I Retroscena di Blogo: Rai fa slittare la partenza stagionale dei talk show a dopo il Referendum?
Anticipazioni sulla prossima stagione televisiva.
La data è ancora da fissare ma uno degli appuntamenti cardine dell’agenda politica del 2016 è senza ombra di dubbio il referendum costituzionale che si svolgerà il prossimo mese di ottobre in un’unica giornata, come detto proprio in queste ultime ore dal governo in carica. Diciamo appuntamento cardine perchè come detto dall’attuale primo ministro Matteo Renzi, questo governo ed il premier in particolare si gioca tutto su quell’appuntamento. La mobilitazione per la campagna elettorale è già partita, con un appello di Renzi rivolto agli italiani: “Ho bisogno di voi, diecimila comitati in tutta Italia composto da un minimo di 10 ad un massimo di 50 persone”.
Fondamentali saranno anche i media in questa gigantesca campagna elettorale a 6 mesi da questo referendum ed uno dei media, fra i più importanti ancora oggi, è certamente la televisione. Prossimamente, dopo le elezioni amministrative, ci saranno le nomine che riguarderanno le testate giornalistiche della Rai, che avranno ovviamente un ruolo importante nell’informare gli italiani rispetto a questa scadenza elettorale.
Mario Orfeo dovrebbe rimanere alla guida del Tg1, visti i grandi successi ottenuti negli anni della sua direzione, mentre Sarah Varetto arriverebbe al Tg2 e Gaia Tortora potrebbe essere il nome nuovo per il Tg3. Ma queste sono solo supposizioni e come dice il vecchio adagio: “Chi entra Papa al conclave, poi ne esce Cardinale”. Aspettiamoci dunque sorprese su questo fronte. A parte questo però siamo venuti a conoscenza di alcune indiscrezioni che riguardano il prossimo palinsesto autunnale.
Sembra infatti che, a dispetto dalla consuetudine che vorrebbe in partenza a settembre i programmi della nuova stagione televisiva, ciò non accadrà per quel che riguarda la stagione 2016-2017. Secondo quanto abbiamo appreso si starebbe facendo strada l’ipotesi per cui i talk show Rai nel prossimo autunno non inizino a settembre, ma slittino ad ottobre, dopo il referendum costituzionale. Evidentemente si starebbe pensando di concentrare tutta l’informazione sull’importante quesito referendario in appositi spazi che potremmo chiamare -per comodità- Tribune del Referendum o simili.
Certo, se la decisione fosse confermata, potrebbe far aprire delle discussioni e delle polemiche rispetto ad una scelta che vedrebbe in qualche modo “bloccare” i talk show, per altro non molto amati da Renzi come è noto, proprio in un periodo in cui gli italiani avrebbero maggior fame d’informazioni e anche di pareri rispetto a quello che potrebbe accadere con una vittoria del si oppure del no.
Insomma, giorni cruciali di grandi decisioni questi che si pongono di fronte ai dirigenti della televisione pubblica, vedremo che succederà.