigliosa, unica, per cui metterò tutte le mie energie per arrivare il più possibile fino in fondo.
Una frase che ti rappresenta: “Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia” Kahlil Gibran
Sogno nel cassetto: Sarebbe meraviglioso fare della mia passione un mestiere, è un privilegio lavorare facendo quello che si ama fare.
Il piatto del cuore: La genovese, un piatto della tradizione napoletana, un rito nella mia famiglia, il suo “pappiare”, la sua lenta e lunga cottura, è un piatto pieno di passione.
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Le spezie e i pomodori.
Come nasce la tua passione? Nasce da bambina, soprattutto grazie a mia nonna che mi ha trasmesso questa passione, e alla cultura del buon cibo che caratterizza da sempre la mia famiglia.
Motto: La buona cucina è come l’amore, le cose speciali nascono sempre da ingredienti semplici, ma sono rese magiche dalla fantasia.
Margherita Rigotti
Margherita Rigotti è una ventiseienne ex impiegata commerciale di Trento che ha da poco perso il lavoro. La ragazza sogna di aprire una steakhouse, ma anche di tenere lezioni di cucina.
Mi sono presentata come impiegata annoiata, e ora mi ritrovo ad essere tra i tanti disoccupati italiani, voglio fare di tutto per cambiare al più presto questa condizione che non mi appartiene, sono abituata a lavorare sodo e voglio continuare a farlo. Sono una persona solare, ottimista e positiva, mi piace conoscere gente nuova, adoro fare amicizia, credo fermamente nell’amore quello vero, che dura per sempre.
Mi piacciono i bagni al lago, gli abbracci e la neve. Sono determinata e faccio di tutto per portare a termine un’idea, un progetto; sono affidabile, fedele e sincera. Amo incondizionatamente le persone che popolano la mia vita: famiglia, fidanzato e amici. Farei di tutto per loro.
Una canzone che ti rappresenta: ”There for you” – Damian Marley: un tributo alla vita e alla famiglia, le cose più importanti per me!
Sogno nel cassetto: Sentirmi realizzata. Vorrei aprire una steakhouse dove tenere anche showcooking e corsi di cucina, in modo tale da coinvolgere i miei clienti e farli diventare parte integrante della mia attività.
Il piatto del cuore: L’arrosto della domenica, perchè è sinonimo di grandi pranzi in famiglia o tra amici.
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Cipolle, senape e speck.
Come nasce la tua passione? Mi è stata trasmessa dalla mia famiglia e si è poi evoluta e perfezionata nel corso degli anni, in particolar modo quando sono andata a vivere con il mio ragazzo.
Motto: Come se non ci fosse un domani!
Letizia Fidotti
La ventiquattrenne romana Letizia Fidotti, è una caparbia e tenace studentessa di giurisprudenza, che sogna di poter aprire un ristorante italiano in Giappone.
Sono una ragazza solare che vive la vita all’insegna dell’allegria. Amo la natura in tutte le sue forme e rimango meravigliata tanto dalla grandezza del macrocosmo che da quella del microcosmo.
Cerco sempre il lato positivo in qualunque occasione, il che mi permette di essere come sono. Sono una persona decisa, che sa quel che vuole e che se si mette in testa una cosa difficilmente non ci arriva.
Una frase che ti rappresenta: “La saggezza è la ricompensa per una vita passata ad ascoltare quando avresti preferito parlare”
Sogno nel cassetto: Aprire un ristorante italiano in Giappone
Il piatto del cuore: Le ciambelle fritte di mia nonna la cui ricetta segreta ha dato solo a me.
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Fantasia e passione! Non ho bisogno d’altro!
Come nasce la tua passione? Nasce da bambina quando aiutavo ogni domenica la vicina di casa a fare le tagliatelle al ragù.
Motto: La Fidotti vince coi botti!
Ivan Iurato
Ivan Iurato è nato a Comiso (RG) e Attualmente lavora come impiegato. Il trentacinquenne siciliano sogna di poter conoscere tutti i sapori del mondo per poterli successivamente reinterpretare.
Sono una persona molto eclettica, quasi multi sfaccettata. Ho sempre seguito le mie molteplici passioni e, in fin dei conti, mi hanno sempre ripagato con piccole e grandi gioie. È bello unire il cuore e il cervello, le pulsioni e la razionalità. Ricerco sempre questo difficile e precario equilibrio: credo sia il segreto della felicità.
Una frase che ti rappresenta: “È ritrovata. Che? L’Eternità. È il mare andato col sole.” Arthur Rimbaud
Sogno nel cassetto: Far parte di una grande brigata, imparare tanto, metabolizzare e reinterpretare i sapori di tutti i paesi del mondo
Il piatto del cuore: Pesce spada al salmorigano
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Le erbe aromatiche
Come nasce la tua passione? Da piccolo. Si è poi evoluta e infiammata durante gli anni universitari.
Motto: Sii gentile con gli altri, lavora sodo, ama… e mantieni la calma, sempre!
Guido D’Eramo
Il quarantottenne idraulico romano Guido D’Eramo è un ex vigile del fuoco ausiliario che ama cucinare per la famiglia e gli amici e che sogna di poter aprire una piccola trattoria dalle sue parti.
Sono una persona semplice, tutto quello che faccio con il cuore. Il cuore paga sempre.
Mi piacciono gli animali, per cui nella mia casa alla Maranella ne ho tanti. Vivo semplicemente la mia vita con mia moglie e mia figlia (“er core de papà!”). Cucino per i miei amici e ne sono sempre felice. Sono un fanatico della pulizia e dell’ordine, cose che ho imparato durante il periodo militare. Sono un ex vigile del fuoco ausiliario e… che altro aggiungere? Amo la vita più che mai e la vivo intensamente ogni giorno.
Un film che ti rappresenta: “Un americano a Roma” di Alberto Sordi
Sogno nel cassetto: Aprire una piccola trattoria, trenta posti, pasta e fagioli
Il piatto del cuore: La vera Amatriciana: pochi ingredienti ma magici
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: La pasta
Come nasce la tua passione? Da bambino… sono state mia madre e mia nonna a insegnarmi a cucinare.
Motto: A regà, attenti ar burone della Maranella!
Giorgio Gramegna
Giorgio Gramegna, trentaduenne nato e cresciuto a Novara, che vive a Milano, ha trasformato la sua passione per il mondo digitale nel suo lavoro. Col passare del tempo è cresciuta la passione per la cucina e ora sogna di poter percorrere la nuova strada, magari unendo le sue conoscenze digitali con quelle culinarie, aprendo un videoblog di cucina.
Sono nato e cresciuto a Novara, ho studiato comunicazione e marketing in una Business School internazionale e mi sono trasferito a Milano per lavorare nel mondo del digital, l’altra mia passione.
Dopo oltre 10 anni di esperienza in importanti agenzie di comunicazione e marketing ho sentito il bisogno di avere una mia realtà e insieme ad altri due ragazzi abbiamo iniziato una fantastica avventura imprenditoriale reinventando quello che per noi deve essere una digital service agency, con l’obiettivo di realizzare dei prodotti web e mobile innovativi e straordinari, lavorando duramente e con grande passione, e ci stiamo riuscendo.
Nel frattempo ho coltivato la mia passione per la cucina, che ho instillata direttamente nel DNA, in ogni momento ed occasione possibile. La cucina per me è passione, istinto, follia e pura creatività.
Quando ho l’idea di un piatto mi piace considerarne il design in tutti gli aspetti: i sapori, gli odori, l’aspetto visivo e le emozioni che voglio trasmettere a chi assaggia le mie creazioni: tutto deve funzionare alla perfezione.
Spesso mi sveglio di notte con un’idea, o per un nuovo piatto o per trattare un ingrediente in maniera particolare e questa idea mi tormenta costantemente fino a quando non la realizzo.
In cucina, come in tutto quello che faccio, sono molto esigente e quando passo dall’idea alla realizzazione di un piatto lo provo, e lo riprovo, e lo riprovo, e lo riprovo ancora, affinando tutti i dettagli fino a quando raggiungo l’unico risultato possibile: la perfezione.
