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Maurizio Costanzo a Blogo: Riparto su Rete4 con il Costanzo Show che tornerà in autunno. Credo che non rifarò Domenica in

L’intervista a Maurizio Costanzo.

di Hit
pubblicato 4 Maggio 2016 aggiornato 21 Gennaio 2021 18:08

Torna domenica sera in prima serata su Rete4 il Maurizio Costanzo Show con una nuova serie di 6 puntate. La prima emissione in onda domenica non sarà la classica puntata del talk più celebre della televisione italiana, ma tornerà un appuntamento speciale di questo prestigioso programma, ovvero l’Uno contro tutti. Protagonista di questo botta e risposta televisivo fra palcoscenico e platea sarà Fabrizio Corona, che torna in televisione dopo 1231 giorni di silenzio e tre anni e tre mesi di carcere. Abbiamo ascoltato l’inventore e conduttore del celebre talk Maurizio Costanzo e con lui abbiamo parlato di questo ritorno televisivo, ma, come nostro costume, anche di molto altro.

Riparte domenica sera su Rete4 con il Costanzo Show e con un vecchio must del suo programma, ovvero l’Uno contro tutti. Sarà un unicum di questa serie o ce ne saranno altri?

Le puntate del Costanzo Show saranno 6 e penso di fare 3 “uno contro tutti” e 3 puntate classiche. Poi se funzionassero molto gli “uno contro tutti” potrebbero diventare 4, vedremo nel corso delle prossime settimane.

Primo ospite Fabrizio Corona, come mai proprio lui?

Perchè non ha mai parlato in televisione della sua vicenda ed è un personaggio molto popolare. Devo dire anche che nel corso della registrazione della puntata mi sono accorto che tutto il pubblico che era presente in studio era suo favore, incredibile.

La formula dell’Uno contro tutti può diventare un format a sé stante ?

No, sarà sempre una gamba del Costanzo show, anche perchè è complicato da farsi. Occorre trovare l’ospite, ma occorre trovare anche una platea con una serie di persone che facciano delle domande che non siano sempre le stesse.

Ha già pensato chi saranno i protagonisti degli altri due “uno contro tutti” ?

Vorrei farne uno sulle diete e sulle donne “rifatte”, anzi più su queste ultime. Invitando due o tre donne visibilmente rifatte, che non ho ancora scelto e poi dei chirurghi estetici e dietologi che dibattano con loro. Un’altra invece la vorrei fare sulla televisione, vediamo se il piccolo schermo ci da qualche spunto interessante. Credo che farò prima quest’ultima e poi quella sulle diete.

La seconda puntata sarà una puntata classica ?

No, sarà ancora un “uno contro tutti”.

Tornerà in autunno il Costanzo Show ?

Si, torneremo su Rete4 in prima serata con un nuovo ciclo di 8 puntate.

Capitolo Domenica in, che succederà il prossimo anno ?

Non lo so. Per ora non ho avuto nessun colloquio su questo tema, anzi sto parlando d’altro in Rai in questo periodo. Però non credo proprio che l’esperienza di Domenica in, per quel che mi riguarda, si ripeterà il prossimo anno.

Ha già parlato con il neo direttore di Rai1 ?

La prossima settimana vedrò il direttore di Rai1 che mi ha detto che ha un’idea da propormi.

Lei è un professionista del piccolo schermo ma non solo, le chiedo cosa deve avere assolutamente un televisivo per fare: partiamo dal conduttore

Prima di tutto molta curiosità, come base. Seconda cosa deve avere grande rispetto del pubblico, cioè deve essere comprensibile, non parlare in codice e non essere mai “culo e camicia” con l’ospite.

L’autore televisivo

Deve pensare costantemente quando scrive a che tipo di platea ha davanti, anagraficamente e non. Per esempio, per quel che riguarda le generaliste ormai lo sappiamo che hanno un pubblico più maturo, quindi deve giocare sulla memoria e cose di questo genere.

Lo sceneggiatore cinematografico o di fiction

Lo sceneggiatore deve fare una full immersion nel soggetto. Deve cioè immaginare quello che il regista poi girerà. Però li deve in qualche modo vivere i personaggi, li deve conoscere. Magari uno assomiglia a suo cognato o ad un amico, deve cercare di conoscerli il più possibile.

