Squadra antimafia 7, per Marco Bocci è l’ultima: “Avrò già un ruolo defilato”
Squadra antimafia 7 farà sempre più a meno del vicequestore Calcaterra: Marco Bocci ha rivelato al Tv Sorrisi e canzoni perché il suo personaggio avrà sempre meno spazio
Lo avevamo lasciato sotto sequestro dal clan dei Maglio, nell’ultima puntata della sesta stagione. Ora la rivelazione choc: Marco Bocci lascia Squadra Antimafia. L’attore lo ha rivelato in un’intervista esclusiva a Tv Sorrisi e canzoni, in edicola martedì primo settembre. La stagione che vedremo a partire dal 9 settembre su Canale 5 (dunque al mercoledì e non più al lunedì) sarà, quindi, l’ultima che nei lo vedrà interpretare il ruolo del vice questore Domenico Calcaterra. Ecco le sue dichiarazioni, secondo le quali lo vedremo già molto defilato in questa stagione:
“Posso dire che non morirà. Ma uscirà di scena e avrà un ruolo sempre meno centrale nella storia. Infatti su nove mesi di lavorazione ne ho fatti soltanto due”.
Un’uscita progressiva, dunque, la sua, in una settima stagione di Squadra antimafia che introdurrà nuovi personaggi, pronti a dare nuove storyline alla serie tv ed a permettere ad alcuni personaggi storici di respirare ed avere meno scene. Non è un mistero che anche Giulia Michelini (Rosy Abate) abbia detto di voler lasciare la serie, sebbene il nome dell’attrice compaia ancora nel cast della serie tv.
Squadra antimafia 7 è scritta da Sandrone Dazieri, Valter Lupo e Giorgio Nerone, per la regia di Kristoph Tassin e Samad Zarmandili. I dieci episodi della serie tv punteranno alla continuità, con una storia che unisca temi non troppo lontani dalle notizie di ogni giorno, ma che riesca anche a dare più azione alla fiction, in un mix che si è sempre rivelato adatto per una fiction in cerca di novità.
Mentre stanno per iniziare le riprese dell’ottava stagione di Squadra Antimafia, Bocci è già sul set di un’altra fiction sempre prodotta da Mediaset. Si tratta di una nuova miniserie in otto puntate, Il giustiziere, le cui riprese sono cominciate il 17 agosto (per otto settimane a Roma, poi si sposteranno in Calabria).