Canone Rai 2013: 113,50 euro, 1,50 in più rispetto al 2012
Partita la campagna per l’abbonamento alla tv di Stato. Ecco tutti i dettagli a riguardo.
UPDATE 27 DICEMBRE 2012: Come promesso è arrivato l’adeguamento. Rispetto al 2012 si dovrà pagare 1,50 euro in più per il canone Rai per una somma complessiva di 113,50 euro. L’ammontare, stabilito con decreto del ministero dello Sviluppo Economico, va versato entro il 31 gennaio 2013.
Il rinnovo degli abbonamenti tv ordinari può avvenire tramite il bollettino postale di c/c 3103 o utilizzando le modalità di pagamento alternative. Il canone può essere saldato dagli abbonati con tre modalità e scadenze: unica rata annuale (importo euro 113,50) con scadenza il 31 gennaio; due rate semestrali (importo euro 57.92) con scadenze il 31 gennaio e il 31 luglio; quattro rate trimestrali (importo euro 30,16) con scadenze 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio, 31 ottobre. Gli importi sono comprensivi della tassa di concessione governativa e dell’ Iva al 4%, esclusa la tassa di versamento postale o le commissioni dovute per le altre modalità di pagamento.
Canone Rai 2013: il primo spot ci ricorda che pagarlo è un dovere (video)
E’ l’agenzia Yes I Am, guidata da Silvio Abbro, ad essersi aggiudicata l’assegnazione del progetto per la nuova campagna canone Rai 2013 (alla gara, con importo a base di 380.000 euro + Iva e con appalto della durata di 6 mesi, hanno partecipato sette sigle: seconda classificata l’agenzia Armando Testa, terza l’agenzia Arsenale 23).
Così nelle scorse ore è partita sui canali tv e radio di Viale Mazzini la campagna intitolata la ‘La tv oggetto‘. L’obiettivo da parte della Rai è naturalmente quello di ricordare, con garbo e ironia, a tutti gli utenti che il canone, in quanto semplice tassa di possesso sull’apparecchio televisivo, deve essere pagato alla pari di ogni altra tassa dovuta allo Stato, a prescindere dall’uso che si fa dello stesso dispositivo audiovisivo. Il problema principale da affrontare è, come noto, quello dell’evasione del pagamento che coinvolge il 30% delle famiglie italiane (c’è chi non paga per una sorta di protesta contro la qualità del servizio pubblico – ma a sentire lo spot sembrerebbe che si tratti di un accusa non reale -, chi invece semplicemente non lo fa per assenza di senso civico o di danaro).
La campagna consta di tre spot (il primo dei quali vi proponiamo in apertura di post grazie al video caricato da digital-sat.it) da 30 secondi girati dal regista Matteo Pellegrini (che ha diretto il lungometraggio Italian Movies, presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma) e dal direttore della fotografia Paolo Caimi per la casa di produzione Cineteam.
Tre sono le fasi di messa in onda. La campagna, firmata dal copywriter Daniele Botti e dall’art director Giulia Maoloni, sotto la direzione creativa di Luca Maoloni e Marco Carnevale, sarà in onda fino alla fine di febbraio.
Per quanto concerne la cifra alla quale quest’anno ammonta il canone non ci sono ancora certezze. Qualche settimana fa Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai, aveva detto che “se ci sarà l’adeguamento sarà modesto“.