Le Iene, 28 aprile 2016: tutti i servizi

Il trio alla conduzione ci dà il benvenuto alla penultima puntata de Le Iene.

Pino Maniaci, paladino dell’antimafia nonché direttore di Tele Iato. Oggi clamorosamente indagato per estorsione. Matteo Viviani va a parlare con lui.

Per Pino si tratta di un’inchiesta orchestrata per demolirlo. “Noi viviamo in povertà, questo lavoro l’abbiamo scelto come missione”.

Innocenti costretti agli arresti domiciliari. Anziani che, dalle loro case popolari di Roma, non riescono ad uscire. Anche da 14 anni “è come se fossimo sepolti vivi”. E pensare che basterebbe un ascensore…

Marisa, 82 anni, esce di casa 5 o 6 volte l’anno. Quando la portano a fare delle visite la caricano su “un sacco” e la trasportano giù per le scale. “Mi viene da piangere perché sto qui dentro sempre sola”.

Filippo Roma aiuta Franco, colpito da ictus, a uscire di casa per portarlo a giocare a bocce.

Ed eccolo qua Franco che, dopo 14 anni, finalmente esce di casa e gioca a bocce.

Tornano le avventure di Niccolò Torielli con il suo sintetico e scorrettissimo amico, Tod.

Rebecca, la nipotina di Niccolò, ha tre anni e un desiderio: conoscere Tod.

Ed ecco l’incontro. Tod si fa prendere una birra dalla bimba. E poi le dice di rubare il telefonino dello zio Nick per convincere la sua fidanzata a mettersi con l’orsacchiottone “perché Tod è più intelligente dello zio Nicky”.

E alla fine Tod riesce a rubare allo zio Nick la fidanzata, Gloria.

Danillo Di Luca, fatto fuori dal ciclismo per doping. Lui sostiene, anche a due anni di distanza dalla sua esclusione, che è impossibile arrivare tra i primi dieci al Giro andando solo a pane e acqua. Ha appena scritto un libro, “Bestie da vittoria”. Ora abita in un sottoscala.

I tre conduttori si applicano per dimostrare che uno sport pulito è possibile.

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Giulio Golia torna a parlarci del medico che, tramite un metodo sperimentale, promette alle persone sulla sedie a rotelle di poter riacquisire una vita il più possibile normale.

Qui abbiamo un diciassettenne rimasto in sedia a rotelle per un incidente in motorino. Dice di aver notato un netto miglioramento, dopo la cura del medico miracoloso.

E poi abbiamo William che oggi, sempre grazie al medesimo dottore, riesce a stare in piedi, seppur imbragato, e riesce a fare due passi. In più ha riacquisito la sensibilità al caldo e al freddo.

Da carabiniere a carcerato. Servizio di Gaetano Pecoraro.

Secondo l’accusa Enzo e altri suoi quattro amici carabinieri stavano depistando le indagini su questioni di mafia. 24 giorni di carcere di cui 7 in isolamento. Per poi scoprire che non c’era stato alcun tipo di contatto tra queste persone e i mafiosi.

“Questa indagine è stata fatta con i piedi”.

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Dentro un ospedale di gerra. Lui è Kabir, ha perso entrambe le gambe per colpa di una mina. Servizio di Marco Maisano.

E poi ci sono due fratellini, pastori, che hanno scambiato una mina per un giocattolo.

Mamma mia che storie tristi. Sembra che le mine si accaniscano soprattutto sui bambini.

“Non ricordo cosa sia successo quel giorno, so solo come sono diventato”.

Arriva un nuovo paziente saltato su una mina. C’è da amputare. Col consenso della famiglia. Quest’uomo purtroppo non potrà più camminare.

Il servizio si chiude tornando da Kabir, cinque anni. “Sto bene”, dice. Ha perso entrambe le gambe.

L’imbroglio dei ricambi online. Praticamente c’è un tizio che mette annunci in rete per vendere pezzi di ricambio di macchine. Che però, una volta presi i soldi, non arrivano mai al destinatario.

“Io sono de Le Iene e tu sei un truffatore”
“Un truffatore?? Io??” Lo stupore dell’innocenza, proprio.

E dopo la pubblicità, Enrico Lucci va in giro a chiedere alle coppie per strada di leggersi i messaggi a vicenda. Tipo Perfetti Sconosciuti.

“Chi è Elio coi cuoricini?!?”

Pietro Sparacino ha una missione: fingersi gay e aiutare le persone ad attraversare la strada. Come andrà a finire la sua buona azione?

Oppure si offre di spalmare la crema solare sulla schiena di sconosciuti. La prima reazione è: “Io non son frocio, chiamo le guardie”. Poteva andare peggio, dai.

“Non può appoggiarsi a me senza nemmeno chiedere!”
“Ah, allora posso?”
“No, appoggiati a tua sorella!”
“Non ce l’ho una sorella”
“Che ne so, procuratela!”

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101 storie di ordinaria follia. Servizio di Nina.

Nina segue la squadra italiana a Santa Monica dove si giocano gli Special Olympics.

Alberico chiama Michelle Obama per farla venire lì allo stadio. “Son persone veramente affidabili”.

“Lo sport li rende più indipendenti, li aiuta nella socialità con le altre persone”.

Francesco parla della sua fidanzata, Chiara.
“Com’è?”
“Mi ama”

Gianluca ha un disturbo mentale che ne ha segnato anche il fisico. Muove solo il braccio destro e con quello gioca a tennis. Benissimo.

E si gioca pure a calcio.

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La ballerina licenziata. Per aver sostenuto che nel mondo della danza professionale esiste, eccome, l’anoressia.

Parla anche la mamma di una giovane ballerina. Sua figlia, come molte altre del suo corso, è in amenorrea. Ovvero non ha le sue cose da mesi. Questo è molto pericoloso ma nessuno se ne preoccupa.

A lei dicevano che “mentalmente doveva stringere il bacino” perché, a loro dire, era troppo largo per poter danzare.

Le accuse al capo della marina De Giorgi. Servizio di Luigi Pelazza.

E si chiude a champagne.

La rassegna stampa de Le Iene. Si parla di cinture di castità.

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E anche questa puntata è terminata. A giovedì prossimo, buonanotte!