Alberico Lemme: i fenomeni televisivi sono “giustificati”, chi tenta di brillare di luce riflessa, no
Analizziamo il fenomeno televisivo del momento.
Tutto è iniziato quando Elisabetta Gregoraci, showgirl e soprattutto moglie di Flavio Briatore, ha avuto la brillante idea di condividere con il mondo una foto del suo consorte, improvvisamente rinvigorito da una drastica dieta o da un presunto ritocchino estetico che, però, è stato seccamente smentito dal diretto interessato.
Il fautore di tale miracolo risponde al nome di Alberico Lemme, farmacista e ricercatore, ideatore di una nuova e rivoluzionaria (così, dice lui) filosofia alimentare che avrebbe prodotto effetti benefici e miracolosi sull’organismo di ben 12mila pazienti.
Lemme è conosciuto anche con le definizioni di “dietologo dei vip” (tra i suoi ex pazienti, troviamo anche Silvio Berlusconi) e di “bio-scultore”.
In breve, nel suo metodo dimagrante, facendo fulminei esempi, Lemme rifiuta il conteggio delle calorie, permette la consumazione di ampie porzioni di pasta a colazione, bandisce frutta e verdura e asserisce che lo sport sia d’ostacolo al dimagrimento. Per questi e altri motivi, la dieta di Lemme è considerata da taluni pericolosa per la salute.
Inoltre, Lemme ha commercializzato alimenti e altri prodotti, complementari alla sua dieta e dai nomi improbabili, e ha anche ideato una dieta per gli animali.
Non solo.
Lemme si sta facendo conoscere anche per la sua attitudine a maltrattare verbalmente i suoi clienti (chiamati cadetti), per la sua pesante misoginia (“testa di donna” è uno dei suoi reiterati insulti) e il suo egocentrismo imperante che lo porta a paragonarsi a Dio.
I salotti televisivi, quindi, hanno impiegato due minuti, massimo tre, a riconoscere la potenza televisiva e mediatica del personaggio e, di conseguenza, non hanno esitato ad invitarlo sempre più spesso, considerando la telerissa assicurata con il minimo sforzo.
Il problema, a questo punto, non è certo la dieta Lemme. O meglio, un problema potrebbe anche esserci ma non è di nostra competenza.
Il quesito che vogliamo porre riguarda il fatto che Alberico Lemme, con la sua presenza e con il suo modus operandi, ha scatenato un lungo seguito di personaggini che non hanno alcuna remora a nutrirsi di luce riflessa pur di garantirsi un po’ di visibilità televisiva.
Semplicemente, una roba di una tristezza immane.
Sono tanti, i personaggi che hanno partecipato ai vari dibattiti televisivi, scagliandosi contro il lavoro di Lemme e utilizzando, all’indirizzo del farmacista, una terminologia tutt’altro che moderata composta da accuse gravi e veri e propri insulti.
Se Nadia Rinaldi, che ha alle spalle una vicenda di dimagrimento estremo, o Alessandro Cecchi Paone, attivo nella divulgazione scientifica da sempre, però, erano legittimati a parlare, che senso ha contrapporre Lemme a personalità come Manuela Villa, Francesca De Andrè, Karina Cascella?
Domanda retorica, ovviamente.
Anche personaggi come la Velona o come Francesco Nozzolino di Ciao Darwin e The Lady, entrambi sovrappeso (o “ciccioni”, come direbbe chiaramente Lemme), vengono sfruttati più per la loro componente trash che per le loro storie di vita.
L’episodio più sgradevole si è riscontrato in una telerissa consumatasi a Domenica Live tra Lemme e la Villa: la cantante figlia di Claudio Villa si è scagliata quasi fisicamente contro il farmacista, reo di aver asserito di essere in grado di prevenire i tumori.
Manuela Villa ha agito in tal modo in quanto si è sentita toccata nel privato, considerando la morte della madre avvenuta proprio a causa di un tumore.
La colpa di questa telerissa, però, non è da addebitare a Lemme e alle sue sparate megalomani ma purtroppo proprio a Manuela Villa che ha sovraccaricato l’atmosfera, mettendo in piazza un evento doloroso che chiunque dovrebbe custodire nel privato e non svendere pubblicamente in questa maniera.
Si va a creare, quindi, un corto circuito, con una domanda che diventa obbligatoria: questi dibattiti, nelle intenzioni, sono seri o seriosi?
Rischio domanda retorica, elevatissimo.
Non si sa.
A farne le spese, come sempre, è il pubblico meno preparato.
Di diete sbagliate, non serve essere esperti, se ti dice male, crepi.
Vedere Lemme consigliare una dieta (“Vi faccio perdere un chilo e mezzo in due giorni”) ed ascoltare Bruno Vespa commentare il tutto con un battuta (“Sempre se sopravvivete…”) svilisce un argomento serio, vezzeggiato ormai da troppa dannosa superficialità.
Ma i fenomeni televisivi, si sa, sono tutti di passaggio.
Attendons..