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Gianluca Neri (Macchianera) a Blogo: “Influencer pagati 100 euro dai programmi tv? Non esiste. Vi spiego come funziona…”

L’intervista di Blogo al blogger e fondatore della Festa della Rete

pubblicato 3 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 01:33

UPDATE Selvaggia Lucarelli ha commentato con un tweet le dichiarazioni rilasciate da Gianluca Neri a Blogo:

Questo pezzo – che dice che i cosidetti “influencer” vengano pagati dalle produzioni 100 euro a puntata per commentare i programmi televisivi è – voglio usare un giro di parole – un’immensa ca*ata messa in giro da una che né è pagata né è influencer ma, in entrambi i casi, je piacerebbe“. Gianluca Neri, autore di Macchianera e fondatore e organizzatore della Festa della Rete, ha commentato con queste parole su Facebook l’intervista all’influencer pubblicata qualche giorno fa da Blogo.

Abbiamo deciso di contattare il blogger e conduttore radiofonico (Radio 2) per ascoltare il suo punto di vista sul tema del rapporto tra produzioni televisive e persone influenti nella Rete.

Perché la nostra intervista è un’immensa ca*ata?

È indubbiamente vero che gli influencer vengano pagati, ma nell’articolo c’era un tono di fondo che faceva sembrare tutto sbagliato. Invece ci sono modi giusti e modi sbagliati. Mi sembrava che il tono di tutto il pezzo – mi riferisco all’intervistata, non a chi ha scritto l’articolo – fosse inutilmente moralista, che ci fosse una indignazione di fondo. ‘Che scandalo, guarda c’è gente che si fa pagare per’. Lo scandalo non è nella gente che si fa pagare per…. Non è scandaloso se la cosa viene esplicitata. In più, la modalità raccontata dalla ragazza ‘siamo in tanti, ci pagano 100 euro ciascuno, twittiamo tutti a favore o contro una trasmissione’ non è esattamente così. Non sono realistiche le cifre. Nessun influencer oggi prende 100 euro. Non avrebbe senso per una casa di produzione o per il canale. E se fosse vero – e io non ci credo – che gli influencer venissero pagati 100 euro non ci vedrei nulla di male.

Abbiamo sentito anche Trash Italiano, che di fatto ha confermato la versione dell’influencer…

In realtà dice ‘io credo alla influencer’. Non conferma…

In realtà sostiene di essere stato contattato da una trasmissione ma di aver rifiutato.

Ok.

Ma andiamo per ordine. Ci sono influencer che si fanno pagare dalla produzioni televisive?

Sì, ci sono influencer che si fanno pagare, specialmente in altri campi, tantissimo. In campo televisivo mi risulta abbastanza meno.

Abbastanza meno. Ma, a livello di cifre, abbastanza più dei 100 euro, giusto?

Sì.

Di quale ordine di grandezza parliamo?

Dipende dall’agenzia. Si parla di migliaia di euro. Altrimenti non avrebbe senso. Se un personaggio iniziasse a fare qualcosa per soli 100 euro si troverebbe la giornata piena di cose da fare. Non twitterebbe più per sé, ma solo per i marchi.

Gli influencer che lavorano per le produzioni televisive vengono pagati a tweet, a puntata o in quale modalità?

A me non mi risulta che ci siano influencer twittino a favore o contro un programma televisivo a pagamento.

Avevo capito mi avessi detto di sì.

Io dico che ci sono influencer pagati, ma non in questo campo. Almeno, non risulta a me.

In campo televisivo non ti risulta ci siano influencer pagati?

Nooo, in campo televisivo, figurati… Ci sono persone invitate ai convegni…

Perdonami, mi sono perso.

Io dico che non esiste il fenomeno ‘io ti pago e tu twitti a favore o contro questo programma’.

Quindi come funziona? Se una casa di produzione televisiva vuole – attraverso l’agenzia di comunicazione – ingaggiare un influencer cosa gli chiede di fare?

Per esempio al Grande Fratello sono stati invitati di puntata in puntata gli influencer, apparivano in trasmissione. Probabilmente si sono presi un gettone. Questo è un modo per ingaggiare un influencer, non me ne risultano altri.

Vengono pagati ma senza chiedere loro di scrivere per forza tweet positivi sul programma?

Non mi risulta. Vengono pagati per apparire, per dare la propria opinione, per dare la propria prestazione professionale. Come opinionisti.

Quando l’influencer viene contattato e ingaggiato da una produzione televisiva si sente completamente libero di esprimere la propria opinione su quel prodotto televisivo?

Dipende dalla persona. Se la merendina mi paga, posso dire che è cattiva?

Eh, appunto.

