Landolfi – Un bollino per la Qualità
Il Ministro Landolfi vorrebbe che ci fosse un metodo per distinguere chiaramente i programmi della RAI finanziati dal canone e quelli finanziati dalla pubblicità. Sinceramente la proposta mi sembra assurda e foriera di polemiche. Mi immagino, per esempio, il bollino sui TG, e va bene. Poi quello su Ballarò – ah, no, ballarò no, è
Il Ministro Landolfi vorrebbe che ci fosse un metodo per distinguere chiaramente i programmi della RAI finanziati dal canone e quelli finanziati dalla pubblicità.
Sinceramente la proposta mi sembra assurda e foriera di polemiche. Mi immagino, per esempio, il bollino sui TG, e va bene. Poi quello su Ballarò – ah, no, ballarò no, è comunista – e quello su Report – ma Report, ehm sì, report… – mentre su Ballando con le Stelle compare un banner: Questo programma è finanziato con le inserzioni pubblicitarie che voi consumatori pagate profumatamente quando andate a comprare i prodotti che pagano per gli spazi pubblicitari in questo programma.
Non so, ecco, se da un lato la corsa agli ascolti e al reality da parte della tv pubblica è un danno, in qualche modo, dall’altro proposte come queste, invettive come quella di Ciampi contro la tv cattiva maestra – preferivo Popper – lasciano il tempo che trovano.
La tv è quella cosa che serve a riempire gli spazi fra un nero pubblicitario e l’altro. E certe dichiarazioni aggirano il vero problema. La tv di qualità si ottiene solamente spezzando il monopolio (o duopolio, come vi pare) dell’offerta, non mettendo i bollini.