Home Dov’è Mario?, Edoardo Gabbriellini a Blogo: “Avere a che fare con Corrado Guzzanti rende tutto psichedelico!”

Dov’è Mario?, Edoardo Gabbriellini a Blogo: “Avere a che fare con Corrado Guzzanti rende tutto psichedelico!”

L’intervista di Blogo al regista e attore livornese.

pubblicato 24 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 00:30

Edoardo Gabbriellini, attore livornese noto per film come Ovosodo, Tutta la vita davanti o Io sono l’amore e per fiction come I liceali o Gino Bartali – L’intramontabile, è il regista di Dov’è Mario?, la serie di e con Corrado Guzzanti che andrà in onda a partire da mercoledì 25 maggio, in prima serata, su Sky Atlantic HD (la prima puntata andrà in onda in chiaro anche su Tv8).

Dopo aver scritto e diretto due film (B.B. e il cormorano e Padroni di casa), Gabbriellini si è cimentato per la prima volta con la regia di una serie televisiva.

A margine della conferenza stampa di presentazione di Dov’è Mario?, noi di Blogo abbiamo fatto una chiacchierata con l’attore e regista toscano con cui abbiamo parlato soprattutto della difficoltà di dirigere un lavoro su commissione.

Di seguito, trovate l’intervista completa.

Com’è stata l’esperienza di Dov’è Mario? Dopo aver diretto due film, com’è stato dirigere una serie?

Da un punto di vista tecnico, non c’è stata assolutamente nessuna differenza. Per la prima volta per me, si è trattato di un racconto su commissione, non di una cosa scritta da me. Questa è stata la prima prova. In più, avere avuto a che fare con un personaggio come Corrado ha reso tutto, quantomeno, psichedelico…

Ha trovato difficoltà nel mettere in pratica l’idea originaria di Corrado Guzzanti?

Io credo che quando un regista è chiamato a dirigere uno script e un autore che, tra l’altro è anche attore e protagonista dell’opera in questione, ad un certo punto necessariamente deve prendersi qualcosa, deve far sua l’interpretazione stessa dello script. Quindi, io mi auguro di non aver fatto torto a Corrado. Poi, ovviamente con lui, ci sono state lunghe conversazioni e confronti. Successivamente, ho provato a mettere quello che era il mio sguardo.

Per quanto riguarda le scelte registiche, ha avuto carta bianca o ha ricevuto direttive?

In una prima parte, io e Corrado ci siamo studiati l’un l’altro e poi ognuno ha fatto il proprio mestiere.

Per quanto riguarda la satira in Italia, anche se non è il suo genere avendo fatto altri tipi di film, è in corso un’involuzione? Dov’è Mario può essere una sorta di riscatto, da questo punto di vista?

Mi cogli impreparato. Non seguo, per mille motivi, la tv e quindi non ho gli strumenti per dirti se c’è stata un’involuzione o un’evoluzione. Quello che mi auguro è che questo possa essere un tassello ulteriore per una satira intelligente e per aprire uno sguardo su questo paese con la dovuta leggerezza tipica di Corrado ma anche con le unghie di Corrado.

Per quanto riguarda i suoi progetti per il futuro, predilige la regia o tornerà alla recitazione?

Vediamo cosa troverò lungo il sentiero…

Fare qualcosa di comico con Guzzanti, le piacerebbe?

L’ho appena fatto!

No, ma da attore!

No, credimi, non sarei all’altezza di stare dietro a quel tipo di musica che porta in scena lui!

Sky Atlantic