Sebastiano Lombardi a Blogo: “Rete 4 non è una badante, politicismo peggio del populismo” (Video)
Il Direttore Sebastiano Lombardi racconta a Blogo la sua Rete 4.
Oggi Rete 4 ha aperto le sue porte ad un selezionatissimo gruppo di giornalisti invitati in sede per fare due chiacchiere col Direttore Sebastiano Lombardi che ci ha accolto nel proprio ufficio per raccontare il canale tra passato, presente e futuro. Vi ho voluti qui ora e non all\’inizio del mio incarico perché volevo parlare di risultati concreti, ha spiegato Lombardi che oggi ha molto di cui rallegrarsi tra Quinta Colonna, unico talk politico rimasto immune dalla parabola discendente degli ascolti di genere, “il lato oscuro della famiglia” Quarto Grado e i nuovi esperimenti de La Strada dei Miracoli e Alive. Tutti programmi dedicati ad un pubblico “vecchio”? Diciamo maturo, precisa il direttore, ma Rete 4 non ha alcuna intenzione di fare da badante ai suoi telespettatori. Ecco perché:
Rete 4 vuole parlare al pubblico maturo come a un pubblico vivo non come a un pubblico che ha bisogno di essere accompagnato alla fossa. Io stesso ho 45 anni quindi non sono un ragazzo. Il nostro pubblico ha bisogno di essere trattato per quanto è in grado di dare in termini di relazioni. Non stiamo parlando di una rete che accompagna nell’oppio, ma che vuole stimolare il più possibile i telespettatori.
Ma che rapporto ha Sebastiano Lombardi con la parola \populismo\ di cui è spesso tacciato un talk come Quinta Colonna?
Ho un rapporto ottimo con questa parola. Se al populismo di cui vengono tacciati i programmi della mia rete contrappongo il politicismo, ovvero il totale scollamento che gran parte della tv che fa informazione sta raggiungendo con le vere istanze delle persone, allora sono molto contento di fare una tv tacciata di populismo. Il politicismo è una malattia, anzi la malattia che ha la tv quando fa parlare i politici tra loro trasformandoli in opinionisti di un mondo di cui non hanno il controllo. Se fare del populismo significa far parlare le persone delle difficoltà che hanno nei confronti della società, io sono felicissimo di fare “populismo”. Se fare tv di informazione significa far parlare i politici come opinionisti al bar dello sport sono ancora più contento di fare una tv “populista”.
Parliamo dell’ultimo successo, in ordine di tempo, Una serata Bella…per te, Gianni! ovvero il concerto registrato dal Teatro dal Verme di Milano andato in onda di recente su Rete 4 con un ascolto trionfale. Saranno possibili nuovi esperimenti di questo tipo in futuro?
Ho raccolto un’intuizione molto forte di Alessandro Salem. Ancora una volta in questo caso c’era una dimensione di racconto molto forte. Emozioni condivise da cantanti straordinari che non potevano che spaccare e soprattutto coinvolgere i telespettatori. È la televisione in cui credo e quindi quella che continuerò a fare. Dal punto di vista musicale stiamo lavorando molto e vorrei fare ancora esperimenti di questo tipo.
Nel corso della chiacchierata precedente alla nostra intervista, Lombardi ha precisato che il Maurizio Costanzo Show tornerà in onda:
Per adesso abbiamo pensato a quattro nuove puntate ma poi chissà. L\’ho messo in prima serata perché, davvero, non ho mai avuto dubbi sulla collocazione di questo programma e quella è la prima che mi è venuta in mente, sin da subito. Il punto di forza del Costanzo Show è la sua modernità: si tratta di riunire un gruppo di persone diverse, dall\’altissimo al basso, per parlare di un tema specifico che, in questo caso, è stato quella della famiglia. Se ne parla molto ma noi l\’abbiamo fatto in modo concreto. Così anche un personaggio non esattamente inedito come Vittorio Sgarbi si è presentato con sui figlio e ha avuto la sua storia da raccontare e lo stesso discorso vale per Carlo Verdone. Quei momenti in cui la tv non è più verosimile ma \vera\ secondo me risultano davvero impagabili.
Vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra video intervista fino alla fine perché potrebbe esserci una piccola sorpresa…