Home C'è posta per te C’è posta per te: l’operazione simpatia per Matteo Salvini era davvero necessaria?

C’è posta per te: l’operazione simpatia per Matteo Salvini era davvero necessaria?

Il leader della Lega Nord, coinvolto in uno sketch con Greggio e Iacchetti.

pubblicato 6 Marzo 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 03:50

Maria De Filippi non si è mai lasciata coinvolgere in operazioni televisive, esplicite o implicite, realizzate da Mediaset a favore del centrodestra del quale Silvio Berlusconi, azionista di maggioranza Mediaset, continua a far parte con Forza Italia.

Restando in tema di queste operazioni televisive, giusto per ricordarlo, a brevissimo andrà in onda lo speciale Ma se il reato non esiste, curato dal TG5, a difesa di Marcello Dell’Utri, condannato a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Maria De Filippi, in tempi (quasi) non sospetti, invitò ad Amici, il premier Matteo Renzi, che, circa sei mesi dopo, sarebbe diventato segretario del Partito Democratico e che, dopo altri due mesi circa, avrebbe completato la propria ascesa a Palazzo Chigi senza passare per il voto.

L’invito a Canale 5 di Renzi, quindi, ha denotato una certa autonomia di Maria De Filippi nel gestire eventuali ospiti politici nei suoi programmi anche se, però, all’epoca, neanche il centrodestra disdegnava così tanto la figura di Renzi.

Matteo Salvini, leader della Lega Nord, è stato ospite della puntata di C’è posta per te, andata in onda il 5 marzo 2016, ed è stato coinvolto in uno sketch di Ezio Greggio e Enzo Iacchetti che, convinti ancora di essere in grado di fare satira, hanno costruito i personaggi di due prostitute, Lomby e Piemonty, rimaste incinte dal leader del Carroccio.

La gag, che non merita neanche l’appellativo di trash in quanto sarebbe lusinghiero in questo caso, ha giocato (male, malissimo) sui capisaldi politici di Salvini: la lotta all’immigrazione clandestina, l’idiosincrasia nei confronti di Elsa Fornero, la legalizzazione della prostituzione e bla bla bla.

Ne è uscita fuori un’operazione simpatia in tutto e per tutto, francamente non necessaria e che può legittimare tranquillamente lo spettatore a pensare, non dico male, ma perlomeno a qualcosa di ambiguo.

Non si tratta di simpatie politiche soggettive: Matteo Renzi andò ad Amici da Matteo Renzi e si rivolse ai giovani in studio con un discorso quasi apolitico; Matteo Salvini è andato a C’è posta per te dove Greggio e Iacchetti gli hanno ripulito la reputazione politica da “cattivone” con uno sketch che, soprattutto nel finale, ha praticamente avallato le sue idee xenofobe.

Uno spettatore poco preparato, in pratica, potrebbe pensare che se si scherza su certe idee, alla fine, queste idee non sono poi così pericolose.

Le operazioni simpatia, prendendo il discorso più in generale, poi, non hanno proprio senso di esistere.

Poco tempo fa, quando un gruppo di famosi youtuber ha coinvolto una famosa conduttrice nella parodia dei suoi programmi, gli youtuber in questione non hanno preso in giro la conduttrice ma le hanno praticamente ripulito la reputazione, fino a quel momento ampiamente in crisi proprio a causa del contenuto dei suoi programmi.

Quegli youtuber non l’hanno beffeggiata, le hanno fatto un favore.

E la medesima cosa è avvenuta a C’è posta per te, ieri sera.

Maria De Filippi ha fatto un favore a Matteo Salvini.

E di questo, bisogna semplicemente prenderne atto.

C'è posta per te