Francesco Mandelli a Blogo: “Lost in Paramount? A metà fra Dharma y greg e Boris”
Francesco Mandelli racconta Lost in Paramount, la prima produzione del canale 27.
E’ Francesco Mandelli il protagonista maschile di Lost in Paramount, la prima produzione originale del canale 27 del digitale terrestre, in partenza martedì 19 aprile. “Paramount è un canale di Viacom International Media Networks Italia, la ‘madre’ di MTV. Quando mi hanno chiamato è stato come tornare a casa, sono molto legato a quella squadra. Il canale trasmetterà grandi serie e film, ma mancavano dei volti riconoscibili. Mi hanno chiamato e esposto l’idea: io ed un’altra attrice dovevamo stare in una baita dalla cui finestra si sarebbe vista la montagna di Paramount. Mi è piaciuto subito, ho iniziato a scrivere”. Il ‘solito idiota’, infatti, è anche autore delle pillole da cinque minuti che andranno in onda fino all’autunno con tre episodi settimanali: tutti i martedì, mercoledì e giovedì (alle ore 21).
Carolina Crescentini sarà al suo fianco: “I protagonisti sono Francesco e Carolina, due attori molto simili a noi – spiega Mandelli a Blogo – Francesco, il mio personaggio, ha fatto film impegnati ma anche commedie, mentre Carolina è colei che ha fatto film più impegnati e d’autore. I due vengono chiamati da un regista cervellotico per andare in una baita per parlare di un film. Arriviamo lì, non c’è nessuno e capiamo che staremo confinati lì per sei mesi”.
Lo scopo, però, non sarà reinterpretare storie già viste in film o serie tv: “Non ci saranno citazioni palesi, saprebbe di già visto. Partiamo da aspetti della storia del cinema: come sono stati ripresi i baci? Che evoluzione hanno avuto? Questo potrebbe essere uno spunto per una pillola. Spesso le citazioni non si capiranno, non saranno così chiare. Non saranno i Soliti idioti, non ci sarà lo sketch. A volte le pillole rimangono in sospeso, altre volte non si riderà neppure ma perché non cercheremo la risata a tutti i costi. Magari il telespettatore stava vedendo un film drammatico e non ha voglia di ridere”.
Si può definire “il Boris del cinema”? Forse. “E’ un format a metà fra Dharma y greg e Boris. E’ una sitcom boy-girl”.