Roberto Saviano, Imagine | Tutte le storie e le foto

Pochi minuti prima che inizi Imagine, il programma con Roberto Saviano pronto a commentare l’anno che sta finendo con una serie di foto simbolo.

Inizia Imagine con Saviano che entra in studio e rivela subito il senso del programma di raccontare il 2015. Prima, però, in studio, un oggetto: un Kalashnikov. Non può sparare eh, lo specifica. E’ questo l’oggetto dell’anno?

Questo modello, K 47, prende il nome dall’anno in cui è stato creato: “Ha fatto più vittime della bomba atomica. Bin Laden la usava come unico simbolo scenico dei suoi video”.

Ci sono anche oggetti che richiamano questa AK47. Anche le pistole ad acqua per bambini, per intenderci. E’ stato utilizzato in Francia, Tunisia, sul treno Amsterdam-Parigi. O il Bataclan.

“E’ simbolo della lotta all’impero, di ribellione. In Occidente è immediatamente riconoscibile. Per l’isis esiste un video per il pubblico maschile, i film per le famiglie, programmi per le donne, programmi per ragazzi. L’ispirazione principale dei video che tendono a raccogliere volontari si ispirano ai videogame”.

“Quello che tu fai attraverso la console è quello che puoi fare, davvero, sul campo”. E’ questo il concetto dei video dell’Isis. Sembrano film d’azione che noi tutti conosciamo.

Un ex combattente dell’Isis si è arruolato proprio dopo aver visto questi video. Il motivo? Gli sembrava di poter essere come dentro a un film di Van Damme.

Ci sono anche video che vengono mostrati e diffusi come fossero spot pubblicitari: “Come una sorta di vita serena”

Ecco un altro esempio: zio Abdul come il notissimo zio Sam: “Vogliamo te”.

C’è stato anche un fumetto, manga, sulle donne islamiche che possono essere eroine. Come? Arruolandosi, ovviamente.

Si citano le tute arancioni che mettono l’Isis alle loro vittime.

Fotografie dai profili dei miliziano Isis che hanno conquistato le ville dei ricchi, iniziando a farsi le foto per mostrarle a più gente possibili. “Non c’è nulla di religioso, solo vittoria: abbiamo vinto siamo ricchi”. Ed ecco una foto da cui prende spunto.

La comunicazione con certe immagini diventa una moda, una sorta di stile di vita. “Siamo stati incapaci per decenni di guardare dove dovevamo guardare. Il mondo andava verso un’altra generazione”.

Dal punto di vista della comunicazione, gli attacchi hanno avuto solo lo scopo di conquistare l’attenzione, la paura mondiale. E appare la data del 13 novembre 2015, a Parigi.

Ecco entrare Jovanotti che ricorda di essere a Rimini per le prove del tour durante l’attentato a Parigi: “Al Bataclan è il tipico posto in cui avrei potuto suonare anche io o a vedere un concerto”.

“C’è qualcosa che funziona più del conflitto e questa parola è l’amore. Riempe le canzoni, la vita”.

Cose da non fare: uccidere le persone, lanciare bombe, picchiare, indossare cinture esplosive, uccidere gli innocenti, costruire aerei da guerra.

La foto più apprezzata del 2015: 3,300.000 likes. E’ la sorella acquisita di Kim Kardashian, Kendall Jenner. “Sono tutto ciò che serve per essere rilevanti sui social network: ricchi, spregiudicati, amano l’ostentazione, belli ma non bellissimi. Esibizionismo, voyeurismo”

Sono stati postati 40 milioni di gattini su Instragram. Ok, inizia la serie di dati: “Immagini che diventano modi di essere protagonisti, per dire “C’ero””.

Foto usate come narrazione. “40 miliardi di foto su Instagram”. Il 22 settembre è diventato il secondo social più grande del mondo.

Si passa poi alla foto di Aylan, morto a settembre. “Questa foto ha cambiato il modo di vedere l’immigrazione in tutto il mondo”.

Si conosce il nome del bimbo, è bianco ed è vestito da occidentale:” Ha incontrato il momento”.

“Il fotografo è come un chirurgo in sala operatoria, deve mantenere la distanza. Se intervenisse diventerebbe il protagonista dell’immagine e quindi questa non esisterebbe”

Uno scatto per il miglior reportage dell’anno secondo il Time. E agosto 2015.

La giornalista ungherese che fa lo sgambetto al migrante viene mostrato.

Ed ecco l’accoglienza dei migranti.

Il barcone dei migranti dietro Saviano. 11685 persone salvate al largo del Mediterraneo nel 2015.

10 luglio 2015. Regina racconta di essere tornata a Reggio Calabria “portandomi dietro oltre 200 ospiti stipati a bordo di un peschereccio, in mare da oltre 10 ore, disidratati ed esausti”

Samantha Cristoforetti torna dallo spazio. Video. Ma si passa subito al 12 settembre con la vittoria della Pennetta.

“La vittoria di un intero Paese. Ma nel 2015 sul piano sportivo ci sono state moltissime altre vittorie ma che, per la solita storia bizzarra della comunicazione, sono passate laterali”. E passa alla Paraolimpidi. “Sono la quinta essenza dello sport”.

Martina Caironi la prima a correre a 100 metri alle Paraolimpiadi.

Funerale di Vittorio Casamonica. il video.

Quadri della Galleria degli Uffizi danneggiati e poi recuperati. “Nonostante il dramma dell’attentato, persone che cercavano, tra le rovine, parti delle tele da ritrovare”.

Statue, tempi, Chiese e siti archeologici fatti saltare in aria? “Apparentemente stanno distruggendo in nome di Allah ma saccheggiano e vendono al mercato nero. Fanno vedere che è una operazione contro l’arte ma in realtà lo mettono sul mercato mondiale. E lo mettono direttamente in rete”.

L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere. Frase di Fëdor Dostoevskij.

Il fotografo e l’ingenuità necessaria per fare questo lavoro.