Agcom richiama Rai anche per informazione di Agorà e Uno Mattina su referendum trivelle
Ad annunciarlo il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico
Qualche giorno fa abbiamo dato conto del richiamo dell’Agcom nei confronti della Rai per l’ospitata del figlio di Totò Riina a Porta a Porta. Oggi, anche grazie alla segnalazione del nostro lettore e collega blogger CaroTeleVip, diamo conto delle critiche avanzate dal Garante per le Comunicazioni verso la tv pubblica per l’informazione sul referendum sulle trivelle. In particolare oggetto del richiamo sono Agorà (Raitre) e Uno Mattina (Raiuno)
A svelare il contenuto del documento di richiamo è stato Roberto Fico, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai:
L’Agcom ha criticato duramente la qualità dell’informazione Rai in occasione del referendum sulle trivelle. Conduttori di programmi come Agorà e Uno Mattina hanno diffuso informazioni errate sul referendum “sminuendo la valenza nazionale della consultazione e venendo meno ai principi di imparzialità e correttezza” posti a garanzia delle libere scelte dei cittadini.
Due richiami dall’Agcom alla Rai nello stesso giorno su caso Vespa e referendum. Ma occorre intervento anche sui tg: https://t.co/eQLJt6VyAG
— Roberto Fico (@Roberto_Fico) 28 aprile 2016
Il deputato del Movimento 5 Stelle ha quindi aggiunto:
Una mancanza di correttezza che il Movimento 5 Stelle ha denunciato per tutta la campagna referendaria, citando proprio i casi dei conduttori Di Mare e Greco, oggetto di due interrogazioni. È quindi apprezzabile che l’Autorità abbia finalmente lanciato un segnale forte, ma ci aspettiamo molto di più. Una tale mancanza di completezza, lealtà, imparzialità l’abbiamo riscontrata e denunciata tante, troppe volte anche nell’informazione dei principali telegiornali del servizio pubblico.
Ci aspettiamo interventi concreti dai vertici della Rai rispetto sia a Porta a porta sia alla pessima informazione fatta durante la campagna referendaria. Si può rivoluzionare un’azienda, anche facendo ricorso a soggetti esterni, purché si vedano i risultati. Altrimenti è solo un trucco. Una seria inversione di tendenza nella qualità dell’informazione deve essere il primo obiettivo, estirpando i rapporti malati fra i telegiornali e la politica: è inaccettabile che qualunque commento di esponenti dei partiti di maggioranza diventi automaticamente e senza alcun filtro giornalistico un servizio di tg.
Non si può perdere altro tempo.