Quando qualcuno assaggia un mio piatto e se ne innamora, in quel preciso momento ho raggiunto il mio obiettivo e per me non c’è soddisfazione maggiore.
Una frase che ti rappresenta: “Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi” James Joyce
Una canzone che ti rappresenta: “Bad things” – Jace Everett
Sogno nel cassetto: pubblicare il mio libro di ricette e fare un video blog di cucina
Il piatto del cuore: La crostata con crema e fragole di mia madre, perché è la torta che mi ha sempre preparato per il mio compleanno, e mi ricorda la mia casa e i momenti in cui siamo tutti insieme in famiglia.
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: le spezie e qualche ingrediente “strano”.
Come nasce la tua passione? Ho la cucina nel DNA, gioco con i fornelli da quando sono bambino
Motto: Se puoi pensarlo, puoi cucinarlo
Giorgio Anthony Ruggeri
Giorgio Anthony Ruggeri ha ventinove anni, è nato in Amierca, ma vive a Ragusa. Il ragazzo è uno studente di agraria che si è appassionato alla cucina grazie alla nonna e che sogna di poter aprire un proprio ristorante in una abitazione scavata nella roccia. La sua musa ispiratrice è Mariaelena, la sua fidanzata.
Sono fidanzato con Mariaelena da più di 3 anni, e spesso lei è la musa ispiratrice per i miei piatti. Sono il primo di tre figli e ho 2 sorelle gemelle di 8 anni in meno di me. Sin da bambino ho fatto molti sacrifici: avevo tanta libertà, ma in molti riponevano grandi aspettative su di me. Stanco di come stavano andando le cose, a malincuore e fiducioso al tempo stesso, ho deciso di andare a vivere per conto mio, con l’auspicio di ritrovare le energie necessarie per affrontare in totale autonomia il mio futuro. Decido di affittarmi casa con i soldi di uno stipendio da cameriere part time, sperando che il nuovo status potesse regalarmi la tanto cercata tranquillità. Il resto, forse lo sapete già: il licenziamento che mi ha impedito di far tante cose ma che ha fatto scattare in me quella molla per partecipare a MasterChef. Amo tutto ciò che è natura, Mirò (il nostro cane), costruire e assemblare d’artigianato, la musica, i libri, ma soprattutto la mia Sicilia.
A volte sono un po’ testardo, ma in forse è proprio questo tratto del mio carattere ad avermi portato fin qui.
Una canzone che ti rappresenta: “Cough syrup” – Young the Giants e “Come un pittore” – Modà
Sogno nel cassetto: Aprire un ristorante in una di quelle abitazioni scavate nella roccia a Ragusa Ibla: pochi tavoli, prima scelta per quanto riguarda la materia e la filiera più corta possibile: zero compromessi!
Il piatto del cuore: Ravioli di ricotta vaccina alla maggiorana con sugo di carne e salsiccia di maiale
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Le erbette e l’olio extra vergine d’oliva.
Come nasce la tua passione? Guardando cucinare mia nonna
Motto: Alle cose eccelse non si arriva senza difficoltà
Federico Bonadies
Federico è un trentatreenne barese, che da quando ha venti anni vive a Firenze con i suoi fratelli. Si è laureato nel 2009 in ingegneria. Ama cucinare per le persone che vanno a trovarlo a casa.
Nato alla fine degli anni ’70 nella terra che sussurra profumo di mare, Bari, sono figlio degli anni ’90, gli anni della musica grunge, del Grande Fratello e della guerra del Golfo.
A 20 anni ho raggiunto i miei fratelli a Firenze, per terminare gli studi scientifici.
La passione per le motociclette e per la meccanica mi ha naturalmente portato alla facoltà di ingegneria dove divento dottore nel 2009.
Nella vita da studente fuori sede sono passato dalle officine di motociclette, collezionando Vespe e recuperando pezzi da assemblare in tutto il mondo (sono anche stato a Londra per questo), fino ad avvicinarmi al mondo della moda. Qui il mio interesse per l’alta sartoria, l’abito cucito su misura, il progetto di creare l’immagine, mi ha appassionato e mi è venuto incontro, forse anche per caso, chissà!