Dipende (ride, Ndr).

Quindi verosimilmente possiamo affermare che un influencer ingaggiato da un programma televisivo difficilmente ne parli in termini negativi?

Sì. Anche se alcuni di quelli chiamati dal Grande Fratello erano abbastanza liberi di criticare, e lo facevano abbastanza apertamente. Anche perché non avrebbe senso per una produzione avere degli schiavetti che twittano solo a favore. Detto questo, a me non risulta proprio che vengano pagati per fare questa cosa. Non esiste che tu al calduccio del tuo divano twitti a favore del programma e io ti do 100 euro.

Ok. Sui 100 euro mi è tutto chiaro – ossia, che per te è una cifra che non sta né in cielo né in terra. Insisto però su un altro punto: quando una produzione televisiva ingaggia un influencer cosa chiede di fare?

No, io dico proprio che non mi risulta l’ingaggio. Mi risulta che in certi casi siano state chiamate delle persone influenti in Rete come opinionisti. Ma non mi risulta che io ti ingaggio e tu parli di me sui social. Proprio non c’è questo fenomeno.

Prima hai detto che probabilmente agli influencer invitati nella social room del Grande Fratello è stato corrisposto un gettone. Se fosse vero – non lo sappiamo (io – che non sono influencer, ma giornalista – sono stato invitato e ho partecipato una volta alla social room, posso affermare di non essere stato pagato) – significherebbe che la produzione televisiva paga un influencer in cambio di traffico social.

Se l’avessero fatto sarebbe abbastanza plausibile… Per esempio Ballando con le stelle ha ingaggiato Selvaggia Lucarelli perché una parte dell’audience della Lucarelli si riversasse su Rai1. È sicuro.

Ma questo è un caso diverso, perché la Lucarelli è giurata, fa parte del cast, non si limita a twittare sul programma.

Infatti io sto dicendo che non esiste il “twitti e vieni pagato”. Mi risultano dei casi in cui qualcuno è stato ospite per fare l’opinionista e veniva pagato.

Su Facebook scrivi anche “esistono le tariffe, esistono influencer pagati poco e anche pagati uno sproposito“. Ti riferisci quindi a influencer in generale, non a quelli televisivi, giusto?

Sì. A me risulta strano che esista il meccanismo raccontato nell’intervista, ossia ‘twitta e io ti pago’. Almeno per quelle cifre e con quella diffusione. Per essere influenti con 100 euro vorrebbe dire che pagano mille persone.

Per altre cifre ti risulta?

No, ma mi sembrerebbe meno strano.

Hai lavorato come influencer – almeno credevo fino a qualche minuto fa – per Le Invasioni barbariche. Si può parlare quindi di influencer pagato da un programma televisivo?

No, me lo ha chiesto Daria e io l’ho fatto, non a pagamento. Era una cosa fatta in amicizia. Non twittavo a favore o contro il programma, aiutavo la parte social, selezionavo i messaggi da retwittare o quelli a cui rispondere. Era un lavoro diverso dal fare sottilmente l’influencer che fa finta di stare a casa, guarda la televisione ma in realtà viene pagato.

Conosci altri casi di persone che hanno fatto la tua stessa attività in amicizia o sotto contratto?

So di persone influenti in rete che sono state ingaggiate dalle trasmissioni perché ne gestissero la parte social.

Per ‘gestire’ cosa intendi?

Essere responsabili della parte social della trasmissione. Magari anche twittare, scegliere gli argomenti twittandoli in maniera diversa rispetto agli autori televisivi.

Quindi sei a conoscenza di influencer che vengono pagati per scrivere tweet?

No. Ribadisco: sono persone che vengono chiamate perché molto esperte di come funziona la Rete. Non vengono pagate perché utilizzino la propria influenza in modo da cambiare l’opinione delle persone riguardo alla trasmissione. Ma perché il loro ruolo e la loro esperienza li rende social manager della trasmissione migliori di un autore televisivo o di una stagista che magari non sanno nulla o poco di Rete.

In pratica: non twittano con il loro account personale, ma…

Sì. Ma anche se lo facessero non mi sembrerebbe strano. Danno una mano alla trasmissione, quindi utilizzano l’account ufficiale della trasmissione.

È giusto che gli influencer pagati dalle aziende – in generale – lo dichiarino esplicitamente?

Assolutamente sì. Se vuoi essere pagato non c’è nulla di male, ma devi dirlo. Io voglio sapere se tu blogger o influencer stai facendo la recensione del telefono perché piace a te o perché sei pagato dalla ditta produttrice. È una questione morale. Che vale per tutti. Sul come tu debba dirlo c’è un dibattito. Non lo so, trova un modo e dillo!

