Sleepy Hollow, la Fox vuole che la terza stagione abbia la stessa ironia della prima

Sleepy Hollow, di cui la Fox manderà in onda in autunno la terza stagione, tornerà ad avere un tono più simile a quello della prima stagione rispetto alla seconda, in cui il clima si è fatto invece più cupo. A TvLine, il co-presidente del network Dana Walden ha spiegato che la serie tv tratta dall’omonimo film e romanzo dovrà avere un clima più ironico, cercando così di recuperare telespettatori.

La seconda stagione di Sleepy Hollow, infatti, è calata negli ascolti, e la terza, in onda nella difficile serata del giovedì e con un nuovo showrunner, ovvero Clifton Campbell (creatore di The Glades), dovrà puntare sull’umorismo del protagonista Ichabod (Tom Mison), alle prese con l’era moderna, aiutato dalla detective Abbie (Nicole Beharie) che, a sua volta, deve riuscire a comprendere i misteri paranormali che mettono a rischio la cittadina di Sleepy Hollow.

“Ciò che abbiamo chiesto [nella terza stagione] è stato un ritorno al modello di racconto della prima stagione -un po’ più di divertimento invece di una profonda mitologia che è diventata un po’ densa”, ha detto la Walden. Nella terza stagione, inoltre, oltre a nuovi personaggi, come Shannyn Sossamon (Pandora) e Nikki Reed (Betsy Ross), ci si concentrerà maggiormente sui protagonisti Ichabod, Abbie e Jenny (Lyndie Greenwood).

La Walden non critica la seconda stagione, ma spiega che è necessario riportare nello show quell’umorismo che le ha permesso di divertire il pubblico:

“Siamo ancora orgogliosi degli episodi della scorsa stagione. Ma la nostra osservazione è stata che gran parte dello show si è spostato in un mondo fantastico, laddove era abituato a dividersi in parti uguali tra quello realistico di Abbie e quello fantastico di Ichabod. Stiamo provando a ripristinare un racconto più equo”.

In questo senso va intesa anche la decisione di realizzare un crossover con Bones, che permetterà ai protagonisti di incontrarsi con i personaggi del crime della Fox, in una storyline che punterà soprattutto sull’ironia senza però dimenticare il mistero.