Amici: Silvia Olari sacrificata agli altari dello sforo

Da ieri Amici di Maria De Filippi non è più un talent show. Se già più d’uno aveva manifestato i propri dubbi sull’effettiva meritocrazia del programma l’infausta eliminazione di Silvia Olari è l’ultima imperdonabile pietra dello scandalo. La cantante rivelatasi più “all’altezza” della qualità canora e della classe artistica di questa edizione è finita fuori gioco per ragioni tattiche assolutamente imbarazzanti.

Ad ammazzare il vitello grasso è stata la commissione di danza, che ha lanciato un forte segnale di ripicca contro lo strapotere musicale al serale: “Volete trasformare Amici nella risposta brufolosa a X Factor e farci fare tappezzeria? Noi vi seghiamo la più brava, con la speranza che almeno uno straccio di ballerino si giochi la finale”. In soldoni è accaduto questo e, diciamolo, “Maura Papera & Co” non avrebbero mai potuto farsi due conti senza sapere in anticipo la classifica, che annoverava gli altri due cantanti bianchi, Mario Nunziante e Luca Napolitano, nel girone privilegiato degli immuni. E’ ancora più grave che, per punire il rivale Luca Jurman, qualcun altro della commissione di canto abbia giocato sporco sulla pelle di questa ragazza.

La scelta era tra Silvia, cantante che meritava la finale e poteva anche essere una pericolosa vincitrice a sorpresa, e Alice Bellagamba, partita ad inizio dell’anno come brava ballerina ma rivelatasi al serale di scarse speranze. Non a caso Silvia ha avuto una vera e propria escalation, figurando sempre tra le prime posizioni (ieri sera era quarta) e riscuotendo alto gradimento dal pubblico in risposta all’odiata Martina Stavolo, mentre Alice oscillava nei bassifondi della classifica sino a meritarsi l’ultimo posto. La stessa commissione che ha salvato lo sguaiato Domenico Primotici e la sgraziata Daniela Stradaioli ieri ha neutralizzato la creatura più elegante di Amici 8, col timore – forse – che facesse sfigurare tutti gli altri. Con la lezione che a essere bravi, in tv come nella vita, ci si rimette soltanto.

Silvia Olari

L’eliminazione dell’Olari, tra l’altro, è stata l’ultima carta che Amici poteva giocarsi per non soccombere dinanzi a Sanremo, cosa che alla fine dei conti è successa. Non che qualcuno si aspettasse un testa a testa, ma un 18% non si cancella così facilmente e rovina “il libretto” delle medie, quando alla fine di questa edizione i piani alti faranno due conti.

La sopraffina interprete di Georgia on My Mind si è rivelata una perfetta vittima sacrificale agli altari dello sforo, visto che è riuscita a tener banco tra polemiche e finti scetticismi ben oltre la durata del Festival (controprogrammandone lo stesso leitmotiv dell’ingiusta eliminazione di lusso). Per un attimo abbiamo temuto andassero avanti tutta la notte con un Dopo Amici, ma alla fine è prevedibile che il Processo ai professori avverrà domenica pomeriggio come unico contraltare possibile a una fortissima Domenica In sanremese.

Una cosa è certa: per molti telespettatori affezionati alla trasmissione, dopo l’attentato al talento perpetrato ieri sera, potrebbe non esserci più un Dopo. Svanito ogni scampolo di fiducia, tutt’al più si continuerà a vederlo e a commentarlo come se fosse un Non è la Rai in versione unisex, dove la faccia conta più della voce e quasi quasi ti augureresti, per alcuni, il playback.

Tutto il resto è patetico, specie il contentino dato a Silvia Olari di una casa discografica interessata a lei. Non ci crede più nessuno: accadde lo stesso a Monica Hill che ora si è rassegnata a fare la corista, mentre Karima Ammar ci ha messo due anni per riscattarsi dopo un cd che non è mai arrivato. Il terribile messaggio lanciato dalla stessa Platinette, ieri sera, è: se volete sperare di farcela, perché siete davvero talentuosi, confidate nel Festival.

Perché a restare per sempre Amici di Maria si finisce per assistere inermi alla vittoria già scritta di Mario Nunziante, il sedicente cantautore afono che di Jovanotti non eguaglia nemmeno un mignolo.

L’ultima esibizione di Silvia ad Amici: Georgia on My Mind