Tg La7, sigla in panne e Mentana scherza: “Crozza farebbe carte false per un inizio così”

Enrico Mentana cita Maurizio Crozza per ‘esorcizzare’ un piccolo incidente tecnico occorso al termine dei titoli dell’edizione delle 20 del Tg La7 di ieri, martedì 13 ottobre. Dopo la lunga introduzione, e gli annessi lunghi titoli, il jingle del Tg ha un ‘momento di sbandamento’ e si blocca. Nulla di particolarmente imbarazzante, ma si sa, ‘Chicco’ ama fare delle debolezze dei punti di forza, oltre che cogliere ogni spunto utile per una battuta.

E così, approfittando della piccola impasse, Mentana chiama in causa la parodia che il comico genovese gli dedica da un paio di stagioni (devo dire molto ben fatta) e commenta l’accaduto ‘evocando’ il suo sfortunato alter ego messo in scena da Crozza. Allargando le braccia, con un sorriso, il direttore anticipa critiche e con una battuta sottolinea, e nel contempo liquida, l’incidente:

“Cosa non farebbe Crozza per avere un inizio così”.

Siamo alla metatelevisione pura, direi quasi alla meta-referenzialità, col ‘referente’ della parodia che cita la sua stessa parodia. Un cortocircuito comunicativo che rinforza il valore di ciascuna delle ‘forze’ in gioco, con Mentana che ha ritrovato nuova linfa e Crozza che ha messo a punto una delle sue migliori parodie.

La ‘coppia’ funziona, c’è poco da dire. Peccato però che le Maratone del TgLa7 siano ormai quasi un ‘ricordo’, tenuto vivo dall’omaggio di Crozza (e meno dalle strategie di rete): confidavo, ad esempio, in una no-stop per l’approvazione al Senato del DdL Boschi. Tra la fredda documentazione della Rai, in diretta dal Senato, e lo studio ciarliero di Sky Tg24 mi è mancata la Maratona di ‘Chicco’ Mentana. Molto. Ma questa è un’altra storia.