Home Rai 1 Anzaldi contro la Rai: “Peggiorata con Dall’Orto. Sul Capodanno doveva pagare Leone. Rai3 flop con Vianello”

Anzaldi contro la Rai: “Peggiorata con Dall’Orto. Sul Capodanno doveva pagare Leone. Rai3 flop con Vianello”

Il dem Anzaldi se la prende anche con Garko a Sanremo: “La Rai promuove un divo di Mediaset!”

pubblicato 9 Febbraio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 04:59

Continuano i polveroni mediatici sollevati da Michele Anzaldi contro la Rai. Dopo il caso del presunto “licenziamento” di Giannini ordito da lui e dal Pd il membro della commissione di Vigilanza Rai, nonché deputato Pd, se la prende con l’azienda nessuno escluso. Partendo dalla nuova dirigenza:

“Da quando ci sono Antonio Campo Dall’Orto e Monica Maggioni la Rai è peggiorata tantissimo, sia sul piano della comunicazione, sia sul piano della trasparenza. Ogni giorno è sotto accusa per qualcosa e loro non spiegano, non commentano. Niente, zitti, muti… non bisogna disturbare il manovratore. La verità è che si sono rivelati peggiori dei loro precedessori. E dire che li abbiamo messi lì con uno straordinario lavoro di mediazione politica”.

Poi Anzaldi passa a denunciare i singoli casi, incolpando i Direttori di rete:

“Sulla vicenda del Capodanno la Maggioni ha annusato la presenza di fotografi e telecamere ed è venuta a San Macuto a fare il suo spottone personale. Solo che poi l’unico a pagare è stato quel povero disgraziato, mentre Giancarlo Leone è ancora lì, al suo posto. Ed è lui che a caldo cercò di far sembrare una robetta divertente quel penoso inganno grazie al quale milioni di italiani brindarono in anticipo al 2016. La stessa La7 è diventata miracolosamente diretta concorrente di Rai3 grazie alla fallimentare direzione di Andrea Vianello. Che, ovviamente se ne sta pure lì, bello tranquillo al suo posto. I programmi di Rai3 vanno male. Anche il Tg3, non come ascolti ma giornalisticamente. Continua a fare un panino dove mette insieme governo e opposizione, senza dare voce alla maggioranza. Una distorsione inaccettabile. Al contrario, e questi sono giudizi dell’Agcom, il Tg1 e il Tg2 si comportano bene”.

Anzaldi ha una parola buona anche per Franca Leosini:

“Mandano in onda la Leosini… una che io, dopo quello che ha fatto, non capisco come riesca a prendere sonno la notte. Contro il parere del procuratore di Pesaro ha intervistato quello che ha sfregiato Lucia Annibali, un matto condannato a vent’anni di reclusioni nei primi due gradi di giudizio e in attesa del verdetto della Cassazione. E’ servizio pubblico? No, infatti è insorto tutto il Parlamento. Ma Dall’Orto e Maggioni come sempre sono rimasti muti nel loro silenzio, altezzoso e arrogante”.

Quanto al conclamato caso dell’epurazione politica di Giannini, Anzaldi smentisce che lui e il Pd abbiano mai voluto licenziarlo, rincarando la dose sul fronte Auditel:

“Il problema neanche si pone più perché Giannini è stato virtualmente licenziato dagli italiani. Fa ascolti imbarazzanti. Il suo editoriale di martedì scorso è andato in onda tra le 21.05 e le 21.10, esattamente quando Rai3 è crollata all’ultimo posto tra le reti generaliste. Ma siccome Giannini lavora in un’azienda dove ormai tutto è possibile, invece di starsene buono e mortificato, l’altra sera è pure andato a parlare male di chi lo paga, e stendiamo un velo pietoso sulla cifra del suo stipendio a Fuori Onda, su La7”.

Infine, a qualche ora dal debutto del Festival di Sanremo, l’ultima grande polemica:

“E’ normale che la Rai lanci i divi di Mediaset? E’ commerciale? Garko ha pronta un’altra fiction per Canale5, con lui protagonista, che partirà subito dopo il Festival”.

Zan zan.

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