Tutto può succedere, Alessandro Tiberi a Blogo: “Dopo Boris ritrovo il mio amico Pietro Sermonti” (Video)
“Carlo Ferraro non mi somiglia per niente, ma mi sta molto simpatico perché ha una libertà che io non posso permettermi. Ha una leggerezza nell’affrontare le cose molto simile a quella di un bambino”
Alessandro Tiberi è Carlo Ferraro in Tutto può succedere, la nuova serie di Rai1 in onda da domenica 27 dicembre 2015. Si tratta dell’ultimo dei figli di Ettore (Giorgio Colangeli) ed Emma (Licia Maglietta). A Blogo l’attore ha raccontato:
È il quarto dei fratelli Ferraro. La famiglia lo reputa inaffidabile, matto, una mina vagante. Gli piace divertirsi e la musica. È considerato immaturo, anche per il suo stile di vita: ha un locale notturno, vive di notte, si sveglia tardi. Non mi assomiglia assolutamente. Mi sta molto simpatico, però, perché ha una libertà che io non posso permettermi. Ha una leggerezza nell’affrontare le cose molto simile a quella di un bambino. Non si rende conto delle conseguenze delle sue azioni. Ha bisogno di essere ‘insultato’ e controllato dai fratelli.
Carlo sarà messo alla prova dalla vita quando scoprirà l’esistenza di Robel, figlio di 5 anni di cui non sapeva nulla essendo nato dall’incontro di una notte con una violinista di origini eritree (Feven, interpretata da Esther Elisha).
Tiberi nella serie diretta da Lucio Pellegrini, prodotta da Cattleya e ispirata all’americana Parenthood (“sono un grande masticatore di serie tv, ma questa non la conoscevo, l’ho vista dopo, quando il progetto era avviato“), ritrova Pietro Sermonti (Alessandro Ferraro), con il quale aveva lavorato già nell’indimenticata Boris (e che, lo potete sentire nella video intervista in apertura di post, lo saluta calorosamente):
Il rapporto con lui parte da lontano. Quando so che devo lavorare con Pietro io rido, so che mi divertirò molto sul set. Abbiamo un’affinità particolare, siamo amici.