C’è autoironia a C’è Posta per Te. Che palle! (video e testo)
C’è Posta per te è un programma troppo di successo perché ci si possa permettere di dire ‘che palle’. Ma scherziamo? C’è Posta è l’unica certezza che ci è concessa, la risposta moderna alla politica romana del Panem et circenses volta a procacciarsi il consenso popolare con la concessione di svaghi a coloro che erano
C’è Posta per te è un programma troppo di successo perché ci si possa permettere di dire ‘che palle’. Ma scherziamo? C’è Posta è l’unica certezza che ci è concessa, la risposta moderna alla politica romana del Panem et circenses volta a procacciarsi il consenso popolare con la concessione di svaghi a coloro che erano governati (un tempo dallo stato, nel nostro caso dalla pubblicità). Non a caso, riallacciandosi un po’ al dilemma del rispecchiamento emerso nell’Arena di Massimo Giletti, larga parte del pubblico televisivo rimuove i problemi del Paese guardando il sabato sera la De Filippi.
Eppure Che Palle, ieri sera, se lo dicevano da soli con una dose di autoironia davvero fuori dal comune. In uno dei consueti momenti goliardici della trasmissione un’ospite dalla sessualità non pervenuta ha proposto un nuovo jingle ritenuto azzeccato per Striscia la Notizia e la politica editoriale del Biscione. Appunto, Che Palle (dopo il salto, testo e video).
All’appello non mancava nessuno degli Amici di Canale 5: Maria De Filippi, Enzo Iacchetti ed Ezio Greggio. Tutti pronti a divertirsi intonando il motivetto e ignari della pericolosità del testo che compariva in sovrimpressione, tra una critica all’Alitalia e a Carla Bruni:
Palestrati e rifatte, pompati e coatte che palle.
Qual è il punto, vi starete chiedendo? Il punto è che questo neo-tormentone trash ha inquadrato perfettamente lo stato di certa televisione dei giorni nostri.
Ed è riuscito a denunciare il problema alla radice con la sagace complicità dei diretti interessati (sottotitolati). Un’operazione talmente ben riuscita che dei professionisti hanno acconsentito a farsi smascherare direttamente nella casa del padrone, per poi compiacersi di “fare tre settimane de I nuovi mostri“.
In conclusione, viene spontaneo chiedersi, avrebbero reagito allo stesso modo se fosse stata la critica – o un certo alt(r)o tipo di pubblico – a esclamare Che Palle? Probabilmente no. Che Palle.
Che Palle
(CHE PALLE)
CHE PALLE!
(CHE PALLE!)
CHE PALLE!
(CHE PALLE!)
CHE PALLE!
LE RATE, GLI INFORTUNI E CARLA BRUNI
CHE PALLE!
LE BANCHE E LA CRISI
POLITICI INDECISI
CHE PALLE LE LE LE
PALLE SONO PALLE
SONO SEMPRE PALLE
MA LE VIDEO PALLE
ROSSE VERDI E GIALLE
PALLE SONO PALLE
AL MATTINO PALLE
E DI SERA PALLE
QUANTE VIDEO PALLE
L’ITALIA CHE TAGLIA ALITALIA,
CHE PALLE!
PALESTRATI E RIFATTE
POMPATI E COATTE
CHE PALLE!
POI C’è BUSH, OBAMA, SARKOZY
IO NON LO SO CHE COSA SUCCEDE QUI
INSOMMA, DITELO INSIEME A ME RAGAZZI!
CHE PALLE
PALLE SONO PALLE
SONO SEMPRE PALLE
MA LE VIDEO PALLE
ROSSE VERDI GIALLE
PALLE SONO PALLE
AL MATTINO PALLE
E DI SERA PALLE
QUANTE VIDEO PALLE
CHE PALLE!