Antonella Clerici – La protesta dei fan
C’è che il futuro professionale di Antonella Clerici appare quantomai incerto, dopo che risulta acclarato il fatto che non condurrà la prossima edizione de Il treno dei desideri (o qualunque possa essere il futuro ed equivalente titolo del programma. I sogni son desideri, dovrebbe essere) e che Del Noce non la rivorrebbe per La prova
C’è che il futuro professionale di Antonella Clerici appare quantomai incerto, dopo che risulta acclarato il fatto che non condurrà la prossima edizione de Il treno dei desideri (o qualunque possa essere il futuro ed equivalente titolo del programma. I sogni son desideri, dovrebbe essere) e che Del Noce non la rivorrebbe per La prova del cuoco, cui la Clerici ha indubbiamente dato molto.
Così, il fan club della conduttrice ha pensato di scrivere una specie di lettera di protesta, e di inoltrarcela. Si tratta di una lettera calorosa e partecipe, come tutte le lettere di un fan club, ovviamente. Vista la materia e il personaggio, tuttavia, ci pare interessante pubblicarla integralmente, questa lettera, e sottoporla a voi lettori e, com’è naturale, a chiunque volesse rispondere a questa lettera avendone titolo.
Antonella Clerici ha dato tutto alla Rai: anima, passione, fatiche. Entrata giovanissima nel 1986, prima come giornalista sportiva poi come conduttrice di successo, ha sempre dimostrato a pieno le sue qualità di aziendalismo.
Negli ultimi otto anni, in modo particolare, Antonella si è contraddistinta per la sua professionalità portando avanti più di una trasmissione contemporaneamente e con grande successo anche in termini di investimenti pubblicitari, cosa, quest’ultima, da non sottovalutare.
Non solo dati numerici ma l’affetto della gente, in primis, fanno di Antonella Clerici una delle conduttrici più amate
del nostro piccolo schermo. Parametri numerici ed emotivi che paiono però non bastare all’azienda per cui si è sempre prodigata.Battaglie sindacali hanno, ormai, da più di mezzo secolo, tutelato la madre lavoratrice permettendo a costei una dignitosa interazione tra la sfera privata e la professione. Ebbene, questi diritti non sono stati applicati nel caso di Antonella. L’azienda ha
deciso quando e come tenerla a casa e per di più procurando, prima di tutto alla donna, prima che alla professionista, incresciose situazioni di mobbing.
In meno di un mese Antonella apprende, senza giustificabili motivi, sia che un progetto per il quale aveva lavorato con passione e determinazione come “Il treno dei desideri” sarà affidato ad altra presentatrice sia che il direttore
di rete, per mezzo di un noto settimanale, dichiara di escludere un suo ritorno in una delle trasmissioni che la Clerici si è costruita ad immagine e somiglianza, “La prova del cuoco”.Già, un format inglese in cui nel 2000 nessuno avrebbe scommesso un soldo sulla sua felice permanenza in video: Antonella ha dato una sua impronta alla trasmissione, arricchendola con spazi e rubriche, facendola diventare quindi un appuntamento nazionalpopolare per milioni di famiglie italiane.
Ci paiono due episodi troppo gravosi per non fare sentire la nostra voce, gentili dirigenti della tv di Stato. Se è vero che la Rai è definita “Mamma”, perché un comportamento ghettizzante verso un’altra madre che in vent’anni di aziendalismo ha regalato al nostro paese ore di garbato intrattenimento?
Sì, lo ribadiamo: ci sembrano due “ingiustizie” umane oltre che professionali troppo grandi.
Antonella, a maternità finita, deve tornare al suo posto: perché in vent’anni quel suo sorriso ci ha regalato gioie, ilarità, simpatia, ci ha dato forza per affrontare giornate difficili, ha aiutato tante persone con disturbi alimentari, faceva “andare in appetito” tanti bambini.
A mezzogiorno si è spenta la luce, i desideri sono diventati sogni ma crediamo che in questo modo stiate perdendo non una qualunque conduttrice televisiva, ma un’amica, l’amica dai riccioli biondi per milioni di Italiani.