Lorenzo Amoruso a Blogo: “Squadre da incubo? Non sarò cattivo ma giusto”
“E’ tutto vero”. Ci tiene a ribadirlo, Lorenzo Amoruso, protagonista di Squadre da incubo (dal 18 febbraio su Mtv-Tv8).
Tutto è nato da un’idea partorita da Gianluca Vialli, bomber da 268 gol e allenatore che ha regalato cinque trofei al Chelsea. Si è presentato negli studi di Mtv con una bozza di una trasmissione che si pone una missione, quella di salvare dal baratro una squadra di calcio dilettantistico. Così ecco Squadre da incubo, un format tutto italiano che andrà in onda su Tv8 (non si parla già più di Mtv) a partire da giovedì 18 febbraio.
Oltre ad essere l’ideatore, Vialli è anche il protagonista in video. O meglio, è “l’attore non protagonista”. La “vera star del programma” – sostiene l’opinionista di Sky – è Lorenzo Amoruso. E’ d’accordo con questa definizione il pilastro della difesa del Bari e della Fiorentina ma anche capitano dei Rangers di Glasgow? Glielo abbiamo chiesto. “Non lo so, difficile dirlo. Ho solo cercato di trasmettere le mie sensazioni e la mia voglia di migliorare il calcio a tanti dirigenti, calciatori e tifosi. Ho visto le puntate e non riesco a giudicarmi, io ho visto Lorenzo come è sempre stato. Non so che tipo di parere potrà avere la gente a casa. Mi auguro che si capisca che è realtà: non è una fiction, ma è un prodotto realizzato con le nostre esperienze”.
Ci tengono a ribadirlo: non è una fiction, non è un reality e non ha neppure niente a che vedere con Campioni – Il Sogno (“La prova del cuoco e Masterchef non sono la stessa cosa”). “Le telecamere sono sempre state accese, ma è stato come se non ci fossero state. Ho lavorato con l’incoscienza di una persona che si diverte a parlare e lavorare con il calcio”. Prosegue Amoruso:
“E’ il mio debutto. Sono abbastanza emozionato. E’ una cosa bella quella che abbiamo fatto, sappiamo di aver intrapreso un percorso da paladini per il nostro sport. Lo sport che ci ha amato, che amiamo e che ci ha visti protagonisti. Cercheremo di far capire che a qualsiasi livello il calcio ha delle regole, degli obblighi e dei doveri. E’ la cosa fondamentale”.
Le clip di presentazione ‘raccontano’ un Lorenzo Amoruso duro e cattivo. Ha fatto pure piangere un calciatore. “Vedrete un Lorenzo Amoruso giusto – precisa lui – Duro quando c’è da essere duri. Amichevole e sorridente e scherzoso quando ce n’è bisogno. Non c’è mai una maniera unica per ottenere dei risultati, c’è sempre la voglia di migliorare tutti insieme”.
Ogni puntata avrà una squadra protagonista. Si parte con il Martirano, un club della provincia di Catanzaro. Si vedranno, poi, storie di ogni tipo (anche emozionanti, non per forza rivolte solo agli amanti del calcio): ci sarà un portiere che lavora dalle sei del mattino al mercato e poi va ad allenarsi, ci sarà un allenatore che ama farsi chiamare ‘il Profeta’ anche se non vince da 35 partite e addirittura un tizio che fa il presidente, allenatore, centrocampista, allenatore e sponsor di una squadra. “Ognuno di loro c’ha arricchito”, chiosa Amoruso.