Sallusti arrestato in diretta su Tgcom24 (video)
Il direttore de Il Giornale è stato arrestato nella redazione del suo quotidiano.
Il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, è stato arrestato questa mattina per aver violato gli arresti domiciliari, dopo aver trascorso la notte nella sua redazione. Come fosse un reality, il tutto è avvenuto sotto l’occhio delle telecamere di TgCom24 che ha raccolto, a caldo, le dichiarazioni del giornalista in attesa di essere accompagnato nuovamente a casa di Daniela Santanché, la sua compagna, dove Sallusti dovrebbe scontare i domiciliari.
Queste sono state le sue dichiarazioni poco prima di lasciare la redazione de Il Giornale prelevato dalla Digos:
Ci siamo. E’ un peccato sia finita così. E’ un peccato che siano entrati a Il Giornale. Mi chiedo come fa la categoria a non avere un sussulto. Non si può eseguire l’arresto di un giornalista per un reato d’opinione dentro ad un giornale. Forse questa categoria merita questo. Non sono entrati a Il Giornale, sono entrati nei giornali. Se a loro va bene così, non so cosa fare. Più di dire “Vado io a San Vittore, non venite più voi” non so cosa fare. Mi dispiace per il nostro mestiere. Non doveva finire così. Mi riporteranno ai domiciliari, io evaderò.
E così è successo. Verso le 12:45, Alessandro Sallusti è nuovamente evaso ed è stato arrestato dalla polizia e portato in questura. Il processo per direttissima per il reato d’evasione è fissato per il 6 dicembre. Sallusti, ora, rischia fino a 3 anni di detenzione.
Il giornalista ha affermato che quello di oggi è stato “un gesto simbolico” e che la sua intenzione non era quella di darsi alla latitanza. Ecco altre dichiarazioni a riguardo riportate da un’agenzia Ansa:
E’ ovvio che la mia è una provocazione politica. Qualcuno potrebbe dire “Ma se stai lì dentro ti sottrai alla pena”. E allora io esco. Però non vado a casa. Vado a San Vittore. Che mi registrino lì. Poi mi porteranno dove vogliono.
Adesso, Alessandro Sallusti si è impegnato a rispettare gli obblighi domiciliari fino a giovedì prossimo, giorno del processo per direttissima, salvo ripensamenti improvvisi visto che il direttore de Il Giornale ha sempre rifiutato ciò che definisce “privilegi”, mantenendo la ferma intenzione di andare in carcere.
I “privilegi” di cui Sallusti parla si riferiscono al cosiddetto “Decreto svuota-carceri” secondo il quale chi deve scontare una pena inferiore ai 18 mesi e non costituisce un pericolo sociale, può scontare la condanna anche in luogo differente dal carcere.
Nel frattempo, mentre ci si continua ad interrogare sulla condanna a 14 mesi per Sallusti, anche per il reato d’evasione è iniziato il dibattito, nonostante sia stato palese. Ignazio La Russa. ad esempio, auspica all’assoluzione del giornalista. Queste sono le sue dichiarazioni riportate da La Repubblica:
E’ evidente che si sia trattato di un gesto dimostrativo e non di una fuga, sapeva che sarebbe stato subito fermato.
Alessandro Sallusti colpevole o martire? L’eterno dilemma, quindi, è destinato ad imperversare ancora per molto.