Come nasce la puntata di un telefilm: Production / 2
Proseguiamo il viaggio iniziato ieri nei meandri della produzione di un telefilm americano, per scoprire come nasce una puntata-tipo di uno dei nostri telefilm preferiti. Abbiamo gia’ analizzato quali sono le fasi che precedono il lavoro sul set, la cosiddetta Pre Production. Ora ci trasferiamo direttamente sul campo per capire come avviene lo shooting ovvero
Proseguiamo il viaggio iniziato ieri nei meandri della produzione di un telefilm americano, per scoprire come nasce una puntata-tipo di uno dei nostri telefilm preferiti. Abbiamo gia’ analizzato quali sono le fasi che precedono il lavoro sul set, la cosiddetta Pre Production. Ora ci trasferiamo direttamente sul campo per capire come avviene lo shooting ovvero la Produzione vera e propria.
Il nostro Line Producer e il 1st AD avranno gia’ mandato la convocazione giorno per giorno a tutte le professionalita’ coinvolte sul set: gli attori principali, che gli elettricisti, che il make-up. Fare le star e’ un lavoro “duro” (ironico ovviamente) pero’ e’ vero che spesso gli attori principali devono presentarsi sul set molto presto al mattino, soprattutto per sottoporsi a lunghi rituali di trucco e parrucco. Generalmente si inizia a girare alle 8/8.30 del mattino e si finisce verso le 18/20 la sera (a meno che servano scene notturne, girate preferibilmente verso la fine della settimana, visto che sono le piu’ faticose).
Nello schedulare i 10 giorni/2 settimane di ripresa che servono per creare 43 minuti netti di una puntata, viene sempre tenuto pronto, nei casi di scene in esterna, un cover set. Ovvero, nel caso dovesse piovere oppure fare brutto tempo (cosa rarissima a Los Angeles, non per niente la produzione mondiale di cinema e tv ha sede qui), la troupe deve essere pronta a trasferirsi in un set al coperto per girare altre scene. Tutte le convocazioni sono strategicamente preparate con questa ottica perche’ ogni giorno di lavoro perso equivale a migliaia di dollari persi.
Il 90% delle serie tv americane viene attualmente girato in pellicola. Incredibile ma vero: 35 o 16mm soprattutto. Tutte le scene che vedete sono riprese quasi sempre da una o al massimo due telecamere alla volta, rigorosamente a film. Questo per garantire un’ottima qualita’ delle immagini e per tradizione produttiva. Il digitale viene ancora visto con un po’ di sospetto, sebbene sia piu’ economico. Tutte le scene di campo e controcampo (pensate ai dialoghi tra due personaggi con la classica inquadratura dietro la spalla, over the shoulder) sono rigorosamente girate in momenti diversi e con un allestimento di luci (e telecamera) diverso, per garantire l’ottimizzazione delle immagini. Un dialogo che dura 1 minuto sullo schermo, potrebbe aver richiesto 2 ore di lavoro sul set. Gli attori restano comunque per tutte le riprese per professionalita’ e per consentire ai “colleghi” di avere le giuste reazioni recitando le proprie battute, anche se di spalle. La pellicola va caricata e scaricata molto spesso (loading/unloading the camera) visto che ciascuna bobina ha un’autonomia piuttosto limitata di circa 5-10 minuti.
Sul set, assolutamente paragonabile a quello di un film, i personaggi principali sono il regista, il producer, il 1st AD e lo script supervisor. In particolare quest’ultimo si premura di controllare e di verificare scena per scena, attimo per attimo, che gli attori stiano recitando esattamente quello che c’e’ scritto sul copione e che non vi siano tra una scena e l’altra elementi di discontinuita’. Armati di fotocamera digitale e di un registro su cui segnano infinite note tra cui la durata di ciascun ciak, monitorano costantemente le posizioni degli attori sulla scena, come sono vestiti e altri dettagli che spesso – se sfuggono al loro controllo – ritroviamo nei bloopers, negli errori. E’ un lavoro piuttosto faticoso che richiede grande attenzione e precisione. Come potete capire, a meno della presenza eccezionale di una seconda unita’, le scene vengono sempre girate una alla volta. E’ difficile che vengano girate due scene di uno stesso telefilm contemporaneamente, anche se in due posti diversi. Come abbiamo gia’ detto, le scene di una puntata non vengono mai girate in sequenza.
