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Enrico Mentana e Mediaset: ultimo capitolo di una storia tormentata

Tranne colpi di scena il rapporto fra Enrico Mentana e Mediaset si è definitivamente chiuso. L’editore è stato “fermo”, non ha accettato che l’ormai ex Direttore Editoriale di Canale 5 andasse in onda con quella che era già annunciata come l’ultima puntata di Matrix ed ha accelerato la dipartita cancellando il programma. Mauro Crippa, direttore

10 Febbraio 2009 11:00

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Tranne colpi di scena il rapporto fra Enrico Mentana e Mediaset si è definitivamente chiuso. L’editore è stato “fermo”, non ha accettato che l’ormai ex Direttore Editoriale di Canale 5 andasse in onda con quella che era già annunciata come l’ultima puntata di Matrix ed ha accelerato la dipartita cancellando il programma. Mauro Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset, non ha concesso a Mentana questa ultima passerella con la trasmissione di stasera, non era difficile prevedere un’uscita di scena in grande stile grazie alla coincidenza della diretta.

Bruno Vespa con il suo Porta a Porta aveva a disposizione la rete ammiraglia della Rai per affrontare a caldo la bufera scatenata dalla morte di Eluana Englaro mentre fra Mentana e Mediaset si consumava l’insanabile frattura. Su RaiUno Vespa si occupava di quello che resterà il caso di cronaca più controverso dell’anno, il tutto mentre il Senato ancora discuteva nella seduta che era stata convocata allo scopo di bloccare il protocollo che poneva fine all’esistenza della ragazza in stato vegetativo da 17 anni, Mediaset andava sul sicuro scegliendo il Grande Fratello per Canale 5 e lasciando Emilio Fede ed il suo Tg4 il compito di opporsi a Porta a Porta.

Difficile valutare questa decisione, ma resta comprensibile la reazione di Mentana, “colpevole” di considerarsi “padrone” del palinsesto di Canale 5 di fronte ad un avvenimento eccezionale come quello legato alla morte di Eluana Englaro. La sua era un’illusione, come probabile fosse un’illusione quella di considerarsi completamente “libero”: essere direttore editoriale non vuol dire essere editore, era necessaria una circostanza straordinaria perchè il re rimanesse nudo.

Sin da quando, l’11 Novembre 2004, Mentana si rivolse in diretta ai telespettatori del Tg5 per annunciare la decisione di Mediaset di sostituirlo con Carlo Rossella, i rapporti fra l’azienda ed il giornalista milanese hanno spesso rivelato elementi di tensione. Troppo ingombrante, e per questo prezioso, da far fuori, ma per questo difficile da gestire.

Che la sua dipartita dal Tg5 avesse a che fare con la necessità di Silvio Berlusconi di “riprendersi” il telegiornale della sua emittente di punta per preparare il terreno alle Elezioni Politiche del 2006 è sempre stato un sospetto piuttosto fondato, ciò depone in favore di Mentana considerato evidentemente più difficile da manovrare di un fedelissimo quale Rossella.

Ad ogni modo Matrix era divenuto con il tempo, a partire dagli esordi nel settembre 2005 quando il programma tentava una curiosa contaminazione con Le Iene di Davide Parenti, il luogo ideale perchè l’indipendenza, la professionalità, la sfrontatezza e la protervia (si potrà dire?) di Mentana potessero trovare sfogo. Sollecitato dalla “sfida” con il decano della Rai Bruno Vespa Mentana è riuscito negli anni a dare il meglio e il peggio di sè in pasto ai telespettatori, ma in un “panorama informativo che non è sempre sufficientemente articolato” (per usare parole dell’ex direttore) Matrix costituiva in gran parte una felice eccezione.

Alla sua coerenza professionale Mentana ha sempre tenuto, anche se si trattava della sua personalissima visione di coerenza. Per merito dell’indubbia credibilità che si costruito negli anni aveva la possibilità di arrivare lì dove pochi altri potevano arrivare. Un piccolo esempio, su tutti, lo fornisce il modo brusco ed infastidito con il quale fermò il candidato alle Politiche 2008 Silvio Berlusconi, nonchè suo editore, che violando goffamente le regole del confronto a distanza con Veltroni cercava di “spiegare” agli elettori come usare correttamente le schede elettorali.

Mentre sulla Rai nel 2001 Bruno Vespa monta appositamente scrivanie per confezionare giganteschi spot al candidato premier nello spazio gestito da Mentana Berlusconi viene richiamato all’ordine e al rispetto delle regole, se vogliamo anche eccessivamente british per il nostro paese, della campagna elettorale. Enrico Mentana ha sempre considerato Matrix qualcosa di “più”, un valore aggiunto per la qualità dell’offerta Mediaset, al punto da ritirare per due volte la candidatura della trasmissione al premio “amico” dei Telegatti, rifiutando di essere messo in competizione con il Lucignolo di Studio Aperto e attirandosi l’ira di Fedele Confalonieri.

La conclusione del rapporto fra Mentana e Mediaset appare, con queste premesse, un evento inevitabile che attendeva solo la classica goccia per diventare realtà. Ci sarà una terza occasione di riconciliazione? Staremo a vedere.

Intanto potete rivedere di seguito i video con protagonista Mentana citati nel post.

Il congedo di Mentana dal Tg5

Mentana “contiene” l’esuberanza di Berlusconi

Enrico Mentana