Giletti a Emma: “Stare single ti fa bene. Non siamo su Canale5 che si fa vedere tutto”. Omaggiato Modugno o Amici?
Da Amici a Modugno in minigonna. il conduttore mette in imbarazzo la vincitrice di Sanremo.
Spero che un Omaggio così non ritorni mai più. Com’era prevedibile, un’ospitata come quella di Emma a Penso che un sogno così, serata-evento di Giletti dedicata a Domenico Modugno, ha trasformato una messa da requiem nella sagra della retorica defilippica.
Emma è diventata brava a salire sul carro del vincitore, come del caro estinto. Dopo essersi lanciata nel giro impegnato, partecipando all’album in onore di Gaber coi Big della musica, questa sera si è trovata a dare un suo contributo celebrativo a Modugno, in virtù delle sue cover La lontananza e Volare, quest’ultima già colonna sonora di Benvenuti al nord.
Ovviamente Giletti non poteva farsi sfuggire l’occasione di “usare” Emma in stile Protagonista dell’Arena, alternando ruffiani elogi alla sua “qualità” artistica e frecciatine snob degne di un garante Rai.
A esibizione terminata Emma era visibilmente in imbarazzo, visto l’illustre parterre in cui è stata coinvolta – da Ranieri a Banfi, passando per Bonaccorti e Fegiz – e Giletti non ha fatto nulla per metterla a suo agio. Anzi, l’ha fatta sentire tremendamente fuori luogo, denunciandone la mise visibilmente provocante (un vestitino nero con vistoso spacco inguinale):
Emma in minigonna inguinale a Penso che un sogno così (foto)
“Stare single ti giova perché sei diventata bellissima. Però chiudi bene. Siamo su RaiUno. Non siamo su Canale5 che si fa vedere tutto”.
Quando si dice, se il buongiorno si vede dal mattino. Emma si è limitata a rispondere:
“Non c’è niente da vedere”.
Poi ha chiarito la ragione – sconosciuta ai più – della sua presenza in un contesto simile:
“A casa mia si è sempre respirata la canzone italiana. Modugno lo canticchiava spesso mia nonna. Sono legata a lui da ricordi familiari. Il fatto che io ricanti queste canzoni durante il mio tour aiuta a tramandare Modugno ai ragazzi un po’ piccoli, che non hanno avuto la fortuna come me di sentirlo in casa. Noi abbiamo questa possibilità di far conoscere un artista simile alle nuove generazioni. Io sono molto legata al trascorso storico della musica italiana.”.
A darle merito per questo, l’implacabile critico del Corriere della sera, Mario Luzzatto Fegiz. Che mostra una coerenza sempre più invidiabile:
“Attraverso le cover un artista raggiunge l’eternità, perché il supporto originale col tempo invecchia. Emma provava un certo disagio adesso. Mimmo non va rifatto, infatti. Però Emma ha un background che si è fatto in famiglia. Lei non è arrivata ieri mattina. Tu sai, Massimo, che non amo i talent show, anzi li odio, ci ho fatto uno spettacolo. Però Emma ha memoria storica e questo le fa onore”.
Insomma, tutti potremmo andare a omaggiare Modugno sulla prima rete di stato e, al tempo stesso, chiunque trovi schifosi i talent show potrebbe benissimo mangiarci sopra.
Per il resto, non trovate che Emma ha un parente per ogni cantautore? Il padre le ha fatto conoscere Vecchioni, ora la nonna Modugno. A quando la bisnonna pazza di Nilla Pizzi?
Alla fine non poteva mancare il momento Omaggio ad Amici e alla De Filippi, che con Modugno c’entrano tantissimo:
“Io faccio parte della generazione delle demo spedite nelle case discografiche che non ascolta nessuno. Grazie ad Amici, per quel che se ne dica, ho avuto l’opportunità di far vedere il mio talento. Se non ci fosse stato quel programma lì io sarei a casa a servire il caffè al bar. Quando una persona onora il suo lavoro e lo fa con dignità e dà dimostrazioni di saperlo fare, indipendentemente dal fatto di venire da un talent o da una cantina, ha lo stesso diritto di tutti di stare su un palco, indipendentemente da dove proviene. Si dice dalle mie parti, chi ha fatto le scuole alte non è che poi sia arrivato così in alto. Chi fa le scuole alte rimane nella scuola alta.”.
Giletti ha chiosato con una sviolinata, perché quando c’è Maria di mezzo lui si scioglie. E a suscitargli la stessa adorazione è SuperSimo:
“Io penso che oggi senza Maria e senza la Ventura non avremmo conosciuto voci belle e nuove della nostra musica”.
Perdonali, Mimmo. Non ti rivoltare troppo.