Champions League su Mediaset: ascolti in calo rispetto agli ultimi due anni
Le sei giornate dei gironi di qualificazione mandate in chiaro su Mediaset e a pagamento su Premium hanno avuto una media di 2,808 milioni di spettatori contro i 4,170 milioni del torneo precedente (-32,7 per cento) e i 5,132 milioni del 2013-2014 (-45,3 per cento)
Sapevate che la Champions League 2015-18 è una esclusiva di Mediaset Premium (pagata 690 milioni di euro, 230 per anno)? Forse sì, considerata la campagna pubblicitaria vagamente invasiva in corso da qualche mese a questa parte. Qui però il focus è un altro. Secondo il settimanale l’Espresso (da cui è tratta la grafica in apertura di post) “per Mediaset Premium è una Champions league da rosso profondo” perché il torneo per club “registra un’audience in forte calo rispetto alle due edizioni precedenti, quando la competizione era trasmessa insieme ai rivali di Sky“.
L’analisi condotta dall’Espresso su dati ufficiali dell’Auditel e dei broadcaster fa emergere alcuni dati: nella stagione di Champions 2015-2016 le sei giornate dei gironi di qualificazione mandate in chiaro sulle reti Mediaset e a pagamento su Premium hanno una media di 2,808 milioni di spettatori contro i 4,170 milioni del torneo precedente (-32,7 per cento) e i 5,132 milioni del 2013-2014 (-45,3 per cento) quando, però, i club italiani partecipanti alla prima fase erano tre (Juventus, Napoli e Milan) invece che due (Juventus e Roma). Il dato è fortemente influenzato dalle tre partite del girone di ritorno (all’andata la media era di 2,329 milioni di spettatori) e dalla decisione di spostare le gare in chiaro da Italia 1 a Canale 5.
Vediamo nel dettaglio i dati.
Gli ascolti della Champions sulla pay tv
Per quanto riguarda la pay tv nello specifico, il record annuale è stato ottenuto con la gara tra Manchester City e Juventus (800.609 spettatori); le partite della squadra bianconera vice campione d’Europa non sono mai state trasmesse in chiaro con l’obiettivo di trainare abbonati sulla pay (resta da capire se l’obiettivo dei 2 milioni di abbonati sarà raggiunto). La media di ascolti delle stesse è stata di 745 mila spettatori.
Il confronto col passato è impietoso: l’anno scorso, Juventus-Atlético Madrid, data in esclusiva a pagamento su Sky, aveva ottenuto 1,3 milioni di spettatori.
Gli ascolti della Champions in chiaro
Nel primo turno sono stati trasmessi due match in chiaro, martedì e mercoledì 15 e 16 settembre: Real-Shaktar e Chelsea-Maccabi, che sono rimaste sotto il milione e mezzo ciascuna. Nella seconda giornata ha debuttato in chiaro la Roma, la cui sfida contro il Bate Borisov su Italia 1 ha totalizzato 2,75 milioni di spettatori. Il terzo turno ha visto la trasmissione in chiaro di due gare ‘straniere’, una su Italia 1, l’altra su Italia 2 racimolando insieme 2 milioni e mezzo di spettatori. Dal girone di ritorno qualcosa è cambiato, visto che, come già ricordato, si è deciso di mandare in onda le tre partite della Roma su Canale 5 (audience media totalizzato: 4,73 milioni. Il confronto col passato, però, anche in questo caso è impietoso. L’Espresso scrive:
Nel girone di ritorno del 2014-2015 la principale rete Mediaset ha totalizzato 19,5 milioni di spettatori su tre partite di italiane in Champions trasmesse in chiaro. Quest’anno la somma è pari a 14,2 milioni di spettatori. In cifra assoluta si parla di 5,3 milioni di persone in meno. La perdita proporzionale si aggira sul 25 per cento.
Ma non è finita. Perché se “nei sei match in chiaro del 2014-2015 sulle gradinate virtuali di Canale5 si sono seduti 38,4 milioni di tifosi“, quest’anno “con due partite in più in chiaro, la somma delle reti free di Mediaset dà 22,4 milioni per una media di 2,8 milioni contro 6,4 milioni della stagione scorsa“. Cioè meno della metà. Adesso qualcuno avvisi, con una certa urgenza, l’ufficio stampa Mediaset.