The Voice 2016, Live Show: tutte le dichiarazioni dalla conferenza stampa
The Voice 2016: la parola ai coach alla vigilia dei Live Show!
Si è tenuta oggi a Milano negli studi Rai di via Mecenate la conferenza stampa per presentare la fase live di The Voice of Italy che entrerà nel vivo, per quattro puntate, da domani sera, mercoledì 4 maggio. Qualche informazione prima di passare la parola ai coach: si è parlato di realtà aumentata in tv ma anche di ospiti, i One Republic alla serata finale, mentre per la prima serata assisteremo a duetti tra i coach (Carrà + Dolcenera, Killa + Pezzali). Qui di seguito trovate tutte le dichiarazioni dei coach alla vigilia della finale:
The Voice, i team raccontati dai coach
Team Dolcenera:
Sono in crisi totale, questi hanno quattro personalità che meriterebbero di arrivare in fondo. Giorgia Aló ha un timbro che non esiste in Italia e nel mondo. Alice Paba è una cantautrice di diciotto anni ma appena sale sul palco è una bestia. Edith ha una delle voci più moderne di questa edizione. Joe Croci è chitarrista e cantautore, giovanissimo.
Io quasi a un certo punto mi sono depressa: ad aprile. Prendetemi con le pinze, eh? Perché ho cominciato a pensare ai loro inediti, mi sentivo gravata dal peso e della responsabilità. Loro non è che c’hanno questa fame di arrivare, gli ho trasmesso la consapevolezza che uno su un milione ce la può fare.
Io, musicalmente, sono una cantautrice sopravvissuta degli anni 2000. Ho sempre lavorato sull’importanza di curare i particolari della musica per riuscire ad avere un’identità unica. Pensavo che la tv non ti desse la possibilità di curare il dettaglio, invece dal punto di vista musicale e produttivo ho trovato la voglia di curare al millesimo ogni dettaglio. Quindi ringrazio Rai e Talpa per questo.
Mi accodo all’appello fatto da Raffaella a Carlo Conti: sarebbe bello se il vincitore di The Voice andasse a Sanremo, almeno tra i Giovani. Dopodiché il reale successo arriva per una serie di cose che si incastrano. Come quando, qualche X Factor fa, è scesa giù, sul talento giusto, la mano di Tiziano Ferro.
Perché non c’è la Universal oggi? Amen…Loro sono oberati di lavoro e poi vanno sorpresi, gli devi mandare addosso macigni. In quel momento loro entrano in gioco e ti danno risorse. Comunque, per certo, posso dire che saranno pubblicati singoli e album dei finalisti.
Team Pezzali
La mia squadra credo rappresenti personalità diverse. Perché la voce è importante ma è la personalità quella che arriva davvero. Francesca Basaglia la definirei una cantautrice millenial, ha una sua fan base molto attiva, è il perfetto prototipo di cantautrice femminile del nostro tempo. Gli I wolf me li ero lasciati erroneamente fatti sfuggire alle blind, ma sono bravissimi, fanno coppia nella vita e rendono divertenti anche le cose tecnicamente difficili. Elia Zambolin è un cantautore moderno e adatto al nostro tempo. Ho scoperto solo di recente che suona anche la chitarra, se no questa cosa l’avrei sfruttata di più. Ma c’è tempo. È bravo a raccontare un universo specifiico ma è anche molto versatile. Davide è un tenore il che lo dovrebbe caratterizzare in maniera molto forte, invece questo ragazzo ha la versatilità e l’umiltà di mettersi a servizio delle canzoni anche quando sono lontane da lui. Personalmente, quando arrivi a un certo punto professionale, alcune cose le dai per scontate. Stare con loro mi ha “ringiovanito”, rivedere alcune cose mie in loro. Vivo il mio lavoro con rinnovato entusiasmo.Qui, comunque, anche a prescindere dal mio team ci sono talenti che hanno possibilità di spaccare domani mattina sul mercato discografico.
Team Carrà
Parto dicendo che tutti e 16 i ragazzi in gara sono fortissimi e la Rai dovrebbe fare uno speciale su di loro. Per quanto riguarda il mio team, Beatrice ha 18 anni e ha una grandissima peculiarità: riesce a essere fortissima sulle note alte, sulle note basse e sulle note medie. Su tutte, in pratica. Ha anche una presenza scenica che è andata crescendo piano piano. Quando la sentirete cantare mi darete ragione. Samuel è un artista di strada, la strada gli ha dato la chance di tirar fuori tutto il feeling che ha dentro. Non è bellissimo però è molto sexy. Deborah fa la fisioterapista di bimbi autistici, non posso dire una piccola Tina Turner ma potrebbe assolutamente rivelarsi tale. Infine le Foxy Ladies sono tre sorelle che hanno impostazione vocale lirica, non perdetevele perché faranno un pezzo da numeri 1 già la prima sera dei live. In generale, mi ha sorpreso vedere ragazzi con una gran voglia di apprendere. Quando dai un consiglio imparano e riproducono, questa è la vera voglia di fare.
Il nostro compito é essere “coach”, quindi allenatori. La musica non è la priorità nella mia carriera professionale. Non posso permettermi di dire farai parte del mio prossimo disco. Ma ogni volta he ne avrò l’occasione mi ritroverò a spingere perché possano avere possibilità in TV e con discografiche.
Team Killa
Il mio team è molto giovane ed è il più multietnico. Francis è nata a los Angeles ma vive a Roma, ha una personalità molto calda. Roberta è di Napoli e ha cuore grande. Nonostante il look strong ha dimostrato di saper essere anche molto dolce e femminile. Charles, originario della Costa d’Avorio, ha una vocalità particolare, una voce quasi femminile. Giuliana è brasiliana ma è nata in Italia. Ha una personalità più delicata rispetto agli altri, ma penso che questa esperienza l’abbia forgiata. Le tireremo fuori il lato brasilero. Io ho 26 anni ma nel mio piccolo qualcosa l’ho fatto. Questi ragazzi li ho trovati veramente con la fame, ma fame positiva non da squali, passione vera per la musica. Stare con loro aiuta a rimanere coi piedi per terra.
Nel mio piccolo ho già preso dei piccoli impegni con alcuni ragazzi che sono usciti. Di quelli ancora in gara, ne ho individuati due o tre che davvero potrebbero avere un forte avvenire discografico. Poi bisogna vedere se piaceranno al pubblico.