Carràmba che brutta fine: Ferilli spacciata per madre dell’anno e Arcuri palpata da Tiziano Ferro
Mettete all’Epifania l’ultimo tradizionale appuntamento con Carramba che fortuna, quello più atteso e importante di tutti. Raffaella Carrà ha resistito stoicamente per quattro lunghi mesi, alla conduzione di uno show che pure non voleva presentare. Ha inaugurato la stagione con un’aria tremolante e fortemente scettica, per poi farsi confortare dal buon riscontro dei dati auditel,
Mettete all’Epifania l’ultimo tradizionale appuntamento con Carramba che fortuna, quello più atteso e importante di tutti. Raffaella Carrà ha resistito stoicamente per quattro lunghi mesi, alla conduzione di uno show che pure non voleva presentare. Ha inaugurato la stagione con un’aria tremolante e fortemente scettica, per poi farsi confortare dal buon riscontro dei dati auditel, spesso brillanti, a volte in calo ma mai vicini al temuto flop. Qui la si è sostenuta a spada tratta, visto che anni di professionalità e carisma non li si può cinicamente sottovalutare. Chi scrive ci ha messo pure la faccia, scegliendo l’ottima intesa tra la conduttrice e il suo ospite Flavio Insinna come momento di tv da salvare, raro momento di varietà-verità in un intrattenimento sempre più ipocrita.
Al gran finale, però, è successo qualcosa di indifendibile, che non possiamo ignorare vista la nostra imparzialità quando si tratta di criticare la prestazione, e non il personaggio o la trasmissione per partito preso. Ecco, se parliamo di resa questa sera la Raffa nazionale si merita una bella insufficienza. E lei stessa sarebbe concorde con noi, visto che in preda a un esame di coscienza ha ammesso di non averne pigliata una giusta. Doveva essere uno specialone pieno di vip senza carrambate e invece le brutte sorprese sono arrivate da lei (e chi per lei).
Partiamo da Sabrina Ferilli, seconda vip in scaletta nel nutrito carrozzone di contributors della serata, tanto interminabili quanto mal sfruttati. Una battuta e via, giocata sui soliti cliches di stima e amicizia con la Carrà, senza nulla di nuovo da raccontare. Ma soprattutto l’imbarazzo più totale quando la conduttrice, fidandosi di un autore che meriterebbe il licenziamento in tronco, le dice di aver letto che a giugno proverà ad avere un bambino.
L’attrice glissa, la conduttrice le dà corda e poi torna sull’argomento, rimarcandole che la cicogna potrebbe farle visita in quel periodo secondo i piani. La cosa gravissima, che lascia sgomenta la Ferilli, è che si sta spacciando per attuale un suo vecchio auspicio riguardante giugno 2008 (e anticipato alla stampa a febbraio 2008, quasi un anno fa).
Può darsi che qualche settimanale (ci dicono trattasi di Gente) abbia riportato la volontà dell’attrice di avere un bambino, poi non confermata dagli eventi per via di qualche presunto problema personale che la Ferilli non avrebbe voluto ricordare. Specie messa alla sprovvista in questo modo, tant’è che ha stuzzicato la Carrà dicendo che nulla di quanto provato sino al 24 (dunque con netto anticipo rispetto alle feste natalizie) è stato fatto.
Tra l’altro, giusto per farsi perdonare, la padrona di casa le ha dedicato E salutala per me chiamandola Sabrina Salerno, con ulteriore sconcerto mascherato da ironia dell’attrice.
Le cose peggiorano con Manuela Arcuri, che si sarebbe fortemente risentita per il trattamento ricevuto. Dopo anni in cui ha voluto essere considerata una vera attrice la regina delle fiction di Canale 5 è tornata in Rai come una sellerona qualunque, oggetto del pubblico ludibrio oltre che delle crudeli (per quanto condivisibilissime) staffilate di Dario Vergassola:
“Lei ha fatto Mogli a Pezzi. Ma il pezzo di sopra o quello di sotto?”.
Ma il peggio è arrivato quando ha incontrato il suo concittadino di Latina, Tiziano Ferro. Quest’ultimo, infatti, ha voluto dare improbabili prove di virilità evocando un’abitudine scaramantica tutta “locale”, legata alle mozzarelle specie se piene di latte e già “testata” con l’altra showgirl di Latina, Elena Santarelli.
Con allusioni sessuali piuttosto inequivocabili si è arrivati alla scenetta da avanspettacolo più desolante di tutte: la popstar che ostenta machismo palpando le tette all’attrice sexy. Insomma Tiziano Ferro, senza nessun preavviso alla diretta interessata, ha davvero toccato con mano le qualità dell’Arcuri, che non ha decisamente gradito l’improvvisata oltre che l’eccessiva “confidenza” non autorizzata.
Le gaffes sono continuate con una Raffaella Carrà allo sbando, che sembra aver esagerato con gli inviti non onorandone bene neppure uno. Con Gigi Proietti c’è stato uno dei siparietti più tristi della storia, tant’è che lui – notoriamente di pessimo carattere – si è vendicato di non aver fatto ridere correggendola sulla dizione e rimarcando che da lei fa solo barzellette (in tal caso pure riuscite male).
Al momento di richiamare Ferro in studio, che ha scaricato diplomaticamente la colpa della scenetta triviale sulla Carrà, lei sbaglia il titolo del suo nuovo singolo in promozione, chiamandolo Il regalo più bello anzichè Il regalo più grande.
Poi arrivano le solite attrici di nuova generazione con il mito della Carrà, che lei inconsciamente detesta per le loro lodi sperticate. Per questo, ormai stremata, insinua che Serena Autieri possa avere il fidanzato in un piccolo paese calabrese, cosa smentita da quest’ultima che ci tiene a dire di essere single.
Che peccato una fine così ingloriosa, è proprio vero che anche dai mostri sacri non bisognerebbe pretendere troppo, ricordandosi – ogni tanto – che sono umani e “fallibili” quanto i nuovi arrivati.