Come tutti gli studenti ho frequentato un po’ di ristoranti facendo il cameriere, ma soprattutto legandomi affettivamente ai personaggi che vivono nelle cucine e inventano ogni giorno la loro arte. Cambiando ho trovato un po’ di tutto, dalle bettole alle cucine più lussuose. La ricerca del cibo è nata inevitabilmente con la necessità di addomesticarlo. Da solo ho sperimentato; ospiti per casa con cui condividere un piatto non sono mai mancati.
La musica rock mi ha dato gli spunti per ricercare e comprendere le armonie distinguibili in un pezzo, anche se il rock è tutt’altro che armonico, intendiamoci.
Elementi portante della mia ricerca sono la mia famiglia, gli affetti, i principi semplici, la responsabilizzazione, l’autonomia di pensiero e la libertà di progetto. In concreto: ricerco gli strumenti e la possibilità di arricchire la mia conoscenza e per seguire le mie passioni.
Mi affascina l’amare, ha dell’incommensurabile.
Sogno nel cassetto: Poter costruire la mia cucina
Il piatto del cuore: Cacio e pepe
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: La farina
Come nasce la tua passione? Esperimenti del gusto, tecnica applicata, libera espressione.
Motto: L’agire sussiste col pensare
Daiana Cecconi
Daiana Cecconi, cinquantatreenne di Follonica (Grosseto) è una casalinga che ama cucinare per la sua famiglia allargata, marito, compagno, figli e nipoti.
Sono una donna, una mamma e una nonna: “Quante cose!” direte voi, eppure riesco perfettamente a conciliare tutto questo. E anche molto bene, perché lo faccio con amore, serenità e sorridendo, affrontando le sfide della vita, giorno per giorno. Ho una grande famiglia allargata: io, il mio compagno, mio marito e i nostri meravigliosi figli e nipoti. È difficile far andar d’accordo così tante persone, ma io ho la strategia giusta: cucino tutto ciò che loro adorano (ma anche piatti nuovi) e li riunisco intorno ad una tavola. Sono una persona molto solare e allegra, mi commuovo facilmente ma sono anche molto decisa. A volte posso sembrare un po’ svanita, ma guardo oltre, e le mie sensazioni sono quasi sempre giuste. Amo cucinare le lasagne perché in casa mia le adorano tutti e quando la mia nipotina mi dice: “Nonna mi fai le lasagne?” io mi struggo e mi metto subito all’opera. Ho anche combinato disastri in cucina: quello più clamoroso quando preparai per la prima volta il pollo al sale che è uscito praticamente lesso e insapore. Comunque vada continuerò a cucinare per tutta la mia famiglia e spero per tante altre persone perché è la mia passione!
Una frase che ti rappresenta: Non si finisce mai di imparare!
Sogno nel cassetto: Un agriturismo da condividere con tutta la mia famiglia
Il piatto del cuore: Il minestrone e fegato con patate perché mi ricordano l’infanzia, i profumi, gli odori; ne ero ghiotta.
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: L’olio extra vergine di oliva e il limone
Come nasce la tua passione? Fin da piccola ho iniziato a provare le ricette che leggevo su un settimanale che comprava la nonna, rivisitandole.
Motto: Sempre a testa alta!
Andrea
Andrea ha 37 anni, viene da Vimodrone, una cittadina in provincia di Milano e lavora come informatico. Il ragazzo, che ha imparato a cucinare dalla mamma e dalle sue notte, pensa di poter trasmettere passione, gusto e gioia con i suoi piatti.
Sono una persona a cui piace sognare, che ama la vita e che l’ha conosciuta sotto diversi aspetti, anche quelli più crudeli e duri. Proprio per questo ho deciso di aggrapparmi ancora di più al salvagente delle mie passioni. Inutile dire che la cucina è quella che mi ha travolto di più e che non riesco più a contenere! È iniziata un po’ per gioco e necessità; mia mamma e le mie nonne mi hanno sempre coinvolto nella preparazione dei loro piatti. Col tempo mi sono reso conto che la cucina mi trasmetteva molte sensazioni, che provo ancora oggi: mi tranquillizza, mi permette di esprimermi e soprattutto la vivo come atto di accudimento, come gesto di affetto verso gli altri. L’importante è riuscire sempre a trasmettere passione, gusto e gioia attraverso i piatti che cucino.