Sei a conoscenza di qualcuno che in ambito televisivo non abbia esplicitato di essere stato pagato?

No, lo dico sinceramente. Non avrei problemi a dire di sì. E poi sarebbe strano e poco furbo da parte delle produzioni farlo.

Fare cosa esattamente?

Per esempio assumere una serie infinita di influencer che twittino.

Perché sarebbe inutile?

Perché costa troppo e perché non bastano 1000 influencer per diventare trending e contare qualcosa. Magari si pensa che le produzioni televisive abbiano così tanti soldi da buttare…. Alle produzioni interessano molto di più quello che scriveranno Dagospia o TvBlog, sono ancora un po’ vecchio stile…

A me però pare che molte produzioni televisive – come dimostra l’inclusione della Lucarelli a Ballando – stiano puntando sui social.

Questo è vero.

Quindi, io produzione per far sì che la mia trasmissione sia ‘social’ posso o chiamare nel cast la Lucarelli (o ospitare Benji e Fede, come successo nella finale di Ballando) o pagare qualcuno che mi porti traffico sui social. Cosa c’è di sbagliato in questo discorso che a me pare logico?

Non c’è nulla di sbagliato. Ma non accade questo. Vengono invitate Selvaggia o Violetta nella speranza che le loro audience si riversino in quelle della trasmissione. Cosa che, secondo me, peraltro, non succede. Gli youtuber che vanno in televisione o al cinema non hanno quasi mai successo. Ripeto: sarebbe più conveniente avere un influencer forte e grosso come ospite piuttosto che pagare 100 euro venti blogger che hanno 1000 followers ciascuno.

Selvaggia Lucarelli non è solo influencer, ma negli ultimi anni, per vari motivi, è diventata anche personaggio pubblico…

Sì, è nata in Rete e poi è diventata un personaggio.

Tu sostieni che la soluzione sarebbe invitare in trasmissione l’influencer. Ma molti influencer sono sconosciuti al pubblico televisivo.

Sì, assolutamente, non lo puoi fare.

Quindi, dopo aver invitato la Lucarelli la prima, la seconda e la terza volta…

Eh, avercene 20 Lucarelli. Ma ne abbiamo solo una. Se vuoi una trasmissione ‘social’ hai da scegliere tra meno di dieci personaggi in Italia.

Qualche esempio?

Favij, Sofia Viscardi e tutti quelli nati sulla rete e che hanno un seguito pazzesco. Selvaggia è ancora un gradino più avanti, è riuscita a diventare un personaggio al di là della rete, nel senso che chi la guarda a Ballando magari non conosce i suoi trascorsi da blogger e la ha accettata come personaggio in sé. Questo è successo forse solo a Frank Matano in Italia. Sono personaggi in grado di spostare grossi soldi e un grosso numero di persone.

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Chiudiamo sui famosi 100 euro: potrebbero essere quelli dati dalla produzione come gettone di presenza – come da te ipotizzato – a chi ha partecipato alla social room del Gf?

Sì. Nel momento in cui sei ospite ad una trasmissione e vieni ripreso è abbastanza esplicitato che c’è la possibilità che ti stiano pagando. Non ci vedrei nulla di male.

Se Endemol o Mediaset avesse pagato gli influencer presenti in social room – e ribadisco, è solo una tua ipotesi – appare ingenuo immaginare che non possa pagare un influencer che faccia la stessa attività senza apparire in video…

Apparire in video non è una discriminante. Nella mente dell’autore televisivo c’è ‘visto che lo paghiamo, facciamolo apparire, facciamo vedere che lo stiamo usando’. Ma non l’ho mai sentito per quanto riguarda una trasmissione televisiva. Poi è possibile che succeda, ma non avrebbe senso dal punto di vista dei numeri. Uno con 1000 followers, obiettivamente, cosa è in grado di spostare?

E allora che senso avrebbe avuto pagare gli influencer in social room?

Alcuni di questi avevano un bel seguito, alcune fashion blogger avevano numeri altissimi. In più: inviti persone social e il giorno dopo dici ‘siamo la trasmissione più social della rete’. Così usi queste persone anche dal punto di vista della comunicazione…

Ecco. Per questo non capisco perché non avrebbe senso pagare un influencer, come tu dici.

Tu stai dicendo che l’ipotesi che esistano social room che non appaiono in video è alta.

Eh, sappiamo che la social room del Gf esisteva, anche se non sappiamo se venivano pagati.

Secondo me no, non venivano pagati. So che c’era una specie di social room anche all’Isola e sono abbastanza convinto di aver visto gente che diceva di non essere pagata.