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Francesco Mandelli a Blogo: “Lost in Paramount? A metà fra Dharma y greg e Boris”

Francesco Mandelli racconta Lost in Paramount, la prima produzione del canale 27.

pubblicato 6 Aprile 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 02:35

E’ Francesco Mandelli il protagonista maschile di Lost in Paramount, la prima produzione originale del canale 27 del digitale terrestre, in partenza martedì 19 aprile. “Paramount è un canale di Viacom International Media Networks Italia, la ‘madre’ di MTV. Quando mi hanno chiamato è stato come tornare a casa, sono molto legato a quella squadra. Il canale trasmetterà grandi serie e film, ma mancavano dei volti riconoscibili. Mi hanno chiamato e esposto l’idea: io ed un’altra attrice dovevamo stare in una baita dalla cui finestra si sarebbe vista la montagna di Paramount. Mi è piaciuto subito, ho iniziato a scrivere”. Il ‘solito idiota’, infatti, è anche autore delle pillole da cinque minuti che andranno in onda fino all’autunno con tre episodi settimanali: tutti i martedì, mercoledì e giovedì (alle ore 21).

Carolina Crescentini sarà al suo fianco: “I protagonisti sono Francesco e Carolina, due attori molto simili a noi – spiega Mandelli a Blogo – Francesco, il mio personaggio, ha fatto film impegnati ma anche commedie, mentre Carolina è colei che ha fatto film più impegnati e d’autore. I due vengono chiamati da un regista cervellotico per andare in una baita per parlare di un film. Arriviamo lì, non c’è nessuno e capiamo che staremo confinati lì per sei mesi”.

Lo scopo, però, non sarà reinterpretare storie già viste in film o serie tv: “Non ci saranno citazioni palesi, saprebbe di già visto. Partiamo da aspetti della storia del cinema: come sono stati ripresi i baci? Che evoluzione hanno avuto? Questo potrebbe essere uno spunto per una pillola. Spesso le citazioni non si capiranno, non saranno così chiare. Non saranno i Soliti idioti, non ci sarà lo sketch. A volte le pillole rimangono in sospeso, altre volte non si riderà neppure ma perché non cercheremo la risata a tutti i costi. Magari il telespettatore stava vedendo un film drammatico e non ha voglia di ridere”.

Si può definire “il Boris del cinema”? Forse. “E’ un format a metà fra Dharma y greg e Boris. E’ una sitcom boy-girl”.