Una frase che ti rappresenta: “È l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi” – Seneca
Sogno nel cassetto: Cambiare vita professionale e trasformare la mia passione per la cucina in un lavoro
Il piatto del cuore: Il coniglio in salmì aromatizzato alla cannella, piatto di grande gusto che mia madre immancabilmente fa nel pranzo domenicale di famiglia: momenti unici, insieme al risotto allo zafferano e fegatini di mia nonna. Sapeva cucinarlo divinamente e noi nipoti ne andavamo pazzi, era una vera coccola!
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: Burro e aglio
Come nasce la tua passione? È iniziata un po’ per gioco e necessità; mia mamma e le mie nonne mi hanno sempre coinvolto nella preparazione dei loro piatti.
Motto: Non far altro che essere te stesso
Angese Gullotta
Agnese Gullotta ha 22 anni, è nata in un paesino in provincia di Catania e vive a Milano (dalle suore) dove studia psicologia all’università. Il suo sogno, però, è quello di diventare critica enogastronomica.
Siciliana doc, sono curiosa e amo sperimentare. Sono cresciuta a Misterbianco, un paesino in provincia di Catania e sin da piccola osservavo, in ginocchio su una sedia, mia madre cucinare. Poi sono cresciuta e ho spiccato il volo, mi sono trasferita a Milano per studiare e mi sono laureata in Psicologia. L’autonomia e l’indipendenza necessarie per sopravvivere fuori casa mi hanno fatto applicare molto e mi hanno sempre rilassata. Impugnati poi padelle e cucchiai, ho cominciato il mio percorso da amante del gusto. Amo gli odori forti e i sapori delicati, anche se ogni tanto mi abbandono alla sana e saporita cucina della mia terra. Quando preparo un piatto penso a chi lo deve mangiare e di volta in volta creo delle nuove storie e ne modifico l’impianto globale sebbene gli ingredienti rimangano uguali. Osservo e ascolto molto e, dato che tutti possono insegnare qualcosa a qualcuno, accolgo sempre ogni consiglio. La cucina è fatta da opposti che si attraggono: è riposo e stacanovismo; è libertà e precisione; è creatività e tecnica. Ma in fondo, come ho già detto, amo gli odori forti e i sapori delicati, direi che è un buon compromesso!
Una frase che ti rappresenta: ”Tutte le cose buone sono frutto dell’originalità” – John Stuart Mill
Sogno nel cassetto: Vorrei diventare un critico enogastronomico. La strada è lunga e tortuosa ma è fondamentale poter studiare la materia prima da vicino e mettere le “mani in pasta”. Chissà magari quando i tre giudici non avranno più le forze e saranno vecchietti potrò sostituirli!
Il piatto del cuore: Il bianco mangiare. Non è un classico dolce siciliano ma mia nonna lo preparava sempre quando ero piccola: se penso alla mia infanzia, penso al bianco mangiare!
L’ingrediente che non può mai mancare nella tua cucina: La noce moscata perché ne amo la fragranza, e la farina Perché ci si può saziare sempre se la si tiene in dispensa; chi come me spesso non ha molto in dispensa, una pasta fresca è un toccasana!
Come nasce la tua passione? Con la voglia trasmessa dai miei genitori, in particolare da mia madre. In più, con gli studi in psicologia ho avuto modo di approfondire i temi di sensazione e percezione, e ho deciso di sviluppare la tesi di laurea sul gusto. Inoltre mi piace molto poter coinvolgere i bambini nelle pratiche culinarie, e poterli convincere che tutto è buono se fatto bene e in maniera giocosa.
Motto: La bontà non ha confini! Bisogna credere sempre in se stessi e rischiare anche quando non ne siamo completamente convinti. Io l’ho capito entrando a MasterChef, perché prima non ne ero molto consapevole.