Il giornalista televisivo

Anche lui curioso, ribadisco e io ho una fissazione sul fatto che dovrebbe parlare chiaro, in maniera semplice, proprio per il pubblico misto che segue la televisione, sopratutto la generalista.

Ho chiesto a Carlo Conti cosa porterebbe dal passato ai giorni nostri. Lei cosa rivorrebbe oggi di ciò che ha visto nel suo passato ?

I varietà del sabato sera di Antonello Falqui.

Immaginiamo un dialogo oggi fra lei ed Alberto Silvestri, suo storico coautore. Come gli racconterebbe la televisione di oggi e secondo lei, lui come reagirebbe al suo racconto ?

Penso moltissimo ad Alberto. Ci ho pensato anche i giorni scorsi prima di rifare l’Uno contro tutti, che era nato insieme a lui. Cosa gli direi? Farei con lui una riflessione sui talk show. Io sono stato il primo a farlo con Bontà loro, adesso i talk si spintonano fra di loro. Il problema è il differenziarsi ed essercene un po’ di meno. Io credo che gli autori e i dirigenti televisivi, debbano fare uno sforzo per differenziare i generi. Il palinsesto della televisione di oggi dovrebbe essere un po’ più creativo. Con Alberto parlerei di questo, Io e lui siamo sempre andati d’accordo, ora è tanto tempo che purtroppo è mancato e devo dire la verità, ogni tanto mi volto ancora oggi a guardare dietro le quinte, dove di solito stava lui.

Bontà loro in diretta su Rai1 fu una grande novità ed una decisione molto coraggiosa dei dirigenti della Rete 1 degli anni settanta. C’è oggi un dirigente televisivo che avrebbe il coraggio di puntare su qualcosa di completamente nuovo ?

Si vero una decisione coraggiosa di Angelo Guglielmi e Mimmo Scarano, allora dirigenti della Rete 1. Pensi che la prima puntata alle dieci e mezza di sera fece 12 milioni di telespettatori. Mi ricordo che l’ex DG della Rai Bernabei diceva che gli italiani alle dieci vanno a dormire, noi dimostrammo che non era vero, gli italiani andavano a dormire perchè non c’era niente da vedere. Mi chiede se oggi c’è un dirigente televisivo coraggioso? Non lo so, io ho lavorato bene con Leone, ho un buon -recentissimo- rapporto con Fabiano. Ho avuto dei colloqui con Antonio Campo Dall’Orto, perchè lui era a Canale5 quando io facevo il Costanzo Show. Ricordo che mi telefonava incazzato perchè “sforavo”, provocando dei macelli nel palinsesto. Con lui ho un eccellente rapporto, gli ho solo detto di non pensare solamente ai giovani, che è una sua idea che rispetto e di non aver paura d’ inventare.

Che rapporto ha Costanzo con i social ?

Ho delle persone della redazione dei programmi di mia moglie che seguono i messaggi che appaiono sui social che riguardano il Costanzo Show. Devo essere sincero, per la maggior parte della volte mi faccio riferire da Pierluigi Diaco che è uno che li segue molto i social.

Ultima domanda, a cosa non rinuncerebbe mai Maurizio Costanzo

Io amo fare la televisione e la radio, ci rinuncerò quando non mi sarà più possibile farle, oppure quando il pubblico intenderà rinunciare a me. Le dico la verità, posso rinunciare a scrivere su di un giornale, posso rinunciare a scrivere di cinema e teatro, ma il rapporto con la platea che mi da la televisione e la radio è speciale.

Grazie a Maurizio Costanzo per la disponibilità ed appuntamento dunque per la prima puntata della nuova serie del Maurizio Costanzo Show con l’Uno contro tutti con Fabrizio Corona, in onda domenica in prima serata su Rete4. Presenti in platea Giuseppe Guastella del Corriere della Sera, Paolo Graldi del Messaggero, Marco Castoro de La notizia, Roberto Alessi direttore di Novella 2000 e Visto, Alessandro Cecchi Paone vicedirettore del Tg4, Gianluigi Nuzzi giornalista e scrittore, Antonella Boralevi giornalista e scrittrice, Enrica Bonaccorti conduttrice ed autrice tv, Carlo Taormina avvocato, Flaminia Bolzam criminologa, Massimo Sestini fotografo ed in collegamento i giornalisti Vittorio Feltri e Carmelo Abbate.

Maurizio Costanzo