Rai, Luigi Gubitosi: “Benigni tornerà. Stop a fiction in costume”
Il direttore generale di Viale Mazzini esprime soddisfazione per il successo di La più bella del mondo. E annuncia le novità che riguardano il servizio pubblico.
Luigi Gubitosi non può non esprimere soddisfazione per il successo del one man show di Roberto Benigni. La più bella del mondo, lo spettacolo dedicato alla Costituzione italiana, è stato pensato proprio dal comico toscano la scorsa estate. A rivelarlo è stato il direttore generale della Rai il quale a La Repubblica ha raccontato di aver incontrato Benigni lo scorso agosto a Firenze subito dopo aver assistito, insieme al Presidente Tarantola, alla perfomance del premio Oscar sulla Divina Commedia. In quell’occasione Gubitosi ha avanzato al toscanaccio la proposta del ritorno in tv:
‘Ma non facciamo sempre Dante’ ho detto io. ‘Troviamo un altro tema di interesse generale per il Paese’. Dopo un paio di giorni Benigni mi chiama: ‘Leggiamo la Costituzione in prima serata. E’ bellissima’. Aveva ragione, è stato uno spettacolo straordinario. E ha risollevato l’orgoglio di essere italiani.
Gubitosi, che si è rallegrato anche per il fatto che la curva degli ascolti è rimasta pressoché stabile per tutta la durata dello show, anche quando l’unico tema affrontato era appunto la Costituzione, ha elogiato Benigni il quale “ha spinto il pubblico a un impegno doveroso verso la politica, verso la solidarietà. Ha parlato della politica con la P maiuscola. Ha dimostrato una cultura enorme, ha studiato tantissimo. Alla fine lui era commosso. Io, emozionato. È un grande personaggio“.
Parole che lasciano intendere la volontà di ripetere un’esperienza del genere. Ed infatti Gubitosi ha annunciato:
Una cosa è sicura: non passeranno altri 5 anni prima che torni con un suo show. Adesso però godiamoci la serata di lunedì.
Il dg ha anticipato qualcosa in merito al futuro della fiction della Rai:
Stiamo andando bene, ma c’è molto lavoro da fare. La Rai cambierà, lo sta già facendo. Tutto il nostro piano fiction è improntato alla qualità. Rivedremo i trend, diremo addio alla serie in costume per concentrarci sulla contemporaneità. Temi di oggi, per attirare maggiormente i giovani. E racconteremo la realtà della donna. Faremo anche un grosso sforzo sul cinema. Potenzieremo Rai 5, il nostro canale culturale.
Infine, sul canone Rai per il cui pagamento è partita da qualche giorno la campagna pubblicitaria:
Il canone è una tassa e come tutte le tasse va pagata. Noi abbiamo il problema di alcune migliaia di persone che non sono registrate nel nostro database. Intediamo superarlo. Se contesto la missione in Afghanistan questo non mi esime dal pagare I’ Irpef. Se il sindaco della mia città non mi piace, il parcheggio lo devo pagare lo stesso.
Foto | TM News