Antonella Clerici a Tv Talk risponde a Blogo: “Ti Lascio una Canzone? Mi spiace per come è stato trattato”
La regina del mezzogiorno di Rai 1 torna a Tv Talk e risponde alla domanda della Community di Blogo, confessando il suo ‘debole’ per Cannavaccuolo e raccontando le trasformazioni de La Prova del Cuoco.
Antonella Clerici, ospite di Tv Talk del 2 aprile 2016, risponde alla domanda scelta dalla redazione tra quelle proposte dalla community di Blogo.
L’ha spuntata la domanda di un anonimo: “Cosa ne pensa della decisione del direttore generale della Rai Campo Dall’Orto di cancellare dai palinsesti Ti lascio una canzone? E se condurrà ancora la Prova del Cuoco a Settembre”.
L’espressione della Clerici si fa d’un tratto seria:
“Ti lascio una canzone non si farà… non è che la prima volta che sento questa frase. A parte i primi due anni, quando a Rai 1 c’era Fabrizio Del Noce, che ha sorretto molto il programma, questo programma ha sempre avuto molti problemi da affrontare: e prima i genitori, e poi il Moige, e poi non più il Moige, e poi la concorrenza. Non ho capito, poi, perché quando i bambini li facciamo noi in tv escono 12mila polemiche, ma se li fanno gli altri è tutto a posto. Vabbè, ma questa è la Rai…
Diciamo che un po’ me lo aspettavo, era nell’aria: forse è vero che si un po’ chiuso un ciclo, ma mi è dispiaciuto che TLUC sia stato trattato al pari di altri programmi. In fondo ha fatto un po’ la storia di un certo genere musicale, ha lanciato Il Volo, per dire, ha avuto il suo perché, anche se magari ora non ce l’ha più. Capisco che nell’ottica del cambiamento dopo otto anni magari si voglia fare qualcosa di diverso, ma mi spiace”.
Sul futuro de La Prova del Cuoco non si sbilancia: agli analisti che le chiedono cosa sia rimasto del format originale della BBC, però, risponde rivendicando con orgoglio l’evoluzione del programma, passato dagli iniziali 20 minuti della gara tra cuochi amatoriali e professionisti all’attuale ora e mezza di programmazione nel mezzogiorno di Rai 1.
“Il format originale riguardava la gara di 20 miinuti, ma anche quella è cambiata. Diciamo che l’unico obbligo da rispettare, e che ancora rispettiamo, è la presenza in gara di due chef professionisti. Questa è obbligatoria”.
Per il resto, tra gare aggiuntive e rubriche, staffetta di conduttori e giochini, la struttura si è modificata molto nel tempo. Una cosa non facile da fare col pubblico generalista.
“Si deve cambiare, però sempre rispettando le abitudini del pubblico, che deve ritrovare le proprie sicurezze. Quando cambio radicalmente, mettendo magari più gare e meno ricette o cambiando protagonisti, ottengo di meno. Devi cambiare nella tradizione e non è facile. L’importante è non stravolgere”
dice la Clerici, che ha ben chiara la funzione di ‘ritorno del già noto’ e di ‘rassicurazione’ della tv tradizionale e generalista, legato al palinsesto e alla volontà dell’audience di ritrovare le proprie abitudini.
A proposito di abitudini, quelle alimentari sono alimentari e anche certi atteggiamenti nei confronti del cibo. La Prova del Cuoco è stata in passato oggetto di feroci critiche per la famosa ‘ricetta del gatto’ di Beppe Bigazzi, poi allontanato dal programma (e anni dopo riammesso per qualche tempo) e alcune frange estremiste di vegani hanno lanciato una fatwa contro Giuseppe Cruciani, conduttore de La Zanzara su Radio24, e la sua passione per l’agnello pasquale. Ma i vegani “rompono le scatole” anche alla Prova del Cuoco, domanda Bernardini?
“Mah, qualche volta soprattutto sui social. Io sono sempre contraria agli estremismi e sono per il rispetto di tutti, ma anche per il rispetto nostro. Non è che chi mangia carne deve essere fucilato. Io rispetto che la pensa diversamente da me, ma pretendo lo stesso rispetto”
Rispetto che talvolta, forse, Mamma Rai non le ha dimostrato come avrebbe dovuto. Ma questa è un’altra storia. Intanto a Giugno la Clerici festeggia 30 anni di Rai e Tv Talk le regala una delle sue prime apparizioni tv. Era il 1988 e si parlava di sport.
Cosa farà la Clerici a settembre? Si vedrà. (To be continued…).