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Chef Rubio contro un baby cooking: “Gli autori dicono ai bambini di parlar male dei piatti degli altri”

Uno Chef Rubio ingrassato ce l’aveva con Junior MasterChef a Reputescion? Ha definito ‘malato’ lo stile di un baby talent di cucina…

pubblicato 18 Ottobre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 09:25

Chef Rubio resta un personaggio genuino e per questo molto amato dal popolo della rete. Reputescion, il programma di Andrea Scanzi su La3, ha stimato il suo webfeeling positivo al 69% e il suo web-indice di gradimento, da 1 a 5, è pari a +1,97 con tanto di bilancio lusinghiero:

“In base ai dati forniti da Voices il personaggio riscuote molti consensi, specialmente da parte delle donne le quali apprezzano il suo sex appeal e il fascino da ragazzaccio. E’ considerato il re della cucina umile, ovvero l’antagonista degli chef stellati e raffinati, ma per questo è molto apprezzato. Sebbene alcuni lo considerino troppo eccessivo, i più amano il suo modo di essere diretto e semplice, il che lo rende una figura popolare e stimata tra i giovani”.

Peccato che il conduttore di Unti e bisunti si sia fatto ancora dei nemici ai piani alti del cooking. Pur senza citarlo espressamente, è tornato a scagliarsi come in passato contro Junior MasterChef, l’unico programma che vede dei bambini sfidarsi in cucina. Come se non bastassero le accuse dirette al papà MasterChef, ci mancava solo quella di ‘pilotare’ i confessionali dei piccoli:

“Non sono per l’artefazione, a meno che non sia un bel film o qualcosa che faccia sognare. Quando vedo qualche cosa che può raccontare qualcosa che deve essere educativo e invece è diseducativo mi bolle il sangue e mi escono esternazioni del genere. I bambini dovrebbero essere tutelati per quanto tali e non ascoltare un autore che gli dice ‘adesso a l’amichetto tuo digli che ha fatto un piatto brutto’, quando invece loro vorrebbero giocare insieme. C’è qualcosa di sbagliato e di malato”.

Uno

Per il resto Rubio ha ammesso i suoi limiti alla conduzione, specialmente i primi tempi:

“L’approccio è stato istintivo per alcuni versi, ma entrare in certi binari è stato difficile, almeno all’inizio. Quando si è sotto pressione ci sono dei grossi stand up da fare. Ho delle difficoltà di salivazione, un po’ come Muccino. Ho una paletta di tennis in bocca e mi impiccio. Il mio percorso al di fuori della televisione è esattamente quello che mostra Unti e bisunti. C’è chi è stato bravo a metterla a disposizione della camera. La spacconeria un po’ esaltata serve ad arrivare a raccontare qualcosa che altrimenti sarebbe un po’ noioso”.

Immancabile il riferimento al suo passato sportivo:

“Finché avevo le mie cartucce da sparare nel rugby ero concentrato a poterle sparare fino in fondo. Quando ho capito che tra sfortuna e cali di interesse non potevo dare il 100% ho interrotto in maniera brusca e mi sono buttato su qualcosa a cui tenevo. Il professionismo vero e proprio l’ho abbandonato a 26 anni”.

Quando Scanzi, infine, gli ha chiesto su quale repertorio punterebbe se fosse un comico, la sua risposta è stata irresistibile:

“Forzerei parole alla Boris, tipo bucio de culo”.

Una sola riserva… a forza di mangiare cibo da strada Chef Rubio si è gonfiato un filino… E stavolta non si tratta di muscoli. Per non parlare del fatto che Scanzi ha sorvolato su un recente flop di Rubio, sempre su DMax, ovvero il talent I re della griglia…