Aldo Biscardi contro Enrico Varriale: “Il Processo del lunedì non lo guarda nessuno, mi fa senso”
Aldo Biscardi ne ha per tutti: da Maurizio Costanzo a Marco Mazzocchi, passando per Enrico Varriale
Aldo Biscardi ha dato spettacolo in una lunga intervista a Dagospia. L’84enne giornalista (a novembre prossimo saranno 85) ha regalato alcuni aneddoti degni di nota. Per esempio raccontando che il radiocronista Nicolò Carosio in occasione della finale mondiale tra Brasile e Svezia nel 1958 “a cinque minuti dalla fine se l’è fatta sotto. No, quale pipì, si cagò sotto… Chiuse bruscamente la diretta a cinque minuti dalla fine. Un attacco di diarrea. Se la fece sotto in diretta“.
Biscardi, che ancora oggi va in onda ogni settimana con il suo Processo su circuito nazionale di televisioni private (canale 61 del digitale terrestre) e che è convinto di aver “fatto 2 milioni e 800 mila, quasi 3” milioni di spettatori nell’ultima puntata, ha raccontato che “il Processo nacque nell’appartamento di Biagio Agnes, allora direttore generale della Rai e tifoso Napoli“. Quindi, a proposito di Agnes, ha svelato:
Berlusconi voleva rompere il contratto con Raffaella Carrà. Non funzionava. Io misi insieme Agnes, la Carrà e Berlusconi per risolvere la cosa. Raffaella tornò in Rai. Mi fece vedere un anello favoloso. Glielo regalò Berlusconi.
Biscardi, dopo aver dato soddisfazioni anche a proposito di Maurizio Costanzo (“Lui sta sempre un po’ così così, io invece sto benissimo“), ha parlato del Processo del lunedì, tornato da questa stagione su Raitre con la conduzione di Enrico Varriale, suo ex inviato:
M’ha chiesto il permesso, la testata del programma è mia”. Gliel’ho dato. “Fallo, tanto non ti temo”. E infatti non lo vede nessuno il suo Processo. Io lo vedo? Sono in onda a quell’ora, ma non lo vedrei comunque. Mi fa senso. E’ una mia creatura cui hanno dato un nome posticcio.
Parole nettissime (e pensare che Varriale ha omaggiato Biscardi nella prima puntata). Come quelle su Marco Mazzocchi e Paola Ferrari, nuova coppia di Novantesimo Minuto:
Si vede che lo fanno come una professione forzata. Non sono nati con l’istinto per quella cosa. Mazzocchi l’ho portato io in Rai. Poverina la Ferrari… La incontravo all’Hilton che non si dava pace. “Non capisco perché mi hanno tolto lo sport. Tutte invidie, gelosie, cattiverie”. Ora la Monica Maggioni l’ha ripresa.