Amarcord 2008 – 90210: Kelly e Brenda non rubano la scena, ma l’ombra di Oc è in agguato
Amarcord 2008. Se la crisi -quella vera- pare sia alle porte, la tv ha già dato, con un 2008 fatto di poche, pochissime novità e molta nostalgia: per quanto bello sia ricordare “I Migliori Anni” o essere consapevoli che siamo tutti un po’ “Pazzi per la tele”, forse sarebbe ora di guardare avanti, con un
Amarcord 2008. Se la crisi -quella vera- pare sia alle porte, la tv ha già dato, con un 2008 fatto di poche, pochissime novità e molta nostalgia: per quanto bello sia ricordare “I Migliori Anni” o essere consapevoli che siamo tutti un po’ “Pazzi per la tele”, forse sarebbe ora di guardare avanti, con un po’ più di coraggio. Non solo da noi, dove i pochi esperimenti che ci sono stati si sono rivelati dei flop sia nei contenuti che negli ascolti (ci voleva più “Fantasia” per la “Terapia d’urgenza”, forse?): prendete molti nuovi telefilm made in Usa, remake o spin-off di vecchie serie o, peggio, dal sapore di già visto: che fine hanno fatto i fenomeni di qualche anno fa? Non a caso, nel farvi i miei migliori auguri per un ottimo 2009 -con un palinsesto meno ballerino per i telefilm- , vi ripropongo la mia opinione su una “novità” americana: “90210″.
Paolino
Il sole? E’ lo stesso di 18 anni fa. Il mare? Anche? La sigla? Sempre quella, la stessa melodia per l’occasione riarrangiata nello stile che piace tanto oggi. I protagonisti? Loro no. Almeno quelli, dopo il pensionamenti degli storici, sono cambiati. Fatte le dovute eccezioni.
Facciamo un passo indietro. Martedì scorso, dopo un battage pubblicitario (qui le foto promozionali) ad opera più dei media che del network, The Cw lancia la season prémiere di due ore di “90210” (gallery), ovvero del nuovo teen-drama -prossimamente su Raidue– che prende spunto dalle vicende di “Beverly Hills” per raccontare i giovani d’oggi. Il risultato è stato l’ascolto più alto mai ottenuto dalla rete, con quasi 5 milioni di telespettatori che, siamo sinceri, erano davanti alla tv per due motivi, di nome Kelly e Brenda.
Che però tardano ad arrivare: la prima arriva dopo la presentazione della famiglia Wilson, i “nuovi Walsh”, con un espediente narrativo che fa tanto “Matricole”. Ci viene mostrata com’era prima, in una foto, e dopo la camera si sposta lentamente su di lei, Jennie Garth, la prima ad aver accettato di tornare su quel set. La seconda, invece, si fa desiderare, ed arriva quando meno te l’aspetti.
Il luogo è il mitico “Peach Pit”, dove c’è ancora Nat (Joe E. Tata), che per l’occasione ha restaurato il locale a mo’ di disco pub alla moda che di giorno, come un transformer, diventa elegante bar frequentato dai più giovani.
Brenda (Shannen Doherty) arriva, abbraccia i due ex protagonisti, porta i saluti del fratello Brandon e fa pace con Kelly. Esclusa una scena successiva con il prof Matthews (Ryan Eggold) , che secondo i rumors sarà da preludio per un triangolo amoroso nelle prossime puntate, alle due amiche viene riservato poco spazio.
Il resto, è tutto in mano ai nuovi ragazzi della Wesy Beverly High, scuola che in confronto alle nostre -di cui si parla tanto in questi giorni- sembra l’astronave Enterprise: computer in classe, schermi al plasma nei corridori, una redazione giornalistica pronta a dare il benvenuto al nuovo preside, Harry Wilson (Rob Estes), padre di Annie (Shenae Grimes) e Dixon (Tristan Wilds). I due, non proprio gemelli -il secondo è stato adottato- sono comunque paragonabili ai fratelli Walsh per il loro iniziale smarrimento tra i vizi ed il lusso del quartiere losangelino.
Ma le tentazioni sono tante, ed il rischio che i due fratelli diventino dei viziati figli di papà come la maggior parte dei loro compagni di scuola è alta: riuscirà loro madre Debbie (Lori Loughlin), trasferitasi per amore del marito e per necessità di vigilare sulla suocera (Jessica Walter) in dipendenza dall’alcol, a gestire tutto l’ambaradan?
Di carne al fuoco ce n’è, nel nuovo telefilm, ma peccato che molta di questa carne sembri già cotta prima ancora di finire sulla brace. La viziata (AnnaLynne McCord), la drogata (Jessica Lowndes), i fighetti (Dustin Milligan e Adam Gregory) ed il nerd (Michael Steger): ognuno a Beverly Hills ha il proprio ruolo ben definito ed è solo pronto a seguire le linee direttive dei copioni per accoppiarsi e/o litigare e/o fare scandalo in qualche altro modo.
In tutto questo, la rima che pare si stia cercando ad ogni costo è quella con “The O.C.”, la serie che ha lanciato il genere “adolescenti-viziati-in-cerca-di-amicizia-ma-anche-di-guai-e-che-sanno-pure-far-ridere”, stando almeno alle prime puntate. Se poi ci viene piazzato un personaggio come quello di Silver (Jessica Stroup), sorella di Kelly, blogger impertinente e subito dopo migliore amica della protagonista, con tanto di battute al vetriolo e una spalla sempre disponibile, il ricordo va verso una certa Summer Roberts, solo in versione più edulcorata.
“90210”, per farla breve, è un teen-drama che non punta a rivoluzioni del genere: per quello ci ha già pensato il suo antesignano. Quello che si propone, invece, è di raccontare semplici storie che via via prenderanno il sopravvento sui personaggi, coinvolgeranno anche gli insospettati e culmineranno nell’episodio “shock”.
Tutto ben gradito dai nostri quindicenni, che di fronte al tanto clamore verso una Brenda che fa gli occhi dolci ed una Kelly che scopriamo essere diventata madre, però, rimarranno impassibili. Così come noi non ci eccitiamo all’ennesima festa in piscina dove tutto è griffato, anche le sdraio. Insomma: nulla di nuovo sul fronte adolescenziale di Beverly Hills, in attesa che qualche altro ex giovincello passi da quelle parti -e visti gli ascolti, qualcuno ci potrebbe ripensare-.