Home Serie Tv Blindspot, la Nbc vuole una Blacklist di tatuaggi (e si ripete)

Blindspot, la Nbc vuole una Blacklist di tatuaggi (e si ripete)

Blindspot, la nuova serie tv della Nbc, ha al centro una donna che non ricorda nulla del proprio passato e che ha sul corpo tatuaggi che rimandandano ad a numerosi crimini da risolvere. Uno show che ricorda fin troppo The Blacklist, altro successo del network

pubblicato 25 Agosto 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 11:37

La Nbc, dopo il successo di The Blacklist, cerca un degno erede che possa incuriosire il pubblico con un altro mistero a colpi di crimini da risolvere. Blindspot, la nuova serie tv che il network manderà in onda dal 21 settembre (ed il cui pilot è trapelato online), infatti, non sembra altro che la riproposizione degli stessi elementi che hanno permesso allo show con James Spader di diventare uno dei telefilm più visti del network nelle stagioni scorse.

La trama sembra molto semplice: una sera, un agente di polizia trova a Times Square, a New York, una borsa chiusa, con un’etichetta che precisa di chiamare l’Fbi. Pensando che si tratti di una bomba, l’intera piazza viene fatta evacuare ma, nel momento in cui un agente prova a capire cosa contenga, dalla borsa esce una donna (Jaimie Alexander), nuda e senza memoria, il cui corpo è ricoperto di tatuaggi.

Tra questi, uno si riferisce all’agente Kurt Weller (Sullivan Stapleton) che, però, non ha idea di chi possa essere la donna senza nome. Questa, intanto, non riesce a ricordare nulla del suo passato, in quanto nel suo organismo è stata iniettata una sostanza che le impedisce di avere ricordi. Di fronte a determinate situazioni, però, la misteriosa protagonista riesce a reagire, parlando lingue straniere e mostrando di conoscere delle mosse da combattimento. Oltre a capire chi sia la donna, il protagonista deve anche indagare su alcuni casi che sono segnalati attraverso gli altri tatuaggi sul suo corpo, ognuno dei quali è un indizio per risolvere un caso.

Il pilot di questo telefilm, creato da Martin Gero e da Greg Berlanti (che si ricorda di sapere lavorare anche ad altre serie tv che non siano tratte da fumetti), dimostra che le idee in televisione possono essere riutilizzate a seconda delle varie esigenze. Se l’idea della ragazza ricoperta di tatuaggi non può non far pensare a Michael Scofield (Wentworth Miller) di Prison Break, a far storcere il naso è il format stesso della serie tv, che sembra semplicemente ideato per sfruttare il successo di The Blacklist con una trama non identica ma con tante similitudini.

Così come in The Blacklist, anche in Blindspot c’è un mistero legato ai due protagonisti, ovvero il motivo per cui la donna abbia un tatuaggio con il nome di Kurt Weller. Un mistero che va risolto nel corso delle puntate, mentre bisogna anche decifrare i numerosi tatuaggi relativi a diversi crimini, che servono a dare spunti alla trama verticale, un po’ come i personaggi presenti nella “blacklist” di Red.

Blindspot, da questo punto di vista, sembra più il tentativo della Nbc di trovare un altro telefilm che possa garantire ascolti e una buona distribuzione, piuttosto che di proporre una trama capace di incuriosire il pubblico e che non sembri qualcosa di già sentito. La serie tv è scritta in modo tale da aver una parte poliziesca che permette anche a chi non segue tutte le puntate dello show di poterlo vedere a proprio piacimento, mentre la parte mistery dovrebbe fare da gancio per seguire tutti gli episodi. Un meccanismo che non rivela nulla di innovativo e che, per questo, delude.

A prescindere da quali siano gli ascolti di Blindspot, la Nbc ha preferito ripetere il mix di azione, suspence e mistero, augurandosi che il pubblico gradisca ancora la stessa formula. Così facendo, non solo The Blacklist perde di originalità, ma Blindspot sembra una copia realizzata più ad uso del network che degli telespettatori. Che si prenda spunto da un telefilm di successo è cosa comune, ma quando a farlo è lo stesso network, bisognerebbe stare attenti alla mancanza di idee.