Mentre la telecamera registra solo ed esclusivamente il video, l’audio viene catturato in digitale su un hard disk attraverso microfoni-giraffa o nascosti sotto i vestiti degli attori. E’ il ciak che, registrato su pellicola, servira’ poi per risincronizzare audio e video in post-produzione per ogni take (il take sarebbe ogni singola versione di ogni scena). Sul set, mentre si gira, serve quindi un silenzio assoluto perche’ spesso l’audio che si sente nella versione in lingua originale, e’ proprio quello della presa diretta. Spesso, quando vi sono scene di balli di gruppo, gli attori danzano nel silenzio piu’ assoluto, altrimenti sarebbe impossibile registrare una conversazione in primo piano. L’audio viene tutto aggiunto in post-produzione. Al massimo cio’ che accade sul set e’ che viene fatta suonare la canzone, gli attori prendono il ritmo, e quindi la canzone viene totalmente tolta, mentre loro continuano a ballare.
Spesso durante la produzione vengono usati i green screen per il chroma key. Gli attori cioe’ recitano su uno sfondo di un colore omogeneo (generalmente verde o blu) vestiti in modo tale di non avere indosso quel colore. In seguito, in post-produzione, al colore verde vengono sostituiti sfondi, situazioni o altri personaggi non presenti nella scena orginale. Ad esempio la scena di un clamoroso incidente tra due traghetti trasmesso nella scorsa stagione di Grey’s Anatomy in cui Meredith e gli altri si recano al porto per soccorrere i feriti e’ stato tutto girato in questo modo: la scena e’ stata ripresa nel parcheggio degli studi ABC di Hollywood, completamente circondato da pannelli verdi. Sull’asfalto solo feriti/comparse, ambulanze e grossi ventilatori per simulare il vento dell’oceano. In post produzione e’ stato aggiunto il mare, i due traghetti in fiamme, le autostrade di Seattle e un elicottero. Impressionante! La tecnica del green screen e’ molto utilizzata sia in tv che al cinema e permette di risparmiare migliaia di dollari in scenografie e di creare (al computer) le atmosfere particolari tipiche di serie tv come Heroes o SmallVille.
Nel caso di scene tanto complesse e articolate sul set ci devono essere gli esperti degli effetti speciali che avranno pensato in precedenza (e discusso con il regista) a come girare queste scene. Sul set inoltre e’ sempre presente un DP (Director of Photography) che collabora con il regista per realizzare la migliore inquadratura possibile e organizzare le luci al meglio. Ogni attore puo’ contare su camerini mobili/fissi (a seconda delle location) per cambiarsi d’abito e/o procedere al make-up. Inoltre, le scene devono sempre essere provate (reharsal).
Altri personaggi curiosi che si possono trovare sul set sono un insegnante di sostegno (nel qual caso recitino attori minorenni in stagione ed eta’ scolare), uno o piu’ esperti di sicurezza, consulenti e addestratori se ci sono animali (sempre e comunque animali gia’ allenati), il catering (gli americani hanno sempre paura di morire di fame), uno o piu’ fotografi di scena, qualcuno del network, diversi assistenti di produzione (P.A. – Production Assistants).
Ogni giorno, non appena terminate le riprese, le bobine di pellicola vengono mandate allo sviluppo e stampa. Ma qui comincia un’altra storia, ne parliamo nella terza e ultima puntata: la Post-Production.
Vi regalo qualche video di “dietro le quinte” direttamente da uno dei vostri show preferiti: Desperate Housewives.