Tu sì que vales… vale più di prima. C’è (ancora) posta per il talent
Tu sì que vales 2015: tutti i concorrenti ammessi nella prima puntata, recensita in Diretta su Blogo
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21.26
A Mara il Mago Guarda fa impressione. Si ficca in bocca la qualsiasi di già visto. Per Zerbi è una sòla. Non passa.
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21.41
Maria chiede a Davis di andare un giorno ad Amici, oltre che al Teatro La Scala. Gli chiede se gli piace di più Celentano o Maria.
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21.46
Laura De Marchi si candida come antagonista della Venier. Non la trova molto popolare: “Io prendo la metropolitana, prendo l’autobus e vado al mercato”. Anche Mara dice di andare al mercato.
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22.18
Luc Gogool polemizza: “Chi mi dice che sono stonato non capisce niente di musica. Sinatra da vecchio la cantava peggio”. Maria: “Lei mette in dubbio le capacità nostre di ascoltare e ci sta. Le voglio dire che purtroppo lei si deve attenere al giudizio. Però io, se i miei colleghi sono d’accordo, vorrei che lei avesse un giudizio autorevole di Vessicchio. Le dico il primo nome che conosco. Io glielo faccio chiamare. Lei si ripresenta con la stessa registrazione, così ha un giudizio più autorevole”.
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22.20
Luc Gogool: “Questo è il Paese di tutti improvvisati come giudici, perché un giudice vero ha una carriera di decine d’anni. Non è che uno diventa un giudice così”.
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22.40
Clelia e Fabien sono due bravissimi contorsionisti… che valgono.
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22.49
Per Francesco Sole Gerry è no. E’ lo stesso che ha fatto i lanci di un cartone animato di DeA Kids dicendo che un altro della stessa rete “mi fa cagare”.
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22.59
Clessidra, doverosa, di Zerbi: questi ragazzi sono una lagna! Per Rudy l’interpretazione non era il massimo. I ragazzi rispettano il suo giudizio: “Questo è un grazie di cuore, detto con semplicità e onestà”. Gerry: “E’ un birignao da boyband?”. Belen interviene: “Io ogni volta che in Italia sento le vibrazioni è antico. Da noi in Sudamerica è attualissimo”. Mara difende i ragazzi.
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23.01
Maria si interessa al fratello più timido. Il pianto rende: 100% di gradimento del pubblico. Bravo Rudy che non si ferma alla retorica e al buonismo.
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23.09
Momento product placement Twix.
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23.30
Andrea Stefanelli, musicista sui generis, vale.
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23.38
Maria dice no insieme a Rudy perché alcune note non le ha azzeccate. Vincenzo, per farla ricredere, canta ‘O Sole mio a cappella e in effetti va meglio. Per Maria è ancora no. Gerry lo salva.
I programmi Fascino, almeno quelli che valgono (ci sono sempre un Ballo delle debuttanti e Un Due tre Stalla da dimenticare), non si cullano mai sugli allori. Dopo aver imbroccato il successo alla prima, nell’anno successivo mirano alla cura maniacale dei dettagli.
Così, se fino all’anno scorso Rai1 poteva stanare un clone di Italia’s got talent in cerca di identità, quest’anno la partita è ancora più ardua. Se sulla carta la riconferma della vecchia gestione gridava al déjàvu, l’effetto finale è quello di C’è posta per te: un prototipo ormai ben brevettato e a prova di usura, declinabile ogni settimana tipo messa della domenica.
Tu sì que vales è ormai un copione in cui le parti sono state perfettamente assegnate e il cast è talmente completo, che non c’è bisogno di new-entry. Ci sono lo zio Gerry e la zia Mara (da rivelazione ad anello della catena), ormai sempre più innamorati per ragioni di scena, la mamma Maria e il patrigno Rudy, poi c’è la sorella bona Belen… e il fratellino un po’ tonto che, come tutti gli adolescenti, non comunica con il resto della famiglia.
E poi ci sono i talenti, ma dovremmo dire i concorrenti più convincenti del people show mascherato da talent di Canale5. Perché qui, più che la performance, conta la capacità di impietosire il pubblico o di arruffianarselo. La stessa Maria l’ha capito e ha deciso di mischiarsi tra la gente più che ad Amici, mirando peraltro a coccolare i concorrenti più spauriti – a partire dalle babystar, alla faccia della Clerici – e a fingersi fintament complice dei più arroganti.
Insomma, dall’uomo nudo sui titoli di coda ai fratelli-casi umani la prima puntata non si è fatta mancare nulla, regalando al pubblico del sabato sera una variazione sul tema di C’è posta per te. Con la differenza che, a Tu sì que vales,, non c’è solo la voce narrante di Maria, ma il segreto sta nella dimensione corale dell’intero cast di conduttori e giurati (sotto la regia defilippica, si intende) Una giuria, peraltro, che fa dell’autoironia la sua vera forza… a forza di prendersi meno sul serio di tante altre.
Tu sì que vales riparte! Stasera, 12 settembre, alle ore 21,10 i quattro giudici Maria De Filippi, Gerry Scotti, Rudy Zerbi affiancati da Mara Venier riaccendono il sabato sera Mediaset su Canale 5. Padroni di casa Belen Rodriguez e Francesco Sole, che per la seconda edizione consecutiva conducono lo show.
Anche quest’anno i giudici di Canale5 sono pronti a lasciarsi sorprendere e divertire davanti alle performances più strane ed emozionanti. Sul palco si susseguono infatti concorrenti di qualunque età e nazionalità e con qualsiasi tipo di numero artistico: acrobati, vignettisti, imitatori, illusionisti, comici, ballerini, cantanti, cabarettisti, contorsionisti, circensi, cartomanti, pittori, appassionati di inedite specialità. I performer sono alla ricerca dell’approvazione dei giudici nella speranza di sentirsi dire Tu sì que vales. A fare da contraltare ai tre giurati la giuria popolare, capitanata da Mara Venier.
Ai giudici spetta anche il potere magico della bacchetta che al tocco dell’ologramma di una clessidra che troneggia in studio, permette di diminuire il tempo delle performances a seconda del valore che attribuiscono alla prestazione oppure, qualora un giudice dovesse aver tolto del tempo, possono – compreso il quarto giudice – decidere di lasciare tutto il tempo necessario all’esibizione.
Il format è prodotto da Fascino P.g.T. per Mediaset e distribuito da Endemol Italia. Il programma è scritto da: Barbara Cappi, Walter Corda, Mauro Monaco, Max Novaresi, Betta Bertozzi, Alessandro Santucci, Totò Coppolino. Regia di Paolo Carcano e Andrea Vicario.
Tu si que vales, Second Screen
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