Thank God You’re Here sbarca su La 7
In anteprima assoluta parliamo di un nuovo format davvero intrigante in dirittura d’arrivo su La7. Si tratta di Thank God You’re Here, ovvero un comedy show a metà tra Buona la prima (a cui è accomunato per l’improvvisazione richiesta) e Zelig (in quanto palcoscenico su cui si alternano comici della più svariata provenienza). Andrà in
In anteprima assoluta parliamo di un nuovo format davvero intrigante in dirittura d’arrivo su La7. Si tratta di Thank God You’re Here, ovvero un comedy show a metà tra Buona la prima (a cui è accomunato per l’improvvisazione richiesta) e Zelig (in quanto palcoscenico su cui si alternano comici della più svariata provenienza). Andrà in onda in prima serata per due ore a partire da metà marzo, raccogliendo l’eredità dell’intrattenimento di rete da Crozza Italia. E’ ancora in corso la trattativa per la scelta del conduttore, che avrà un ruolo da capocomico e potrà essere coadiuvato da un giudice esperto in materia di regia e spettacolo.
Il format in questione ha debuttato in Australia (Network Ten) il 5 aprile 2006 e ha riscosso un successo tale (1,5 milioni di telespettatori, superando la media di rete del 51%) da favorire subito la produzione di una seconda serie, andata in onda nel settembre del 2006, e una terza serie trasmessa nel luglio del 2007. L’ultima edizione del format ha ottenuto ascolti record, qualificando il programma come il più seguito dell’anno nel palinsesto di Network Ten. Lo show è stato condotto da Shane Bourne, volto noto dell’ “Entertainment” australiano, con l’ausilio di Tom Gleisner, affermato regista e scrittore, nel ruolo di giudice.
Il plot vede catapultati in scena attori professionisti, comici del momento e talenti emergenti senza che abbiano alcuna idea della situazione in cui verranno a trovarsi. Rispetto al sit show di Ale e Franz, dunque, c’è una componente più marcata di sfida con i colleghi, oltre che con se stessi, visto che ne va della propria capacità di essere convincenti e all’altezza del proprio mestiere in competizione con gli altri. Gli attori, infatti, sono invitati singolarmente ad aprire una porta, oltre la quale è allestita una scena teatrale. Ognuno di loro dovrà adattarvisi senza alcuna indicazione pregressa.
Varcata quella soglia, ci si può trovare in una sala operatoria nel bel mezzo di un intervento chirurgico, in compagnia di centurioni nell’antico impero romano o nei panni di un supereroe che deve salvare il mondo. Superato l’effetto sorpresa, l’artista deve riuscire a padroneggiare la scena per cinque minuti cercando di intrattenere il pubblico.
Dunque, sempre rispetto a Buona la prima, la fantasia a ‘Thank God’ corre ancora più spedita. In più si sfrutta tutta la magia del teatro per saggiare, come in un actors talent, le effettive capacità istrionico-interpretative dell’ospite di turno. Riuscirà nell’impresa dove persino Amici ha fallito, cioè rendere il fuoco sacro della recitazione materia viva della televisione? E, soprattutto, cercherà di non avere nulla a che fare con Comedy Club, il va-reality di Federica Panicucci soppresso dopo la prima puntata? In quel caso comici di fama aiutavano a far ridere dei vip: qui, quantomeno, gli intenti sono profondamente diversi. Vi terremo aggiornati su tutti i dettagli.
Josh Lawson as Chief of the Rural Fire Brigade