Supercoppa Italiana, Juventus – Lazio: diretta disastrosa. Rai Sport: “La colpa è della regia cinese”
Le lamentele degli spettatori e la giustificazione di Rai Sport.
“E’ colpa della regia cinese!” potrebbe diventare il nuovo tormentone da utilizzare nelle occasioni in cui, per giustificare produzioni televisive non eccelse, si scarica tranquillamente e ripetutamente la colpa a terzi.
Chi è stato spettatore di Juventus – Lazio, la partita valida per l’assegnazione della Supercoppa Italiana 2015, sa perfettamente di cosa stiamo parlando.
Non è la prima volta che la Supercoppa, il trofeo che solitamente apre la stagione calcistica, si giochi all’estero, nella fattispecie in terra cinese.
Juve – Lazio si è giocata precisamente allo Shanghai Stadium di Shanghai e le polemiche della vigilia sono state numerose: il campo definito non all’altezza, il presunto autoritarismo della società cinese Uvs, organizzatrice dell’evento, che avrebbe impedito l’arrivo in Cina di agronomi e giardinieri italiani, per migliorare le condizioni del terreno di gioco, e il timore per l’imminente arrivo del tifone Soudelor che si sta abbattendo sulla Cina in queste ore e che ha rischiato di coinvolgere anche Shanghai, mettendo a rischio lo svolgimento della partita (a posteriori, non sarebbe stato poi un male).
Se, poi, ci inseriamo anche un certo provincialismo tipicamente italico che porta a criticare aprioristicamente l’esportazione di un appuntamento calcistico strettamente italiano, ecco fatto che i presupposti per il disastro c’erano tutti.
E anche la Rai, purtroppo, non è nuova in quanto a disservizi e produzioni televisive sportive qualitativamente infime.
La diretta di Juventus – Lazio ha scatenato le ineluttabili proteste degli spettatori: regia scadente, riprese scandalose, totale incapacità di offrire al pubblico replay esaurienti e tempestivi, problemi di audio. Addirittura il cronometro in sovrimpressione, durante il primo tempo, ha cominciato a dare segni di squilibrio. Se questa partita fosse stata diretta con la tecnica dell’automavision, il risultato sarebbe stato migliore.
Per rispondere alle lamentele degli spettatori, Alberto Rimedio, telecronista della partita, ha ripetuto, per una serie innumerevole ed esagerata di volte, che la colpa di tale scempio era da attribuire esclusivamente alla produzione cinese, aggiungendo, per un’altra serie infinita di volte, che la regia non era firmata Rai.
Anche nel post-partita, in studio, il leit-motiv non è cambiato: “la colpa è della tv cinese”, “la colpa è della produzione cinese”, “la regia non era della Rai”. Più ripetitivi di un rito liturgico e più il concetto veniva ripetuto, più l’effetto demenziale aumentava. Quando la toppa è peggio del buco, si suol dire…
A questo punto, sarebbe malafede assoluta additare colpe alla Rai a tutti i costi ma qualche interrogativo è giusto porselo.
Poco più di un anno fa, la diretta dell’amichevole Italia – Fluminense sparì letteralmente per dieci minuti, durante i quali furono segnati ben due gol, e in quel caso, la colpa non fu della Rai ma della “sovrapposizione dei collegamenti via satellite”.
Sempre un anno fa, Rai Sport decise di interrompere la finale femminile del Roland Garros, uno dei quattro Grandi Slam di tennis, per trasmettere uno spareggio di calcio di Lega Pro (con tutto il rispetto per la Lega Pro, un evento sportivo decisamente minore).
Riguardo la qualità delle telecronache Rai e la competenza dei telecronisti, il quesito in questione è ormai irrisolto da anni.
La citazione di questi episodi è necessaria per asserire che attribuire le colpe agli altri quando la responsabilità non è propria è sacrosanto (anche se, a memoria d’uomo, a Sky e Mediaset questi scaricabarili palesi non si sono mai visti) ma ogni tanto si dovrebbe fare anche il contrario ossia fornire una dovuta e convincente spiegazione ai telespettatori che lamentano mancanze e disservizi rigorosamente firmati Rai Sport (siamo sicuri che anche i numerosi problemi audio di oggi in Juve – Lazio sono da attribuire alla regia cinese?).
Ogni momento può essere quello giusto per fare un ragguaglio generale della situazione.
Parlare solo quando non si hanno colpe e stare zitti quando si è in torto è troppo semplice.