Maria De Filippi: “Lascio Mediaset? Preferisco distendere un bel silenzio”
La conduttrice: “Mediaset deve tornare a investire di più sul prodotto se vuole mantenere la leadership nella pubblicità”
Maria De Filippi potrebbe lasciare Mediaset, almeno a leggere la risposta che la conduttrice ha dato a Renato Franco nell’intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera (nell’inserto domenicale La Lettura). Quando il giornalista le fa notare che “il suo contratto scade a giugno” e che “si parla di un interessamento di Discovery” e le chiede se “potrebbe davvero lasciare Mediaset“, ecco la criptica replica:
Preferisco distendere un bel silenzio.
Un silenzio che potrebbe presto far molto rumore. Intanto Maria un messaggio decisamente più netto lo manda, destinatario Pier Silvio Berlusconi:
Se le reti non investono e non rendono forte la tv generalista con programmi di intrattenimento importanti rischia di spegnersi e accendersi solo per i grandi eventi. Il discorso vale anche per Mediaset: deve tornare a investire di più sul prodotto se vuole mantenere la leadership nella pubblicità.
Nel corso dell’intervista la Sanguinaria ripercorre i suoi inizi di carriera e parla del suo modo di fare televisione:
Fin da quando ho iniziato a fare televisione ho sempre lavorato con le storie che arrivavano al centralino della redazione dei miei programmi. Nonostante io viva dentro una scatoletta, il fatto di aver avuto sempre un rapporto diretto con le persone che chiamano forse ha fatto la differenza. I miei programmi non li ho mai fatti sulla base di quello che pensavo io ma sulla base di quello che arrivava da fuori. (…) Ascolto davvero, non ho chissà quali chiaroveggenze e faccio una vita tale per cui non ho tutti questi rapporti e contatti. Ho cambiato il contenuto dei programmi piano piano, seguendo quello che mi suggerivano da casa. Però io non penso di essere cambiata televisivamente più di tanto: detesto sempre i sermoni in televisione, non amo la sfacciataggine dei conduttori, non mi piace chi commenta e si mette sul piedistallo.
Maria spiega di non aver “mai scelto o scritto un copione delle mie trasmissioni” perché “ho sempre fatto delle trasmissioni con le persone che venivano a raccontare le loro emozioni e i loro sentimenti, i loro umori e i loro pensieri“. Come Uomini e donne, che è “è sempre alimentato da chi telefona e scrive per partecipare“, e come C’è posta per te, che “parte sempre dalla gente, non da me“. A proposito del programma pomeridiano ecco l’altra dichiarazione forte della conduttrice, che denuncia una sorta di plagio messo in atto da Sky e Discovery:
Lo criticano ma lo guardano, il dato di ascolto è sempre rimasto uguale nel tempo. Ultimamente ho visto un pullulare di Uomini e donne in tutte le reti, da Sky a Discovery, pian piano spuntano succursali una dietro l’altra. A me non annoia, io l’ho sempre preso come un divertimento, non ho mai pensato di fare una televisione che dovesse insegnare qualcosa.
Premesso questo, però per Maria “Amici è tutto fuorché televisione non educativa, perché ti insegna il valore del sacrificio, l’importanza dello studio e di dedicarsi alla propria passione, ti insegna anche a vivere di quello che sogni, a provare ad alimentare la tua aspirazione. Ma ti insegna anche la sconfitta e ti dimostra che esiste la vita oltre l’insuccesso“. E Uomini e donne, trasmissione che non piaceva neanche alla madre?
Non lo trovo diseducativo, l’educazione spetta ai genitori e alla scuola, non penso debba essere compito mio. Basta navigare su internet o guardare Facebook: Uomini e donne altro non è che quello che adesso i ragazzi fanno su internet e su Facebook. Identico.
Insomma, specchio e non deformazione della realtà:
Un tronista come Costantino all’epoca fece molto rumore ma era piena l’Italia di persone così. Io le ho semplicemente fatte vedere, non le ho inventate.
Ma guai a prendere le distanze dai programmi che conduce e che realizza da produttrice con Fascino perché “sono io in quei programmi e non mi distacco da quei programmi“. Insegnamenti che arrivano da lontano:
Io ho avuto un grande maestro insieme a Maurizio (Costanzo, suo marito ndr), Alberto Silvestri. Alle riunioni di Amici, il mio primo programma, per quattro anni non ho avuto nessun diritto di parola perché ero la conduttrice e, in quanto tale, dovevo solo condurre. Però ascoltavo. Ascoltavo tanto. Alberto si faceva raccontare le storie che arrivavano alla redazione (…) Maurizio mi ha fatto leggere non so quanti gialli di Simenon facendomi fare il riassunto e la sintesi: “Riassumi in 5 minuti”, “riassumi in 3 minuti”, “riassumi in un minuto”, “dimmi qual è il centro del libro.