Vittorio Feltri bastona Francesca Barra: “Bella e basta, vada a lavorare in discoteca”. La replica
Dopo il battibecco in diretta tv, Feltri demolisce la conduttrice di In Onda sul Giornale
UPDATE ore 9.15 – Con un tweet Francesca Barra ha risposto, indirettamente, alla stroncatura di Feltri:
La mia discoteca: le parole dei miei libri, le risate dei miei bimbi. Buona giornata e buon lavoro a tutti. pic.twitter.com/vWjGU08TvV
— francesca barra (@francescabarra) 6 Luglio 2015
Vittorio Feltri non perdona. Dopo aver perso le staffe in diretta nella prima puntata stagionale di In Onda, lunedì scorso, il giornalista si è scagliato contro Francesca Barra in un editoriale pubblicato ieri su Il Giornale.
Ribadito di essersi “presentato gratis nello studio milanese” di La7 perché “strappare un euro dalle tasche di Urbano Cairo significa rimetterci la mano“, Feltri ha sentenziato asserendo che In Onda, trasmissione che sostituisce d’estate Otto e mezzo di Lilli Gruber, “filerebbe via liscia se a condurla fosse soltanto Paragone, l’esperienza del quale è una garanzia di buona riuscita”.
Ed invece, al fianco del conduttore de La Gabbia, c’è Francesca Barra, “giovin donna di gradevole aspetto e basta“:
Il guaio maggiore è che ella è calata nella parte di protagonista e si impegna per farsi notare a ogni costo, compreso quello di essere screanzata.
Feltri ha quindi raccontato dal suo punto di vista il battibecco maturato in diretta, tirando in ballo l’esponente del Pd e “musulmano” Chaouki.
Durante la diretta, l’unico invitato che è riuscito a parlare ininterrottamente per 20 minuti, ossia tenendo il pallino senza mai essere disturbato, è stato Khalid Chaouki (autentico scioglilingua), deputato del Pd, partito che evidentemente piace tanto alla bella Francesca, rimasta muta, incantata dall’eloquio dell’onorevole.
Non appena è intervenuto Matteo Salvini, in collegamento da Bruxelles, si è udita la voce della poco gentil Barra che gli ha tolto la parola. Il segretario della Lega, basito, non è stato in grado di concludere il discorso. Poi, Gianluigi rivolge a me una domanda. Mi accingo a rispondere e, ancora una volta, inopportunamente, l’ausiliaria del conduttore si è inserita impedendomi di portare a termine l’intervento. Motivo? Ho intuito che la damigella non condivideva quanto stavo esprimendo, cosicché mi ha stoppato col pretesto di interloquire. L’ho mandata a quel paese, Matera, nella speranza che si dedichi maggiormente ai sassi che non alle telecamere. Ma questo non conta. Preme, invece, sottolineare che il deputato musulmano è autorizzato a blaterare senza soluzione di continuità, mentre a Matteo Salvini e a me conviene stare zitti, a meno che non aderiamo alle tesi approvate da madame Barra. La quale, allorché mi sono azzardato a dire musulmano al musulmano, mi ha pure rimproverato: che c’entra la religione? Nulla, visto che non ne ho una; poiché, tuttavia, si discuteva di islam e problemi connessi, forse non era fuori luogo rammentare la fede di uno degli ospiti, quello abilitato a concionare senza limiti di tempo.
Chiosa ad effetto per Feltri:
Tutti abbiamo il diritto di lavorare, anche Francesca. Ma per lei sarebbe meglio una discoteca.
P.S. Dopo lo scazz0 con Luisella Costamagna (nel 2011, sempre a In Onda), Feltri le riservò un pezzo durissimo al momento della sua mancata riconferma a La7.