Rai Yo Yo, Rai 5 e Rai Storia: pubblicità abolita da maggio 2016, situazione in Europa
Abolita la pubblicità sui tre canali pubblici. Com’è la situazione in Europa?
La notizia era stata anticipata al neo direttore generale Antonio Campo dall’Orto durante la recente intervista rilasciata al Corriere della Sera. Ma nel calderone di notizie e dichiarazioni interessanti, non aveva ottenuto il giusto spazio. “Il servizio pubblico deve avere meno pubblicità – dichiarava il dg al giornalista Aldo Cazzullo – Dal primo maggio il canale Yo-yo per i bambini e i canali culturali come Rai 5 non avranno pubblicità”.
Il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico (esponente del Movimento 5 Stelle), festeggia attraverso un post pubbliato su Facebook: “Vi do una grande notizia. Finalmente dopo tante battaglie ce l’abbiamo fatta: dal 1° maggio 2016 su Rai YoYo non ci sarà mai più la pubblicità. I bambini non saranno più bombardati da spot pubblicitari. Una tv pubblica deve tutelare le persone partendo proprio dai più piccoli. A essere eliminata sarà anche la pubblicità nei canali culturali Rai 5 e Rai Storia”.
Si tratta di una svolta quasi storica che va ad allinearsi con gran parte dell’Europa (ma la strada è ancora lunga). Vediamo com’è la situazione negli altri Paesi.
Tv pubblica in Europa, pubblicità
Francia – L’emittente TF1 è stata privatizzata, mentre Antenne 2 e Antenne 3 sono rimaste pubbliche. Dal 2009, poi, una riforma ha imposto lo stop agli spot. Già prima, comunque, erano ammessi solo durante gli intervalli naturali dei programmi.
Germania – I due canali pubblici (ARD e ZDF) possono trasmettere pubblicità, ma solo nei giorni lavorativi, solo in una specifica fascia oraria (tra le 17.00 e le 20.00) e con un tetto massimo di 20 minuti al giorno.
Gran Bretagna – I canali nazionali non trasmettono pubblicità, mentre lo fanno quelli diffusi all’estero.
Spagna – Rtve è finanziata al 50% da fondi pubblici, il resto dei costi viene pagato attraverso una tassa sui ricavi della compagnie telefoniche, delle televisioni private e delle pay-tv. Rtv, infatti, non può fare raccolta pubblicitaria dalla riforma Zapatero del 2010.
Niente spot pure in Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca.