Home Italia 1 Intervista esclusiva a Piero Crispino produttore di Colorado: “In questa edizione vedrete nuovi comici e scene comiche più brevi tipo quelle del Drive In”

Intervista esclusiva a Piero Crispino produttore di Colorado: “In questa edizione vedrete nuovi comici e scene comiche più brevi tipo quelle del Drive In”

Continuiamo la nostra carrellata sui personaggi che fanno la tv dietro le quinte. Oggi è la volta di Piero Crispino, amministratore delegato della 3Zero2 Tv e produttore di Colorado, il varietà comico di Italia 1 che tornerà in onda da domenica 11 gennaio alle 21:30 per 15 serate. Crispino, che lavora anche per Disney Channel,

di share
19 Dicembre 2008 09:40

Piero Crispino - 3Zero2 TvContinuiamo la nostra carrellata sui personaggi che fanno la tv dietro le quinte. Oggi è la volta di Piero Crispino, amministratore delegato della 3Zero2 Tv e produttore di Colorado, il varietà comico di Italia 1 che tornerà in onda da domenica 11 gennaio alle 21:30 per 15 serate. Crispino, che lavora anche per Disney Channel, ci parla delle esperienze passate che lo hanno visto nei primi anni ’80 prima a Mediaset e poi a Tele+.

Innanzitutto, facciamo un breve escursus sul suo curriculum professionale…

Ho cominciato agli inizi degli anni ’80 nel gruppo Mediaset come produttore e poi capostruttura della parte dei documentari e avventura: un settore legato alla redazione sportiva. Sono poi passato a Telepiù nel 1991 e diventato direttore di Telepiù 3; nel 1994 ho preso le redini anche di Telepiù 1 mantenendo anche Telepiù 3, poi a poco a poco con l’arrivo di Canal Plus ho acquisito la direzione generale di tutta l’area dei contenuti escluso lo sport e uscito nel 2002 poco prima della fusione con Sky per fare l’imprenditore. Ho costituito la 3Zero 2 con Mario Rasini e Leandro Cantamessa, poi la 3ZeroTv per Disney Channel e cominciato a lanciare dei prodotti soprattutto sulla comicità e produzioni per i bambini“.

La 3Zero2 Tv produce tra le altre trasmissioni Colorado, il varietà comico di Italia 1 che tornerà tra poco in onda. Quali saranno le novità di questa stagione?

Abbiamo soprattutto puntato su tanti giovani comici. Il nostro disegno è proprio quello insieme alla Colorado Film e agli autori di cercare di scoprire e di investire sui nuovi talenti, lanciando nuovi artisti per avere sempre un’immagine rinnovata. Abbiamo visionato 300 nuovi comici e ne abbiamo selezionati una dozzina che entreranno nel cast della trasmissione. Questo senza lasciare il nostro patrimonio artistico costruito in questi anni: cast dello scorso anno totalmente confermato con l’ingresso di alcune facce nuove. Una delle grandi novità che mi fa piacere segnalare è che abbiamo velocizzato la presenza sul palco riducendo la durata gli sketch, essendo noi amanti della comicità breve.”

Potremmo dire…Alla Drive In?

Assolutamente sì e mi da’ l’occasione di ricordare che la prima edizione in prime time di Colorado fu diretta da Beppe Recchia, regista anche del Drive In. Oggi purtroppo non c’è più ed è stato per me e per la produzione un grande maestro che ha insegnato molto e lasciato a tutti noi una grande eredità nell’ambito artistico“.


ColoradoTornando a Colorado, ci sarà anche Fabrizio Casalino? Si è letto che potrebbe lasciare…

Casalino ci sarà anche se avrebbe voglia di lavorare con la Gialappa’s. Siccome saremo in onda sulla stessa rete e probabilmente nello stesso periodo, Fabrizio dovrà scegliere. Resta per noi il comico storico e se deciderà di rimanere con noi saremo contenti ma se deciderà di andare a lavorare con la Gialappa’s, con cui siamo in ottimi rapporti, lo accetteremo ugualmente di buon grado. Dipenderà tutto da lui“.

Il cast femminile resterà quello dello scorso anno?

Ci saranno due nuove ragazze che entreranno nel corso delle puntate. Non posso ancora fare i nomi perchè stiamo facendo delle valutazioni e non sono definitive. Ci saranno però delle novità femminili: mi piace a questo proposito segnalare il rientro di Lucia Vasini con un personaggio molto attuale: una hostess dell’Alitalia che ha perso la rotta…”

Anche Colorado dunque punta sui laboratori comici come fa da qualche anno Zelig…

E’ fondamentale per progetti di questo respiro. Zelig è nato prima di Colorado e ha realizzato alcune cose fra l’altro molto bene; noi siamo arrivati dopo ed è stato inevitabile cercare nuova linfa ove fosse possibile trovarla, ossia nei locali e nei cabaret. La ricerca è fondamentale anche nel nostro lavoro e il segreto per andare avanti anche negli anni futuri sarà proprio quello di rinnovarsi anno per anno“.

Come nacque l’idea di realizzare Colorado? Avvenne per volontà della rete dopo lo spostamento di Zelig su Canale 5?

L’idea è nata semplicemente da Diego Abatantuono, da me e da Maurizio Totti. Eravamo nel 2002 e Diego aveva voglia di respirare nuovamente l’aria del Derby, del cabaret, del pubblico e dei comici a cui fare da chioccia. Io e Maurizio appoggiammo il progetto e da lì è cominciò la nostra avventura. Nel 2003 dopo una serie di laboratori e serate arrivò prima la Svizzera Italiana e poi Italia 1“.

Rispetto alla prima edizione, oggi Colorado è diventato un vero e proprio spettacolo che ha raggiunto sia nella versione regolare sia nelle repliche numeri record per Italia 1…

E’ diventato uno show televisivo rispetto allo spirito iniziale di solo cabaret. Siamo partiti con un certo presupposto e poi abbiamo dovuto adattare il prodotto rispetto alla rete che ci ospitava. La scelta di andare sui giovani e su un certo tipo di comicità sono dipesi anche dal contenitore, ossia la rete che supporta e ha supportato il prodotto“.

Parlando di altri prodotti della sua azienda, si occupa in esclusiva dei servizi di Disney Channel. Ossia?

Gestiamo tutta la parte tecnica (emissione, montaggi, l’archivio). Forniamo tutto quello che serve ad una televisione per andare in onda e per poter gestire i segnali. Ci occupiamo anche di produzioni, ma non in esclusiva“.

E tra le produzioni quali sono quelle che produce per Disney Channel la 3Zero2?

Dal 15 settembre va in onda negli Stati Uniti una nostra produzione, Brian O Brian, prodotto italiano con cast americano e nel nostro Paese produciamo da alcune stagioni la sitcom Life Bites che potrebbe arrivare sulla tv generalista anche se per questo dovreste chiedere alla rete“.

Central StationLei lavora anche con Comedy Central per il quale realizza il programma comico “Central Station“…

Abbiamo un rapporto di grande continuità con questo canale. I primi anni con Bar Stadio, una sitcom legata al mondo del calcio e ambientata in un bar: un prodotto che ci tengo a segnalare perchè durava 4 minuti e si girava tutta al lunedì, andando in onda la stessa sera. Oggi stiamo continuando la nostra collaborazione con il canale realizzando Central Station, una stand up-comedy condotta da Omar Fantini che va alla scoperta dei nuovi comici da lanciare e che potranno essere poi protagonisti di produzioni più importanti“.

Nelle sue esperienze passate ha prodotto il primo tg realizzato dal gruppo Mediaset in occasione della prima Guerra del Golfo con Emilio Fede. Che ricordi ha di quell’esperienza? E come riusciste con una redazione risicata ad anticipare il colosso Rai?

Eravamo molto agili e con un processo decisionale che si basava sull’entusiasmo. E un direttore infaticabile e instancabile che in quei mesi ebbe intuizioni fenomenali e quasi paranormali. In quei tre mesi rimasti stupefatto da certe sue idee che sembravano degli azzardi e che invece furono tutte vere. Le racconto un aneddoto della prima notte dell’attacco: avevamo iniziato una scelta turnistica e Fede avrebbe dovuto lasciare la conduzione a Cesara Buonamici all’1 di notte. La guerrà scoppiò a mezzanotte e 20 ed Emilio andò avanti fino alle 7 del mattino con la Buonamici che aspettava di andare in onda. Alle 7 Fede salutò il pubblico e annunciò che da lì in poi la copertura sulla crisi internazionale sarebbe proseguita 24 ore su 24 e dopo la pubblicità sarebbe arrivata alla conduzione Cesara Buonamici. Lei, dopo una notte come quella, si preoccupò ed esplose in pianto. Riuscimmo a calmarla dicendole che avremmo mandato il riassunto di quanto era avvenuto nella notte, 20 minuti nei quali preparammo tutta la copertura dei 3 giorni a seguire 24 ore su 24. In quei 20 minuti eravamo io, Federico Bini, Giorgio Gori e Dede Cavalleri. In quei 20 minuti praticamente sono nati i telegiornali della Fininvest“.

Lei è stato direttore di Tele+. Trova analogie con quella tv satellitare e quella di oggi di Sky?

Noi eravamo una televisione di nicchia nonostante abbia lasciato Telepiù con 2 milioni di abbonati. Negli anni ’90 la rete satellitare aveva dei problemi e non riusciva a far crescere gli abbonati. Sottolineo però che il concetto di pagare per qualcosa di esclusivo e di qualità a livello televisivo è stata in Italia una nostra prerogativa e sia Canal Plus sia Sky se lo sono trovato su un piatto d’argento. Oggi la tv satellitare è un fenomeno di massa, allora era una tv di nicchia“.

Ultima domanda. Ha prodotto varietà, sitcom, prodotti per ragazzi. C’è un sogno nel cassetto che ancora non ha potuto realizzare?

Mi piacerebbe produrre un film per chiudere il cerchio. Un lungometraggio che sia adatto a tutti senza divieti e censure, che faccia divertire e riflettere. Sarà difficile realizzarlo, però questo rimane il mio sogno nel cassetto“.

La ringrazio per la sua cortesia e disponibilità. (Share)

Italia 1