Massimo Wertmuller a Blogo: “Mi manca La squadra. E non ho ancora capito perché l’abbiano chiusa” (VIDEO)
Massimo Wertmuller torna in tv con È arrivata la felicità: “Il tema dell’amore viene trattato con grazia ed eleganza, anche facendo molto sorridere”
Massimo Wertmuller in È arrivata la felicità, in onda su Raiuno da giovedì 8 ottobre, interpreta il politicamente corretto Guido Mieli, padre di Orlando (Claudio Santamaria) e marito di Anna (Edwige Fenech). Per l’attore romano si tratta del ritorno alla lunga serialità televisiva, dopo i tanti anni nella storica fiction di Raitre La Squadra.
A Blogo Wertmuller ha definito quella co-prodotta da Publispei e Rai una “fiction molto graziosa“:
Il mio personaggio porta l’acqua al mulino del racconto. Si tratta il tema dell’amore. I rapporti di amore legano e fanno scontrare le persone. È un tema antico, ma in questo caso viene trattato con grazia ed eleganza, anche facendo molto sorridere. L’amore come motore della felicità.
A proposito dell’esperienza de La Squadra, andata in onda fino al 2007 con episodi inediti, l’attore ha spiegato:
Non ho mai capito perché sia stata chiusa. So che La Squadra si era costruita un suo pubblico e so che mi dispiace perché ho lasciato lì un gruppo di amici. In quel caso c’era un gruppo di attori – molti dei quali, guarda caso, in arrivo dal teatro – che è diventato un gruppo di amici. C’era armonia: se uno è impallato, l’altro si sposta per spallarlo, cioè per renderlo in luce e visibile. Purtroppo finisce tutto nella vita. A me oggi manca La Squadra, che, nelle modalità feroci in cui si lavorava, anche tre set al giorno, sposava la qualità del racconto con temi sociali importanti. A me mancano quegli amici e quel gruppo.
In apertura di post il video integrale dell’intervista.