Sotto copertura, Guido Caprino a Blogo: “È un poliziesco, non si esalta il male” (VIDEO)
“Sotto copertura non è un racconto giornalistico o documentaristico, non è un film su Antonio Iovine, ma sulla squadra di poliziotti che l’ha arrestato. Non c’è spazio per le polemiche”
Dopo aver interpretato un parlamentare leghista in 1992 (serie Sky), Guido Caprino veste i panni del boss della camorra Antonio Iovine in Sotto copertura, la miniserie in due parti prodotta da Matilde e Luca Bernabei di LuxVide e in onda su Rai1 lunedì 2 e martedì 3 novembre 2015. Blogo ha incontrato l’attore e gli ha chiesto se teme le polemiche che nei casi di rappresentazioni in tv (o al cinema) della criminalità organizzata non mancano mai (e Claudio Gioè – che qui interpreta il commissario Michele Romano – per Il capo dei capi, ne sa qualcosa).
Le polemiche non credo di subirle io, io interpreto un personaggio. Che difendo. Raccontiamo una storia che credo lasci poco spazio alle polemiche in realtà. Raccontiamo la latitanza di Iovine e la fantastica squadra che è riuscita ad arrestarlo. Non vedo dove possano esserci le polemiche.
Sul tema l’attore ha insistito:
Quando interpreto un personaggio da attore mi ci devo affezionare, non può esserci un giudizio morale, chiunque esso sia. Stiamo esaltando il male? No, non credo. Penso ci sia un giusto equilibrio, altrimenti sarebbe una serie bacchettona. Questa è una serie di genere, un poliziesco su un personaggio realmente esistito, ma non è un racconto giornalistico. Non è un racconto documentaristico, non è un film su Antonio Iovine.
Iovine che ha portato in scena evitandone l’imitazione:
È stato latitante per 15 anni, ci sono reperti fotografici limitatissimi, 3 foto. Non volevamo – e non si poteva -fare un’imitazione, non mi sarebbe piaciuto farlo. Mi sono documentato, certo, ma sono stato sui fatti della sceneggiatura.
In apertura di post il video integrale dell’intervista.