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21.25
Lo studio è quello di una volta. E Fazio: “Vi vedo tutti pallidi, in realtà Rischiatutto era a colori. Questo era lo studio”. E i colori arrivano. Insieme a Daniela Bongiorno in veste di madrina istituzionale e Leonardo Bongiorno che allora non c’era. Il fratello maggiore racconta, invece, che Mike si è rivisto le puntate di Rischiatutto negli anni, per quanto gli era rimasto legato.
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22.50
La Migliari chiede un cambio con la Longari. Uno dei momenti di maggior suspense della serata… E arriva la domanda Mike: il provente andrà alla Fondazione Bongiorno che mette borse di studio in palio per studenti bravi.
Una mummia disseppellita per realizzare il sogno proibito dell’egittologo di turno. Il miglior vaso cinese della collezione Rai rispolverato per l’uso di un conduttore-sacerdote, peraltro mal prestato al giuoco a premi. Insomma, un’operazione di archeologia catodica, svilita a rimpatriata di vip d’antan a scopo benefico, ha fatto di un grande ritorno televisivo una Fabbrica del sorriso qualsiasi sotto l’egida di Madame Bongiorno.
Fabio Fazio, con il suo stile snob e compassato, non era di certo l’erede ideale di Mike per l’occasione, rispetto ai ben più nazionalpopolari re dei quiz, Carlo Conti e Gerry Scotti. Se a questo ci aggiungiamo la sua strizza del debutto, che il conduttore ha ribadito con puerile enfasi personalistica (“Ma com’è bello qui, ma com’è grande qui, mi piace troppo ma… è il quiz di Mikeeee”), il remake del Rischiatutto è apparso come un trattatello dell’Allegria in salsa egoriferita. Dunque un’occasione perdibilissima, se pensiamo che la prima serata-revival si è autoannullata coi continui promo di Fiorello alla seconda.
Persino l’effetto sorpresa di Maria De Filippi su Rai1 è stato subito eclissato, forse per le sue visite Rai sempre più frequenti da Sorci verdi a Panariello sotto l’albero, forse per il suo evidente “snaturamento” nelle compagnie di giro. Non a caso, per sopravvivere alla fiera delle vanità, la regina Mediaset ha trovato il suo Garrison in Fabio De Luigi, il solo a non prendersi sul serio per l’invito di Fazio.
Se a questo aggiungiamo che la diretta-monstre del Rischiatutto ha finito per annacquare la bontà e l’agilità della formula originaria, una cosa è certa: Fabio Fazio ha scritto una bellissima pagina di memoria della storia (televisiva) del nostro Paese, ma ha peccato di scarso ritmo, di autocompiacimento, di clima da condominio (seppur signorile) che di solito mette alla gogna i programmi della Clerici.
A sottrarsi al gioco del cerimoniale restaurativo sono stati solo Nino Frassica coi suoi nonsense e la valletta Matilde Gioli, che con pochi gesti ha saputo emanciparsi dalle battute misogine à la Mike. Tutto il resto è lo spottone di un quiz che aspetta i nip e la liturgia di sempre per testare il suo potenziale Rai. Stasera è stato solo uno stand-by “stellare”… a cui mancava solo Valeria Marini.
Rischiatutto è tornato: la scatola dei ricordi e dei divertimenti dello storico quiz è pronta a riaprirsi e catapultare nel presente una leggenda del passato, come un’automobile d’epoca guidata sulle strade di oggi.
Dell’archetipo del quiz televisivo e pietra miliare della televisione italiana si rivedranno tutti gli elementi: il suo tabellone, i suoi pulsanti e le sue cabine, vere e proprie icone del piccolo schermo.
A distanza di 46 anni da quell’ormai leggendario 5 febbraio del 1970, giorno del suo debutto sotto la guida di Mike Bongiorno, il gioco si riapre e per la prima volta è a colori. Rischiatutto arriva su Rai1 il 21 e 22 aprile con due puntate speciali in prima serata condotte da Fabio Fazio.
Per l’occasione lo studio è stato ricostruito con attenzione filologica, confrontando il materiale filmato in bianco e nero con le fotografie a colori: “Le scenografie non devono semplicemente sembrare uguali, ma essere uguali”, dice Fabio Fazio.
“La meticolosità di Fabio nel ricercare e ricreare ogni minimo dettaglio è stata sorprendente – aggiunge Ludovico Peregrini, che torna nella doppia veste di giudice e autore – Credo che a Mike questa riedizione di Rischiatutto sarebbe piaciuta molto! Infatti è rispettosa dell’originale, con una ventata di colori, freschezza e modernità”. Non un tentativo di scimmiottare o imitare il passato, infatti, ma un gioco con la memoria per conoscere a fondo il DNA della televisione, e un modo per osservare le passioni degli italiani del terzo millennio portandoli a bordo della macchina del tempo del Rischiatutto.
“Non proviamo nemmeno a fare a gara con Mike, lui è inarrivabile – prosegue il conduttore – prima di tutto è un divertimento con i nostri ricordi, con la memoria di chi ha visto il programma e come me lo attendeva con trepidazione, e poi è il tentativo di mostrare come ancora oggi, in un’epoca in cui ogni risposta è a portata di pochi click, c’è chi conosce per passione, e non per nozionismo: l’esperienza sarà come quella di guidare un’auto d’epoca, non per fare a gara con quelle in circolazione oggi sulle strade, ma per godersi un giro memorabile”.
Matilde Gioli valletta di Rischiatutto
Non solo gli elementi scenografici come il tabellone e le cabine fanno parte dell’immaginario del Rischiatutto. Per tutte e cinque le edizioni Mike Bongiorno venne affiancato da una valletta: Sabina Ciuffini. “Nel 1970 Sabina rappresentava l’emancipazione e la libertà delle donne – dice Fazio – Con gli autori abbiamo cercato qualcuno che oggi potesse interpretare questo stesso ideale”.
Per queste due serate, quindi, Fabio Fazio sarà affiancato da una giovane promessa del cinema italiano: Matilde Gioli, milanese, laureata in Filosofia come la Ciuffini, l’attrice ha esordito nel cinema con il film “Il capitale umano” di Paolo Virzì, che le è valso diversi premi.
Le novità del Rischiatutto
Il nuovo Rischiatutto della Rai è quindi un’operazione storica e contemporanea allo stesso tempo: lo studio è stato ricostruito fedelmente grazie alle ricerche accurate e al lavoro eccezionale del reparto scenografico della Rai, ma, questa volta, sarà visibile sugli schermi a colori. Anche nel gioco ci saranno delle novità.
Oltre alle domande sulla “materia vivente”, incarnata da un ospite presente in studio, ci sono due innovazioni che portano idealmente l’eredità di Mike Bongiorno nella tv di oggi: fra le 36 caselle del tabellone diviso in 6 materie, infatti, oltre alle caselle Jolly e Rischio (una per categoria) si annideranno anche una “casella Web” e una “casella Mike”.
La prima permetterà al concorrente di decidere se usare o meno un computer per consultare la rete e trovare una risposta al quesito, la seconda proporrà al concorrente una domanda posta dallo stesso Mike Bongiorno attraverso filmati d’epoca del Rischiatutto. Il valore della casella Mike verrà destinato anche alla Fondazione Mike Bongiorno per sostenere progetti di solidarietà.
Rischiatutto, le anticipazioni della prima puntata
La prima serata è una festa pensata per chi ha visto il programma negli anni ‘70 ma anche per chi in quegli anni ancora non c’era e vedrà, per la prima volta, il quiz: “Sarà un varietà in cui si gioca fra amici”, spiega Fazio.
Christian De Sica, Maria De Filippi, Fabrizio Frizzi, Lorella Cuccarini, Vincenzo Salemme e Fabio De Luigi, sei personalità del mondo della tv e dello spettacolo, divise in squadre, diventeranno per una sera concorrenti del quiz per omaggiare un capitolo storico della cultura popolare italiana. In cabina torneranno anche tre ex campioni del programma di Mike Bongiorno, pronti a giocare con gli altri ospiti: Andrea Fabbricatore, Giuliana Longari e Maria Luisa Migliari.
La signora Longari, esperta di storia romana, è stata campionessa per 11 puntate nella prima edizione di Rischiatutto nel 1970, dal 7 maggio al 16 luglio, Fabbricatore, farmacista di Firenze ed esperto in geografia, fu campione di Rischiatutto per 9 puntate dal 22 aprile al 14 ottobre del 1971, mentre la Migliari, che si presentò sulla gastronomia, fu campionessa per 8 puntate dal 19 aprile all’8 novembre del 1973 e fu vincitrice della finalissima del 1974.
Volti noti ed ex campioni si confronteranno nelle tre celebri fasi del gioco: le domande preliminari, il mitico tabellone e le domande in cabina. La ricetta classica del Rischiatutto, insomma, non cambia, anche se per questo primo ritorno il montepremi ottenuto dalla squadra vincitrice sarà interamente devoluto in beneficenza.
Ospite della prima puntata anche Nino Frassica, che dopo essersi esercitato a Che fuori tempo che fa con la sua interpretazione surreale del Rischiatutto si è guadagnato di diritto il posto al fianco di Ludovico Peregrini, il mitico Signor No.
Novità di questo Rischiatutto sarà poi la “materia vivente”. Nella prima puntata di giovedì 21 si tratterà di Alberto Tomba, un omaggio alla ben nota passione di Mike per lo sci: i concorrenti dovranno rispondere alle domande che riguarderanno la carriera del campione.
Rischiatutto, dove vederlo in tv e in streaming
Rischiatutto è in diretta su Rai1 e in streaming sul sito www.rai.tv.
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Rischiatutto ha un sito ufficiale, rischiatutto.rai.it, la pagina Facebook, un profilo Twitter, twitter.com/rischiatuttorai con hashtag #rischiatutto.